Lampade giapponesi con pendenti di carta

lampade Suki Studio Baku

Lampade giapponesi con pendenti di carta

Al Salone Satellite 2018, la sezione del Salone del Mobile dedicata ai giovani talenti emergenti, abbiamo visto la collezione di lampade Suki di Studio Baku.

La collezione è una rivisitazione contemporanea delle famose lampade scultura Akari di Isamu Nogushi.

Per quanto riguarda il design, la differenza fra le lampade Akari e Suki è evidente:

le prime evocano le tipiche lanterne giapponesi con volumi pieni interamente ricoperti di carta mentre nelle seconde gli elementi di carta sono fra loro indipendenti.

Una differenza sottolineata dal nome “suki” che in giapponese significa spazio vuoto o trasparenza.

Dal punto di vista dei materiali, in Akari il volume di carta è creato grazie ad una “ossatura” in bambù.

Invece nelle luci Suki, le forme geometriche di carta sono create con un sottile filo metallico.

I pendenti di carta si muovono leggeri proiettando nell’ambiente delle ombre sempre diverse.

lampade Suki Studio Baku

lampade Suki Studio Baku

lampade Suki Studio Baku

Lampade giapponesi con pendenti di carta

Il designer

Baku Sakashita è un giovane designer artigiano.

Dopo aver terminato gli studi presso la ECAL/Ecole Cantonale d’Art di Losanna, Baku Sakashita ha fondato lo Studio Baku a Tokyo.

Il giovane designer ha già vinto numerosi premi e riconoscimenti.

Lampade giapponesi con pendenti di carta