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LAMPADE DA TAVOLO CON SEMISFERE

Eclisse di Vico Magistretti per Artemide

Vico Magistretti racconta che l’idea di Eclisse, la piccola lampada da tavolo in metallo verniciato che vinse il Compasso d’oro nel ’67, gli venne in metropolitana pensando alla lanterna di Jean Valjean, il protagonista dei Miserabili di Victor Hugo. Di forma e tecnologia semplici, è composta da 3 semisfere: la base, la calotta esterna fissa e quella interna mobile che, ruotata manualmente, permette di modulare la luce creando l’effetto di una eclisse di luna. E’ prodotta da Artemide che ripropone anche un’altra “lampada culto” di Magistretti sempre giocata sul tema delle semisfere, Dalù disegnata nel ’69. Il gioco delle semisfere è ripreso da Marti Guixè in un progetto molto recente e particolare per Danese, la lampada “trasformabile” Flama: un portacandele diventa la base magnetica per innestare un diffusore a led orientabile. Questa lampada apparentemente molto semplice è una sintesi della storia della luce che va dalla fiamma fino ad arrivare alla tecnologia del led. Secondo la posizione, l’ordine e la sequenza delle parti si può ottenere una luce completamente differente.

LAMPADE SNODATE

Tolomeo - Artemide

Stufo di non riuscire a trovare una lampada adatta ad illuminare il suo laboratorio meccanico, Jean-Louis Domecq negli anni ’40 se ne inventò una semplice, robusta e snodata. Gli venne talmente bene che nel ’53 fondò l’azienda Jieldé per produrla. Nel tempo queste lampade si sono evolute per diventare oggi delle icone dell’arte industriale francese. Sulla scia di questa brillante intuizione arriviamo ad oggi, con Tolomeo di Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina per Artemide, una lampada tutta in alluminio: struttura a bracci mobili, diffusore orientabile in tutte le direzioni e sistema di equilibratura a molle. Sempre di Artemide anche la famosa lampada Tizio di Richard Sapper, con bracci e testa orientabili in alluminio verniciato, bilanciati da contrappesi. E se la costruisse un bambino, come sarebbe? Forse come la Wood Lamp di Muuto.

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LUXO L-1 E LA PIXAR

Luxo L-1 by Jac Jacobsen

Luxo L-1 by Jac Jacobsen

Jac Jacobsen progettò la lampada da studio Luxo L-1 nel 1937. Un progetto innovativo con un ingegnoso sistema di regolazione a snodo, ideale per l’illuminazione negli ambienti di lavoro. Gli oltre 25 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo dimostrano che Luxo L-1 è sempre attuale ed è senza dubbio uno dei classici del design più famosi di tutti i tempi. La Pixar ha scelto questa lampada come suo simbolo e ne ha fatto oggetto di un bellissimo corto.

I CERCHI DI LUCE DI CATELLANI & SMITH

CHIUSA PARENTESI

All’ultima edizione di Euroluce al Salone del Mobile di Milano mi ha colpito particolarmente lo stand di Catellani & Smith per la creatività e la bellezza dei prodotti presentati. In questo caso è veramente riduttivo chiamarle lampade perché le proposte di Catellani & Smith sono espressioni artistiche, vere e proprie sculture di luce che creano suggestioni particolarissime. Bellissime le lampade Chiusa Parentesi e Sorry Giotto, in versione da terra o sospensione. Ispirandosi alla perfezione del cerchio di Giotto, trasformano la luce in un segno essenziale di grande effetto scenografico. La tecnologia rende possibile un risultato così sorprendente: le lampade sono realizzate con elementi circolari molto esili in metallo dietro ai quali sono posti piccoli LED.

NASTRI LUMINOSI

Leonardo Santa & Cole

Queste lampade a sospensione sono solo alcuni esempi di un’idea che nel tempo è stata davvero interpretata in mille modi: Blowup di Alejo Ruocco realizzata con strisce di tessuto a taglio irregolare, Leonardo di Antoni Arola per Santa & Cole realizzata in cartone e poi Agatha, Link Chain o Mikado di LZF che, utilizzando strisce fustellate di impiallacciature in legno, ha sviluppato questo tema in tantissime forme e colori diversi.