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Sedie Rivulet e Uman : contaminazioni etniche

sedia Rivulet Living divani

Sedie Rivulet e Uman

Struttura formata da “bastoni” in legno a sezione tonda e intrecci:

questi sono gli “ingredienti” che, pur nella loro diversità, accomunano le sedie Rivulet e Unam.

La sedia Rivulet è stata disegnata da Junpei & Iori Tamaki per il brand Living Divani.

sedia Rivulet Living divani

Nel disegno semplice ed elegante della sedia, i sentori dell’origine orientale dei due designer di Tamaki Design Studio, l’uno nato in Giappone e l’altra a Taiwan, sono piuttosto evidenti.

Il segno particolare che caratterizza la sedia è l’intreccio decorativo che si avvolge intorno alle componenti in legno della struttura.

L’intreccio, raccordando visivamente gli elementi a sezione tonda, rende la struttura della sedia continua e leggera.

La sedia Rivulet è proposta anche con struttura in tubolare metallico nero.

sedia Rivulet Living divani

sedia Unam Very Wood

La struttura in legno della sedia Unam del designer tedesco Sebastian Herkner per il brand Very Wood è invece più complessa e articolata.

Rispetto alla sedia Rivulet, la sezione tonda delle componenti in legno qui è più generosa.

La sedia Uman appare quindi più robusta e ben piantata per terra e l’intreccio, in corda nautica o in pergamena, costruisce lo schienale.

In questa sedia l’ispirazione etnica è contaminata dalla razionalità nordica.

La sedia fa parte della collezione Uman che comprende anche una poltroncina, una poltrona lounge e un divanetto.

divanetto Unam Very Wood

Sedie Rivulet e Uman : contaminazioni etniche

Carrello portavivande Grace di Sebastian Herkner

carrello portavivande Grace

Carrello portavivande Grace

I carrelli portavivande purtroppo non sono più un complemento d’arredo molto diffuso nelle nostre case.

Probabilmente perché nel tempo il modo di ricevere gli ospiti è diventato molto più informale.

In molte case la cucina, che è stata per molto tempo solo un piccolo spazio adibito alla preparazione dei cibi, non è più un ambiente separato dalla sala da pranzo o dal salotto.

La cucina oggi si è trasformata in un ambiente ampio e conviviale da condividere con gli amici, quindi non c’è più la necessità di trasportare i piatti da un ambiente all’altro.

Nonostante questo aspetto funzionale sia venuto a mancare, i carrelli portavivande conservano comunque il loro fascino e aggiungono un tocco di stile anche all’ambiente più moderno.

Il carrello, che ha il vantaggio di poter essere spostato facilmente, può essere oggi una valida alternativa al tavolino o al mobile bar.

carrello Grace

carrello Grace

 

Il carrello Grace disegnato da Sebastian Herkner per Schönbuch e ispirato all’architettura degli anni ’50 è un bellissimo complemento di arredo che rinnova un oggetto classico grazie a forme eleganti e minimaliste.

La struttura in metallo verniciato a polvere nei colori nero, blu notte o palissandro è sormontata da una mensola in vetro retroverniciata nello stesso colore del carrello.

carrello Grace

carrello Grace

Carrello portavivande Grace

Novità Moroso dal Salone del Mobile 2018

Yumi Moroso

Novità Moroso dal Salone del Mobile 2018

Quest’anno al Salone del Mobile di Milano Moroso ha presentato molte novità.

I nuovi prodotti, molto diversi fra loro nelle ispirazioni, nelle forme e nei materiali rispecchiano il diverso approccio dei numerosi designer che li firmano.

Una varietà che è in linea con il carattere poliedrico di Moroso che da sempre sperimenta nuovi linguaggi, spesso attingendo anche all’arte e dall’evocazione degli stili del passato.

In questo articolo mostriamo alcuni dei nuovi prodotti.

Niels Bendtsen, alla sua prima collaborazione con Moroso, progetta la collezione Yumi (foto sopra) composta da una poltrona lounge in versione big e small, una poltroncina e un coffee table.

I tre arredi sono caratterizzati da un design leggero con struttura in tubolare curvato.

Le sedute con cuscino hanno schienale avvolgente imbottito o intrecciato ad effetto a raggiera.

