La maestosa eleganza della tigre, la bellezza dei colori e della “grafica” del suo manto e soprattutto la sua grande abilità nel mimetizzarsi sono il tema della collezione di tappeti “Wild Furs” di I+I. Ogni designer e artista invitato ad aderire al progetto ha declinato il tema a suo modo… e io mi diverto provando a dare delle interpretazioni di alcuni dei soggetti della collezione. Paolo Giordano ad esempio ritrae il muso della tigre (foto sopra) utilizzando un tratto irregolare: in questo modo la tigre si rivela solo quando si guarda il tappeto nel suo insieme da una certa distanza.
Nel tappeto di Nuala Goodman della tigre si vede solo la coda, un modo per esprimere la capacità del felino di muoversi velocemente e sparire nella vegetazione.
Alex Davis declina il tema in modo ironico facendo il verso ai tappeti da safari fatti con la pelle dell’animale: in questo caso con un effetto positivo/negativo la tigre è già scappata e di lei rimane solo una sagoma bianca.
Setsu+Shinobu Ito interpretano l’abilità di mimetizzarsi della tigre ancora in un altro modo: la tigre si confonde nella vegetazione assumendo addirittura la forma delle foglie… ma la tigratura rimane rivelando la sua pericolosa presenza. Tutti i tappeti della collezione “Wild Furs” sono realizzati in edizione limitata con materiali pregiati.