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SEDUTE IN TONDINO METALLICO

Diamond Chair Harry Bertoia Knoll

Negli anni ’50 Harry Bertoia introdusse per la prima volta la rete metallica nella produzione dei mobili e progettò per Knoll la poltroncina Diamond Chair e la sedia Side Chair. La sedia impilabile Stitch di Cristian Gori per Esedra, disponibile anche in versione sgabello, rievoca oggi l’idea di Bertoia. Variazioni sul tema sono le sedute della collezione Leaf di Lievore Altherr Molina per Arper, con il tondino di acciaio che disegna delle nervature che ricordano quelle delle foglie e la sedia a slitta Flux di Jerszy Seymour per Magis con tondino metallico che disegna uno zig zag fluido senza soluzione di continuità.

AMANGIRI RESORT IN ARIZONA

Amangiri Resort - Arizona

Amangiri è un resort di lusso progettato per integrarsi perfettamente nell’ambiente. Non lontano dal Grand Canyon, la Monument Valley e il lago Powell, il resort è situato in una spettacolare zona del deserto dell’Arizona non facilissima da raggiungere ed è circondato da un ecosistema che comprende tantissime specie di piante e animali. Le suite, costruite intorno ad una splendida piscina che lambisce un promontorio roccioso, sono dotate di grandi vetrate che offrono scorci indimenticabili sulle alture desertiche.

GLI “ACCESSORI NECESSARI” DI ELENA VALENTI

Elena Valenti - Ombre

I gioielli Ombre di Elena Valenti utilizzano in modo creativo i tubolari in rete che ancora oggi si usano nella sartoria teatrale per irrigidire e sostenere le crinoline dei costumi d’epoca ottocentesca. Dentro il tubolare ci sono elementi semplici come sfere di acciaio o di resina colorata. Oppure, per creare delle forme, sono utilizzati tondini di acciaio.

LEGGENDO FRA LE RIGHE

Reading between the Lines

“Reading between the Lines” è l’installazione artistica che gli architetti belgi Pieterjan Gijs e Arnout Van Vaerenbergh hanno creato a Limburg in Belgio nell’ambito di Z-OUT, un ambizioso progetto che riguarda gli spazi pubblici a cura della casa d’arte contemporanea Z33 di Hasselt e che prevede realizzazioni in diverse location del Belgio nei prossimi cinque anni. E’ un’opera a cavallo fra l’architettura e l’arte: scomponendo in piani orizzontali la tipica forma delle chiese della zona, l’architettura è stata trasformata in un oggetto d’arte “trasparente”. Alta 10 metri e realizzata con 100 lamelle sorrette da 200 colonne in acciaio la chiesa, a seconda del punto di vista da cui la si guarda, viene percepita come un edificio massiccio oppure come una forma leggerissima che si dissolve nel paesaggio. Guardando invece dall’interno, il paesaggio si ridefinisce in linee astratte.

ORIGAMI ARCHITECTURE

Library of Congress Washington D.C.

Origami Architecture” è la serie di delicatissimi biglietti pop up che l’artista Joyce Aysta di Los Angeles crea con una tecnica che combina due forme d’arte giapponesi, l’origami (l’arte di piegare la carta) e il kirigami (l’arte di tagliare la carta). Sono disponibili gli edifici più noti d’America come la Library of Congress e la White House di Washington D.C., la Concert Hall di Los Angeles o il Golden Gate di San Francisco, ma si possono anche far realizzare biglietti che riproducono la sede della propria azienda o perché no… la propria casa.