Il tavolino con piano in vetro ha una struttura con tre gambe collegate da tre semicerchi.

Tape Moroso

Tape di Benjamin Hubert è un sistema modulare di sedute e tavolini.

Il rivestimento dei “blocchi” è realizzato con il riuso di scampoli di tessuto uniti insieme con un nastro in poliuretano utilizzato nell’abbigliamento sportivo.

Modernista Moroso

Di tutt’altro sapore è Modernista di Nipa Doshi e Jonathan Levien:

il divano è connotato dai bottoni centrali citazione della lavorazione capitonné in contrasto con il carattere industriale della struttura in acciaio tagliato al laser, piegato e saldato.

divano Josh Moroso

Josh disegnato da Edward van Vliet è un divano dalle forme accoglienti.

Come i manichini degli ateliers di haute couture, il divano può essere rivestito con tessuti diversi, dal cotone al lino, in tinta unita o stampati.

tavolini DayTrip Moroso

I tavolini / panche DayTrip di Marc Thorpe arricchiscono la collezione outdoor Moroso M’Afrique con un omaggio allo spirito multiculturale di Moroso e all’artigianato tradizionale senegalese.

Lilo Family Moroso
Due poltrone e una chaise longue completano la famiglia Lilo di Patricia Urquiola.

Elemento caratterizzante sono le proporzioni generose dei vari elementi che compongono le sedute per un’immagine che cita lo stile scandinavo e il modernismo anni ’50.

sedia 3Skin Soft Moroso
La sedia sinuosa in legno multistrato 3Skin viene rivisitata da Ron Arad nella nuova versione 3Skin Soft, interamente imbottita e personalizzabile con i tessuti a colori contrastanti.

Pipe Collection Moroso
Sebastian Herkner arricchisce la Pipe Collection con un tavolo da pranzo e una sedia che declinano il design impattante della poltrona Pipe formato da tubi dritti o arrotondati che si intersecano.

poltrone outdoor Seku Moroso
Inoltre Sebastian Herkner progetta Seku, una poltrona lounge che entra a far parte della collezione outdoor M’Afrique di Moroso.

Il designer si è ispirato ai colori vivaci del pappagallo:

la tinta accesa della seduta rivestita in fili di polietilene intrecciati a mano e il ricciolo dello schienale ricordano infatti l’uccello tropicale.

Novità Moroso dal Salone del Mobile 2018

LAMPADA NEBRA DI FONTANA ARTE

lampada Nebra by FontanaArte

La lampada Nebra disegnata da Sebastian Herkner per FontanaArte e presentata all’ultima edizione di Euroluce non sarebbe esistita se non fosse arrivata la tecnologia LED. Se prima infatti la forma tonda della lampadina faceva sì che tutte le lampade dovessero necessariamente avere forme panciute ora il LED, decisamente meno ingombrante, permette di pensare con più libertà ad altre forme. Nel caso della lampada a sospensione Nebra la sfera si trasforma in un disco piatto. Il nome si rifà a uno dei più importanti ritrovamenti archeologici del XX secolo: il Disco di Nebra, una lastra in metallo con applicazioni in oro risalente all’età del bronzo.
Realizzata in vetro pressato, Nebra dà il suo meglio quando è utilizzata in gruppo, combinando le due diverse dimensioni e le colorazioni nelle quali è proposta: trasparente, verde e tabacco.

lampada Nebra by FontanaArte

lampada Nebra by FontanaArte

lampada Nebra by FontanaArte

IL SERBATOIO DI LUCE ODA

oda - pulpo

Per disegnare la nuova lampada Oda, Sebastian Herkner si è ispirato alle fotografie in bianco e nero di archeologia industriale scattate dalla coppia di artisti tedeschi Bernd e Hilla Becher. In particolare l’idea è nata osservando le fotografie delle torri che una volta sorreggevano i grandi serbatoi dell’acqua. Concepita come un “serbatorio di luce”, la lampada è composta da una struttura di appoggio in metallo molto semplice sulla quale appoggia una grande bolla luminosa in vetro soffiato. Oda è prodotta da Pulpo ed è proposta con bolla in vetro di tre colori (opalino, grigio o ambrato), con struttura in metallo laccata in bianco o nero e nelle tre dimensioni small, medium e big. La versione big è una lampada da terra.

oda - pulpo

oda - pulpo