Bookshelf / Bookchair è libreria e sedia insieme.
Fra le linee rette dei ripiani della libreria si mimetizza il profilo sinuoso di una sedia costruita con un pannello ondulato di MDF laccato che forma in continuità seduta e schienale.
Questo curioso arredo ibrido potrebbe essere adatto ad un piccolo spazio: la sedia infatti può essere estratta solo quando serve.
Bookshelf / Bookchair è stata disegnata da Sou Fujimoto.
In questo arredo l’architetto giapponese racconta con il linguaggio astratto e minimalista del design la relazione che si instaura fra un libro e chi lo legge.
Il lettore sceglie il libro nella libreria, estrae la sedia, si accomoda e si immerge nella lettura.
Un unico mobile assolve quindi contemporaneamente a due funzioni diverse dialogando con l’ambiente in modo attivo e dinamico a seconda della modalità di utilizzo.
Alias sembra avere una particolare sensibilità per la contaminazione delle funzioni e gli arredi ibridi.
Infatti, oltre a Bookshelf / Bookchair, questo brand ne propone altri.
Lo studio di design Nendo ha infatti disegnato per Alias Flow Bowl, una serie di tavoli ibridi dove, con un gioco di volumi contrastanti, il tavolo vive in simbiosi con un vaso.
Anche qui il design fissa come in uno stop frame un frammento di un’azione dinamica: il ripiano del tavolo sembra fluire come un liquido nella ciotola lungo le linee sottili della struttura.
I tavoli Flow Bowl sono proposti da Alias in diverse forme e dimensioni per assolvere a varie funzioni: coffee table, side table, console.
La struttura in acciaio può essere verniciata in bianco, grigio e grigio grafite.
I piani e i contenitori sono realizzati in poliuretano verniciato nella stessa finitura della struttura.
I prodotti del brand Neo/Craft lanciato nel gennaio del 2015 dal designer tedesco Sebastian Scherer si riconoscono per un design di forte impatto.
In questo post mostriamo due prodotti Neo/Craft che nel design si ispirano alla forma sfaccettata dei diamanti.
Nei tavolini Isom il taglio dei diamanti viene ricreato nell’innesto ad angolo delle lastre in vetro. L’ispirazione alle pietre preziose diventa ancora più esplicita grazie ai toni brillanti ed evanescenti del vetro.
La precisione millimetrica del taglio e dell’assemblaggio delle lastre crea un gioco di riflessioni ed illusioni ottiche che cambiano a seconda del punto di osservazione.
I tavolini Isom sono realizzati con lastre di vetro trasparenti o satinate di colorazioni diverse che vanno dai toni molto scuri del nero e del bronzo fino a quelli più chiari del blu e del verde.
La forma dei diamanti viene ripresa anche nel design delle lampade Diamond.
Questi tavolini geometrici con elementi a specchio creano degli effetti ottici molto particolari.
In Vertigo di Eero Koivisto per Offecct le superfici a specchio delle facce dei ripiani producono una doppia riflessione che crea una sensazione di profondità come se sotto al tavolino ci fosse il vuoto. Se si appoggia un oggetto sulla base a specchio, l’oggetto si moltiplica all’infinito.
Reorganised del designer Philipp Beisheim cambia forma da tetraedro a esaedro a seconda della posizione dalla quale lo si osserva grazie ai riflessi della superficie lucida della base.
HASHTAG
#design #designblog #designlover #tavolino
Disegnato da Simon Moorhouse, il Side Table della collezione di mobili Incunabulator di Invisible City è un piccolo contenitore che si regge su lunghe gambe.
Obi di Davide Anzalone+Tommaso Bistacchi per Valsecchi 1918 può essere coffee table, cassettiera, portavaso o espositore a seconda delle diverse attrezzature (piani, montanti, cassetti…) inserite all’interno della struttura base colorata.
Stack Table di Nathan Yong per Living Divani è un gruppo di tavolini/contenitori impilabili in diversi colori.