ll tavolo, la scrivania e il sistema di scaffalature della nuova collezione “Centina” di Giacomo Moor si ispirano alle tecniche utilizzate dai Romani nella costruzione dei ponti.
Il design degli arredi evoca in scala ridotta la prima e l’ultima fase del procedimento costruttivo.
La centina è un’invenzione molto antica: anche se i maggiori esperti sono stati senz’altro i Romani, la centina risale addirittura al II millennio a.C. , periodo in cui si hanno le prime tracce dell’uso dell’arco e della volta.
La centina è indispensabile per costruire le volte e gli archi a conci di mattoni o pietra: senza l’uso di questa struttura lignea provvisoria, questi elementi architettonici non potrebbero essere realizzati.
Infatti, fino a quando non è completato, l’arco non può stare in piedi e non è in grado di “lavorare”, cioè di scaricare il peso a terra.
La centina, una sorta di impalcatura che ha la forma in negativo della volta o dell’arco, può essere rimossa solo dopo l’inserimento della chiave di volta che consolida il tutto.
Negli arredi, Giacomo Moor propone un’interpretazione controcorrente di questo sistema classico perché, a differenza della chiave di volta, qui i cunei inseriti fra le linee spezzate lavorano a compressione invece che essere sottoposti a flessione.
I piani di appoggio delle mensole e dei tavoli corrono sui supporti in legno come avviene per le carreggiate dei ponti.
La collezione “Centina” è stata disegnata in esclusiva per la galleria Giustini / Stagetti.
Collezione Centina : contaminazione fra architettura e arredamento
Lo studio di Brooklyn GRT Architects ha creato la collezione di piastrelle tridimensionali Flutes and Reeds per il brand ungherese Kaza Concrete.
La collezione si ispira alla magnifica architettura dei templi della Grecia e dell’antica Roma, in particolare ai fregi e alle scanalature che ne ornavano le colonne (foto sotto).
Gli architetti dell’antichità utilizzavano il motivo scanalato verticale per esaltare l’altezza delle colonne rendendo così i templi ancora più maestosi.
Questa tecnica decorativa rispondeva a precise regole che si basavano su un attento studio delle proporzioni.
Le piastrelle in cemento della collezione Flutes and Reeds hanno una forma triangolare e presentano rilievi concavi e convessi.
Ogni triangolo costituisce la sezione di una colonna scanalata.
Quando i triangoli sono disposti in modo regolare si ottengono superfici “rigate” di grande suggestione che evocano l’architettura classica.
Ruotando invece le piastrelle triangolari di 120 o 240 gradi si ottengono effetti estetici tridimensionali più movimentati, fino ad arrivare a composizioni astratte e molto moderne.
Come si vede dalle immagini, gli effetti estetici che si possono ottenere con i moduli della collezione Flutes and Reeds sono pressoché infiniti.
Mettendo insieme la geometria 2D e 3D, la collezione Flutes and Reeds crea una connessione molto interessante fra classicità e modernità.
La collezione include quattro tipologie di moduli tridimensionali declinati in diverse colorazioni.
Rivestimenti 3D ispirati all’architettura classica