Il design giapponese ha sempre qualcosa di concettuale, magico e poetico.
Queste qualità derivano dalla profondità della cultura orientale ma anche dalla continua ricerca di nuove espressioni grazie alle sperimentazioni di nuove tecnologie.
I vasi da fiori Disguise progettati dallo studio di design we+ si rivelano in tutta la loro particolarità quando nello spazio c’è poca luce.
I contenitori sferici sono realizzati modellando strati di resina semitrasparente con una tecnica simile alla tornitura.
In questo modo si genera una particolare texture caratterizzata da piccole imperfezioni.
Le increspature dell’acqua illuminate all’interno dei vasi emanano dei suggestivi giochi di riflessi.
Lo studio we+ di Tokyo fa design sperimentando le potenzialità dei nuovi materiali e delle tecnologie non convenzionali.
We+ fondato nel 2013 da Toshiya Hayashi e Hokuto Ando si dedica a progetti di product e graphic design e allo sviluppo di installazioni.
Il design minimalista dello studio Nendo del designer giapponese Oki Sato nasconde spesso delle idee tecnologiche che sembrano quasi magiche.
E’ il caso di Paper-torch, una torcia fatta semplicemente di carta arrotolata che però fa davvero luce.
Per sviluppare questo progetto innovativo è stata impiegata la tecnologia di AgIC, una start-up giapponese che da alcuni anni sviluppa nuove applicazioni con i circuiti elettronici.
Questa particolare tecnologia permette di stampare i circuiti elettronici non solo sulla carta ma anche su pellicole o su tessuti.
La stampa viene effettuata con un particolare inchiostro con particelle di argento.
Nel caso di Paper-torch, come supporto è stata selezionata YUPO di Takeo, una tipologia di carta che viene utilizzata per applicazioni industriali.
Questa carta resistente e impermeabile si arrotola facilmente e ha una superficie liscia che permette all’inchiostro di aderire in modo uniforme.
I circuiti sono stati stampati sul fronte e il retro del foglio seguendo un motivo a scacchiera.
Nei riquadri della scacchiera sono incollati con adesivi conduttori due celle a pulsante e sette celle LED.
L’intensità della luce varia a seconda di come viene arrotolata la carta.
Inoltre, grazie al fatto che i LED cambiano colore quando si tocca la carta, la luce è più calda o più fredda a seconda del verso secondo il quale la carta è arrotolata.
Con l’aggiunta di un supporto ad anello, la torcia può diventare una lampada da tavolo.
Oppure appendendola si può ottenere una lampada a sospensione.
Questa idea ad alto contenuto tecnologico potrebbe offrire in futuro delle interessanti applicazioni, ad esempio in caso di emergenze nel corso di incidenti o black out.
Se vi interessa scoprire un altro sorprendente progetto dello studio Nendo, cliccate qui.