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Le idee creative e trasformiste di Campeggi

poltrona Anish Campeggi

Le idee creative e trasformiste di Campeggi

Come suggerisce il nome, la poltrona Anish disegnata da Emanuele Magini per il brand Campeggi si ispira alle sculture dell’artista Anish Kapoor.

Sulla scia del concetto di “oggetto non-oggetto” caro a Anish Kapoor, Emanuele Magini descrive l’arredo come “la perfetta sintesi fra segno e funzione”.

Infatti a prima vista Anish è una forma tonda che non svela la sua funzione.

L’oggetto misterioso provoca la curiosità di chi lo osserva e invita a interagire.

Solo “sperimentando” l’oggetto o girandoci attorno si capisce che si tratta di una seduta.

poltrona Anish Campeggi

poltrona Anish Campeggi

Il designer Emanuele Magini racconta che l’utilizzatore sperimenta l’oggetto mettendo in luce il suo carattere:

chi è razionale lo studia con diffidenza e attenzione, chi è istintivo prova direttamente a saltarci sopra.

Il cerchio metallico dorato di Anish si appoggia a terra e mantiene in tensione un tessuto elastico blu che prende la forma del corpo di chi si siede.

La seduta a semicerchio con cuscino imbottito è sorretta da una struttura ad anelli ovali sovrapposti.

La poltrona protegge la privacy di chi si siede con la sua grande corolla che nello stesso tempo divide lo spazio.

Il carattere playful e trasformista del brand Campeggi si ritrova anche in Jet.

jet Campeggi

In questo caso però il concetto è completamente diverso: l’oggetto non è misterioso ma inganna perché non è ciò che appare.

Infatti quello che sembra essere un trolley è in realtà un pouf su ruote.

All’interno del finto trolley è contenuto un letto singolo gonfiabile.

Jet è quindi un arredo facilmente spostabile e molto funzionale pensato per disporre anche negli spazi piccoli di un letto aggiuntivo.

Le idee creative e trasformiste di Campeggi

Le idee creative e trasformiste di Campeggi

PRECIOUS – DA PICASSO A JEFF KOONS

Precious - da Picasso a Jeff Koons

Dopo essere stata a Roubaix, New York, Atene, Valencia, Miami e Seoul l’eccezionale collezione di gioielli della collezionista parigina Diane Venet arriva l’8 febbraio al nuovo museo Vitraria Glass +A Museum di Venezia in una mostra intitolata “Precious – da Picasso a Jeff Koons”. Un’occasione unica per gli appassionati di gioielli di vedere come i protagonisti dell’arte moderna e contemporanea dalla seconda metà del XX secolo a oggi hanno interpretato l’arte orafa. I pezzi esposti sono ben 158 e sono firmati da oltre 100 artisti fra cui Salvador Dalí, Alexander Calder, Damien Hirst, Tapio Wirkkala, Lucio Fontana, Ron Arad, Roy Lichtenstein e Anish Kapoor. Un percorso fatto di “opere d’arte da indossare” dove i gioielli raccontano una storia vissuta, un’emozione o il carattere delle persone a cui gli artisti si sono ispirati per disegnarli. Diane Venet ha costruito la sua collezione nel corso di molti anni grazie a incontri, viaggi e ricerche. In alcuni casi ha anche invitato esplicitamente gli artisti a cimentarsi con il design del gioiello.
“Precious – da Picasso a Jeff Koons” sarà a Venezia fino al 12 aprile.

Precious - da Picasso a Jeff Koons