Tisselli Studio Architetti firma la ristrutturazione di un appartamento nel centro storico di Cesena.
Gli ambienti, organizzati in modo molto frammentato, si trovavano in uno stato di degrado.
Nel suo complesso però l’unità immobiliare offriva grandi potenzialità.
Per ampliare la dimensione degli ambienti e connetterli in modo più fluido, le partizioni interne sono state eliminate.
Anche le aperture sui due terrazzi e sulla corte interna sono state ridefinite per rendere gli spazi più luminosi.
Il nuovo progetto dedica il piano inferiore alla zona giorno, con cucina/sala da pranzo, salotto e bagno.
Il piano superiore ospita invece la zona notte con camera da letto, bagno privato e locale tecnico.
La scala che collega i due livelli è stata integralmente recuperata ma ne è stata rinnovata la finitura.
La nuova pavimentazione in parquet a listoni incrociati di teak crea una continuità fra i due livelli.
Il bianco che illumina le pareti e i soffitti è scaldato da grandi inserti specchiati nella tonalità del giallo, colore che torna in altri punti, ad esempio nel lavabo del bagno.
Le specchiature creano dei riflessi dorati che impreziosiscono gli ambienti.
Gli arredi disegnati su misura, pensati come parte integrante del progetto architettonico, si muovono lungo il perimetro degli spazi smussandone le irregolarità.
Questo approccio progettuale ha permesso non solo di sfruttare al massimo lo spazio disponibile ma anche di caratterizzare gli ambienti con una estetica molto precisa.
I colori, i materiali, il rivestimento con elementi lignei cilindrici di diametro differente ma anche il sistema di apertura delle ante diventano un tratto stilistico unificante.
Questi elementi vengono però declinati in modi diversi nei vari ambienti:
in alcune zone il parquet sale dal pavimento creando un’alta zoccolatura, in altre invece prosegue per rivestire interamente la muratura.
Ristrutturazione appartamento
In un palazzo d’epoca di Roma, Carola Vannini firma la ristrutturazione di un appartamento di 180 mq.
L’intervento conserva il fascino originario degli interni grazie al ripristino dell’arco e di porzioni di murature in mattoni che risaltano nel bianco che prevale negli spazi.
Il design degli interni è moderno ma sempre molto sobrio e misurato per integrarsi armoniosamente nel contesto d’epoca.
Anche gli arredi e l’illuminazione contribuiscono a creare l’interessante contrasto fra antico e moderno.
Nel lungo corridoio caratterizzato dall’arco in mattoni è stata inserita un’ampia armadiatura chiusa da pannelli in plexiglass decorati con tralci di fiori.
I motivi di sapore orientale sono enfatizzati dalla retroilluminazione dei pannelli.
Nel soggiorno l’illuminazione gioca nuovamente un ruolo importante: la muratura in mattoni è evidenziata con strisce LED integrate nello spessore dei muri.
Inoltre le bellissime “sculture” luminose di Vibia mettono in evidenza la zona del tavolo e i due mobili di antiquariato gemelli ai lati della porta finestra che dà accesso ad un ampio terrazzo.
L’arredamento della cucina gioca sul contrasto del bianco e del nero. Quest’ultimo è richiamato dal rivestimento lavagna che può essere decorato con i gessetti.
La Panton Chair disegnata da Verner Panton nel 1967 è un elemento di arredo che ritorna negli ambienti.
Questa icona del design riconoscibile per la sua linea sinuosa crea così una continuità stilistica nel progetto di architettura di interni di Carola Vannini.
Le Panton Chair sono presenti nel salotto intorno al tavolo ovale con piano in marmo Tulip di Eero Saarinen ma anche nella cucina e nello studio.
Nella zona notte trovano spazio una camera padronale, due camere per le bambine, uno studio e una camera per gli ospiti.
Ogni camera è dotata di bagno privato:
quello a servizio della camera matrimoniale è caratterizzato da superfici in resina grigia mentre quelli riservati alle due camere delle bambine sono decorati con colori più allegri.
Appartamento firmato Carola Vannini
Numeroventi Design Residency è un progetto dalla vocazione artistica nato da un’idea di Martino Di Napoli Rampolla.
La residenza infatti non propone i suoi appartamenti solo ai turisti che visitano Firenze ma è soprattutto un luogo dedicato all’arte.
Negli appartamenti gli artisti e i designer possono trovare la giusta atmosfera per liberare la loro creatività.
E negli spazi comuni dedicati al coworking possono lavorare insieme e confrontarsi nei workshop.
La residenza è anche dotata di uno spazio espositivo con grandi finestre e soffitti alti cinque metri.
In questo ambiente ampio e luminoso si svolgono mostre ed eventi speciali aperti al pubblico.
Numeroventi Design Residency è vicino al Duomo, nell’edificio cinquecentesco Palazzo Galli Tassi.
Il progetto di interni è stato curato da Andrew Trotter che si occupa di interior design e architettura.
Inoltre è anche il fondatore della pubblicazione Openhouse Magazine.
Per gli interni Andrew Trotter ha scelto uno stile scandinavo minimalista in cui si inseriscono pezzi di modernariato.
Gli ambienti risultano così molto caldi e accoglienti.
L’arredamento essenziale che contrasta con gli elementi classici dell’architettura rendono l’ambiente rilassante e informale
L’effetto finale è quello di un rifugio protetto al riparo dai ritmi veloci della città.
L’atmosfera tranquilla stimola il processo creativo degli artisti.
Ma incontra anche le esigenze dei turisti che possono riposarsi dopo una giornata passata alla scoperta della città.
Mantenere l’apertura e la continuità visiva in tutto lo spazio di 160 metri quadri: questo è stato l’obiettivo del progetto di ristrutturazione commissionato da una famiglia allo studio di architettura Ruetemple di Mosca.
Prima dell’intervento di interior design l’edificio si presentava già senza alcun muro divisorio.
Gli architetti hanno deciso di eliminare anche le travi che sorreggevano le solette dei vari livelli per ottenere un grande spazio completamente vuoto che potesse essere completamente ridisegnato, anche in verticale.
E’ stata quindi creata un’area living aperta anche in altezza nella quale alcune porzioni delle solette dei piani sono state sostituite da reti sospese su cui i bambini possono giocare.
La continuità dello spazio permette non solo il passaggio della luce naturale ma consente ai genitori di tenere sempre d’occhio i figli.
Le camere dei bambini sono state ricavate in volumi aggettanti sull’area living. Nelle murature di questi ambienti sono state create delle finestre che guardano sullo spazio sottostante.
Il vano al centro dello spazio che contiene la scala è anch’esso dotato di finestrature. In questo modo di notte la luce del vano scala illumina morbidamente tutta l’area living.
In tutta l’abitazione domina il bianco.
Gli arredi in legno di pino disegnati su misura si integrano nell’architettura.