Le strutture delle lampade di Wera Jane sono quelle tipiche che si utilizzavano una volta per realizzare i cappelli delle abat-jour.
Queste strutture sono fatte con robusto fil di ferro che viene piegato e saldato per costruire gabbie geometriche di varie forme.
Sulle bacchette delle strutture viene poi tesato un filo sottile in cotone utilizzando una lavorazione manuale che richiede molto tempo.
La matassa di filo deve essere rigirata centinaia di volte intorno alle diverse sezioni formate dalle bacchette della struttura per formare le facce della lampada.
La tesatura del filo deve essere controllata accuratamente perché sia sempre costante e i fili devono essere posizionati vicini fra di loro per creare una superficie quasi continua.
Inoltre per creare le righe di diversi colori che decorano le lampade, è necessario che il numero dei fili sia sempre quello corretto.
Questa lavorazione artigianale, pur essendo relativamente semplice, presuppone davvero tanto tempo e una buona dose di pazienza.
Le lampade di Wera Jane possono essere utilizzate da sole come sospensioni oppure appoggiate su un piano o sul pavimento.
La geometria delle strutture rende le lampade modulari, quindi utilizzandone alcune possono essere create delle lampade da terra a torre.
Le lampade di Wera Jane mettono insieme artigianato e modernità e sono particolarmente adatte per una casa fuori città, al mare o in campagna.
Le lampade artigianali di Wera Jane
Le piastrelle in cemento Popham Design sono decorate con bellissimi motivi geometrici che ripropongono in chiave contemporanea la grande tradizione artistica del Marocco. Le piastrelle sono realizzate a mano con tecniche tradizionali dai “mellums”, esperti artigiani marocchini con oltre 20 anni di esperienza.
Popham Design è stata fondata nel 2007 dagli americani Caitlin e Samuel Dowe-Sandes con l’obiettivo di realizzare prodotti di grande bellezza e di elevata qualità salvaguardando e promuovendo la cultura e le tradizioni artigianali del Marocco.
La fabbrica dove vengono prodotte le piastrelle si trova nei dintorni della città di Marrakech. Agli artigiani locali che vi lavorano vengono garantite eque remunerazioni, cure mediche, ferie pagate e benefit come ad esempio lezioni di lingua inglese e francese.
Il 90% delle materie prime utilizzate per produrre le piastrelle viene estratto localmente e, a differenza delle piastrelle in ceramica che necessitano di cottura nelle fornaci, i manufatti di Popham Design sono prodotti con pressatura idraulica: ciò consente un sensibile risparmio di energia. La produzione avviene nel rispetto dell’ambiente grazie all’impiego di impianti ad energia solare e sistemi di filtraggio e recupero dell’acqua piovana. Il packaging è riciclabile e la quantità di rifiuti è ridotta al minimo.
Le piastrelle artigianali di Popham Design sono esportate in tutto il mondo. Adatte per realizzare rivestimenti di pavimentazioni e murature sia in interno che esterno, garantiscono durata nel tempo e facilità di manutenzione.
Paysages Desértiques è un set di 5 piatti creato dalla giovane designer Josefina Munoz in collaborazione con Peter Fink. Il metodo di lavorazione artigianale utilizzato per realizzare i piatti fa sì che nella superficie di ceramica smaltata si crei un reticolo di crepature. Le crepe diventano un motivo decorativo che ricorda un arido paesaggio desertico. Con lo stesso metodo di lavorazione Josefina Munoz ha creato la serie di vasi Atacama.
Josefina Munoz è nata a Buonos Aires, ha studiato Product design a Barcellona e poi ha lavorato in uno studio di design a Parigi. In seguito ha conseguito il Master “Design for Luxury and Craftsmanship” all’istituto d’arte svizzero Ecal. Paysages Desértiques è un progetto nato durante questo corso di studi. Attualmente abita a Ginevra dove ha aperto il suo studio di product design.
Le luci di Paris au mois d’août sono una rivisitazione delle lanterne giapponesi. Le lampade di questo marchio francese infatti mettono insieme la leggerezza e la trasparenza delle lanterne orientali con decori e colori che evocano le atmosfere delle isole greche e dell’atlantico. Ad esempio le grafiche che decorano le lampade si ispirano ai motivi tradizionali degli azulejos, le piastrelle di ceramica smaltate tipiche dell’architettura spagnola e portoghese. Questo mix fra Oriente e Occidente rispecchia le esperienze di vita e di viaggi fatte da Pascale Daniel in giro per il mondo. Dopo essersi occupata per molti anni di musica, a 40 anni Pascale fonda il marchio Paris au mois d’août nel quale porta le tecniche artigianali di lavorazione e tintura dei tessuti che ha conosciuto in Oriente. I veli di cotone utilizzati per realizzare le lampade sono tinti con le tecniche della serigrafia manuale o del block print da artigiani del Bangladesh coinvolti in un programma che permette loro di lavorare nel Paese di origine. Le strutture e le componenti elettriche sono prodotte invece da artigiani europei.
Le collezioni del laboratorio di ceramiche olandese Cor Unum sono realizzate con tecniche artigianali. Cor Unum, oltre a collaborare con designer noti ed emergenti, organizza laboratori per trasmettere ai giovani le tecniche tradizionali della lavorazione delle ceramiche. All’ultimo Fuorisalone di Milano ha presentato le collezioni della designer Charlotte Landsheer.