Fra le diverse novità presentate quest’anno da Zanotta ci sono anche due sedie che hanno una personalità completamente diversa l’una dall’altra.
Elipse disegnata da Patrick Jouin ha un carattere forte, originale ed espressivo.
La struttura in tubolare a sezione quadrata in lega di alluminio ha un andamento particolare nelle curve che sorreggono sia lo schienale che la seduta.
Il dettaglio che però caratterizza maggiormente la sedia è senza dubbio il foro circolare al centro dello schienale.
Questo elemento che permette di spostare la sedia facilmente diventa al tempo stesso il segno distintivo che connota il design della sedia.
La sedia Elipse è proposta da Zanotta nei colori bianco, nero, antracite e amaranto.
La sedia Noli disegnata da Ludovica + Roberto Palomba è una citazione della tipica sedia artigianale ligure, rivisitata con un linguaggio più stilizzato e asciutto.
Nelle gambe di sezione minima dominano le spigolosità che contrastano con le linee più morbide dello schienale e della seduta leggermente imbottita.
Noli è una sedia leggera ed elegante che richiama in chiave moderna la tradizione italiana.
La struttura è in legno massello di faggio verniciato nei colori antracite, grigio cenere, blu mare, rosa mattone, senape e verde salvia.
La seduta può essere rivestita in tessuto o in pelle.
Novità Zanotta : sedie Elipse e Noli
Ingegnere, architetto, fotografo, scenografo, grafico ma anche grande sportivo, il torinese Carlo Mollino è senza dubbio una delle figure più rilevanti del design italiano. Dagli anni ’40 Mollino creò anche dei mobili molto innovativi per tecniche e materiali, dei meravigliosi pezzi unici non adattabili alla produzione in serie. Più avanti però alcuni dei suoi prototipi più interessanti sono stati riprodotti in serie. Il tavolo Reale disegnato nel 1946 per gli uffici della società di assicurazioni Reale viene rieditato da Zanotta. La base su cui appoggia il piano, una lastra in cristallo di un centimetro e mezzo di spessore con bordi bisellati, è una struttura complessa che si ispira all’aeronautica e che può ricordare lo scheletro di un animale. Questo elegantissimo tavolo esprime in modo emblematico uno dei temi più cari a Mollino, la “scarnificazione” delle parti strutturali e l’alleggerimento delle sezioni dei sostegni.
Le forme tonde che ricordano una zucca gigante del divano e delle sedute Pumpkin di Ligne Roset sono un perfetto esempio dello stile inconfondibile di Pierre Paulin che disegnò questa linea nel 1971 per gli appartamenti privati di Claude e Georges Pompidou al palazzo dell’Eliseo.
Le linee organiche e fluide del Koochy sofa di Karim Rashid per Zanotta accolgono come un abbraccio. Il rivestimento in pelle o in tessuto è completamente removibile.
Il sofa della Collezione Victoria and Albert di Ron Arad per Moroso, grazie alle altezze variabili del design a nastro, è quasi un ibrido fra un divano e una chaise-longue.
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Twist di Burtscher & Bertolini per Horm è costruito con otto listelli di faggio che, piegati e ritorti, conferiscono all’appendiabiti forma e stabilità. I ganci infilati nei listelli fanno sì che anche con gli abiti appesi il disegno di Twist resti visibile.
Rokumaru di Nendo per De Padova è la stilizzazione di un albero con sei rami che disegnano una circonferenza immaginaria. Le estremità dei rami hanno un taglio per appendere gli abiti.
Sciangai di De Pas, D’urbino, Lomazzi per Zanotta fissa l’istante in cui i bastoncini dell’antico gioco cinese cadono sparpagliandosi sul tavolo. Nella sua estrema semplicità Sciangai è un bellissimo pezzo di design che vinse nel 1979 il prestigioso premio Compasso d’Oro. Grazie al particolare snodo Sciangai si richiude completamente diventando un mazzo di bastoncini allineati con ingombro minimo.
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