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DIVANI CON IL VESTITO

Arpege Busnelli

Questi divani, che sembrano essere stati disegnati da stilisti di alta moda, sono interpretazioni diverse di un concetto simile: concepire un divano come se fosse un corpo da vestire. Nel caso di Volant di Moroso è proprio il tessuto che definisce il prodotto. E’ disponibile in versione con e senza “gonna” come anche Arpege di Busnelli, un divano dalle linee decisamente più classiche sottolineate dalla sequenza di chiodini che ricorda altre epoche. Completamente diverso Arpege Bohemien Tresor di Busnelli: un nome impegnativo per un pezzo molto ricercato ed elegante dove risalta a pieno l’abilità artigianale. Invece Ruché di Ligne Roset ha un’immagine molto più moderna: sulla struttura semplice e ortogonale si appoggia un tessuto trapuntato che definisce gli elementi della seduta. E poi Cape di Konstantin Grcic per Established & Sons, presentato durante il Salone del Mobile 2011 di Milano: il telo salva macchia diventa un vestito con bordi di colore a contrasto.

DESIGN CON MATERIALI DI RECUPERO

Vibrazioni art design

Vibrazioni Art-Design riutilizza i barili di lamiera impiegati nei diversi settori dell’industria per realizzare interamente a mano sedute e tavoli. I colori forti delle grafiche serigrafate sulle lamiere modificate dall’usura e dagli agenti atmosferici creano combinazioni cromatiche ogni volta diverse facendo di ogni arredo un pezzo unico. Ma la cosa divertente è che si può scegliere (o fornire) il barile dal quale verrà ricavato l’oggetto, personalizzando così la sedia o il tavolo. Naturalmente le lamiere utilizzate per la lavorazione sono sottoposte ad un processo di bonifica che garantisce la sicurezza del prodotto. La designer Maria Westerberg ha inventato la poltrona T-shirt Chair intrecciando quaranta t-shirt usate dagli amici. I produttori svedesi Berhin Studios l’hanno poi messa in produzione usando pezzi di stoffa di divano in eccesso. E’ possibile richiederla anche personalizzata con i propri indumenti.

 

 

SEDIE/SCULTURA IN LEGNO

Frida Pedrali

Frida e Three Skin Chair sono due sedie che con forme completamente diverse riescono entrambe a valorizzare a pieno la naturale bellezza del legno. Frida di Odoardo Fioravanti per Pedrali, nelle finiture rovere sbiancato o tinto wengé, è una seduta di grande comfort e leggerezza frutto delle più avanzate tecnologie nella lavorazione del legno: la scocca in multistrato curvato tridimensionale si sovrappone alla struttura in legno massello di sezioni geometriche di diverse forme che si assottigliano lungo i bordi. Per la sua semplice bellezza questa seduta ha vinto quest’anno il prestigioso Premio Compasso d’Oro ADI. Three Skin Chair di Ron Arad per Moroso è una sedia in legno multistrato di faggio curvato e verniciato dalle linee scultoree e sinuose. Estremamente elegante e decorativa, è disponibile nei colori pero e wengé oppure laccato bianco, nero e rosso.

ARTE CON FILI E CHIODI

myon Mimmo Totaro

A fine settembre, poco prima dell’apertura della mostra a Como, Miniartextil ha presentato al Super StudioPiù di via Tortona a Milano una selezione di opere di arte tessile fra cui un bellissimo pannello realizzato con fili e chiodi da Mimmo Totaro. E’ un pannello bianco di grandi dimensioni su quale l’autore ha teso con abilità e meticolosità impressionanti un grande numero di fili neri utilizzando come ancoraggio dei piccoli chiodi. I chiodi posizionati in particolari punti deviano il percorso dei fili creando una composizione di forme stilizzate tridimensionali di grande effetto.

TAVOLI AI LIMITI DELL’IMPOSSIBILE

Grantable MDF

Tavoli dall’estetica così leggera che quasi spariscono alla vista: per ottenere un piano di grandi dimensioni mantenendo spessori minimi sono necessari materiali innovativi, tecnologie all’avanguardia e grande capacità progettuale. Un esempio è il nuovissimo 25 di Desalto, progettato da Bruno Fattorini e prodotto in alluminio e carbonio: con un piano di soli 25 mm di spessore arriva fino a 350 cm di lunghezza senza flettersi. Oppure Tense di P. & M. Cazzaniga per MDF che, grazie alla sua capacità di mantenersi in tensione, raggiunge una lunghezza fino a 400 cm. Sempre di MDF è la Grande Table di Xavier Lust, un bellissimo tavolo dall’estetica fluida che raggiunge una lunghezza fino a 440 cm: una lastra di alluminio si piega ai lati per costruire in continuità piano e supporti laterali. Di dimensioni più contenute Less di Jean Nouvel per Molteni, una linea sottilissima dove la resistenza è dovuta alle sofisticate piegature della lamiera; e poi Link di Jacob Wagner per B&B, un pezzo unico continuo senza giunti realizzato in cristalplant per un tavolo dalla forma più morbida.