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Villa firmata da Marià Castellò : simbiosi fra architettura e ambiente

Villa Bosc den pep ferrer

Villa firmata da Marià Castellò

Nel disegno degli arredi della collezione D12 di cui parla l’articolo di ieri, l’architetto Marià Castellò ha riportato le linee pulite di questo suo progetto architettonico.

La villa si inserisce armoniosamente nel territorio alle spalle della bellissima spiaggia di Migjorn sulla costa sud dell’isola di Formentera.

Guardando il video, potete visitarla.

Nesting the Stone from marià castelló, architecture on Vimeo.

L’edificio è formato da tre parallelepipedi che si appoggiano con leggerezza sul terreno roccioso e che sono connessi tramite due passerelle vetrate.

Il rivestimento in legno dei tre volumi li rende simili alle tipiche capanne dei pescatori.

Villa Bosc den pep ferrer

L’edificio è realizzato con sistemi di costruzione a secco ed è legato al suolo solo in due punti per minimizzare l’impatto sul terreno.

La semplicità dell’architettura gioca sul dualismo fra terra e aria espresse attraverso la contrapposizione dei vuoti e dei pieni e dei materiali:

la roccia solida e pesante e il legno tenero e leggero.

Villa firmata da Marià Castellò

L’alternanza dei pieni e dei vuoti ritorna anche nell’interrato con una successione di cortili aperti e spazi chiusi.

Pur essendo due elementi di natura diversa, uno naturale e irregolare, l’altro costruito dall’uomo e fatto di linee nette, l’edificio e la roccia si compenetrano perfettamente.

Questo dialogo fra l’architettura e la roccia è particolarmente apprezzabile nei cortili e negli interni al piano sotterraneo dove l’assenza di muri di contenimento lascia spazio alla roccia.

villa bosc den pep ferrer

I tre “strati” che compongono l’edificio sono chiaramente leggibili:

al livello inferiore l’asprezza del terreno roccioso si fonde con le murature e con la piccola piattaforma in cemento che sostiene il piano terra formato da pannelli in legno lamellare incrociato che assolvono a struttura, chiusura e finitura interna.

villa bosc den pep ferrer

 

Anche il design degli interni è molto semplice.
Il bianco prevale ma è sempre scaldato dai toni caldi del legno.

villa bosc den pep ferrer

Dall’interrato la scala bianca ancorata alla muratura e sospesa da terra porta nell’ampia zona giorno arredata solo con lo stretto necessario.

villa bosc den pep ferrer

Al candido blocco della cucina accostato al grande tavolo in legno fa da sfondo la velatura di sottili cavi tesi dal pavimento al soffitto che delimita in vano scala.

villa bosc den pep ferrer

villa bosc den pep ferrer

La grande armadiatura bianca dietro alla cucina torna con lo stesso disegno anche nella camera da letto con bagno privato.

villa bosc den pep ferrer

villa bosc den pep ferrer

Villa firmata da Marià Castellò : simbiosi fra architettura e ambiente

UNDER RISTORANTE SOTTO IL LIVELLO DEL MARE

ristorante under by studio snohetta

Under ristorante

L’esperienza che il ristorante Under offrirà ai suoi ospiti promette di essere davvero eccezionale.

Non a caso il ristorante che aprirà in Norvegia nel 2018 sarà chiamato “Under” perché questa parola in norvegese ha delle assonanze con il vocabolo “meraviglia”.

Under sarà infatti il primo ristorante europeo sotto il livello del mare. Un mare che non è quello dei Paesi caldi con i coralli e i pesci tropicali ma il freddo mare del nord.

Il progetto

Il progetto firmato dallo studio Snøhetta consiste nella costruzione di un edificio nel villaggio di Båly sulla costa sud della Norvegia, a circa 500 km da Oslo.

Il ristorante Under, che accoglierà fino a un centinaio di persone, troverà spazio in un monolito di cemento grezzo.

Una parte dell’edificio sarà appoggiato sulla terra ferma, l’altra parte sarà immersa nell’acqua.

Nell’edificio sarà creato anche un centro di ricerca marina dove saranno condotti studi sul comportamento della fauna ittica.

Dalla grande finestra panoramica di ben 11 metri del ristorante si potrà ammirare il mondo sottomarino sperimentando le emozioni che si provano durante una immersione subacquea.

Un’esperienza affascinante che tutti potranno fare, visto che anche nelle stagioni più fredde le condizioni saranno decisamente confortevoli.

La sala da pranzo del ristorante sarà decorata con una palette sui toni del verde e del blu mentre nello champagne bar i colori saranno quelli più delicati delle rocce e della sabbia.

L’edificio, concepito per non turbare il delicato ecosistema marino, con il tempo si integrerà perfettamente nell’ambiente come se fosse una grande formazione rocciosa.

Oltre a sopportare la pressione e le condizioni estreme del mare del nord, le murature in calcestruzzo spesse un metro garantiranno all’interno le condizioni ottimali per la permanenza degli esseri umani.

All’esterno invece, grazie alla texture porosa del cemento, le pareti della struttura costituiranno un ancoraggio ideale per i mitili che purificheranno l’acqua del mare richiamando altre specie di creature marine.

Lo studio di architettura Snøhetta ha già progettato importanti edifici proprio sulle rive del mare come ad esempio la famosa Oslo Opera House.

Questa volta però, essendo in parte sotto il livello del mare, il progetto è ancora più ambizioso.

Under restaurant by Snohetta

Under restaurant by Snohetta

Under ristorante

 

INTERIOR DESIGN A MISURA DI FAMIGLIA

Interior design

interno by ruetemple

Mantenere l’apertura e la continuità visiva in tutto lo spazio di 160 metri quadri: questo è stato l’obiettivo del progetto di ristrutturazione commissionato da una famiglia allo studio di architettura Ruetemple di Mosca.

Il progetto

Prima dell’intervento di interior design l’edificio si presentava già senza alcun muro divisorio.

Gli architetti hanno deciso di eliminare anche le travi che sorreggevano le solette dei vari livelli per ottenere un grande spazio completamente vuoto che potesse essere completamente ridisegnato, anche in verticale.

E’ stata quindi creata un’area living aperta anche in altezza nella quale alcune porzioni delle solette dei piani sono state sostituite da reti sospese su cui i bambini possono giocare.

La continuità dello spazio permette non solo il passaggio della luce naturale ma consente ai genitori di tenere sempre d’occhio i figli.

Le camere dei bambini sono state ricavate in volumi aggettanti sull’area living. Nelle murature di questi ambienti sono state create delle finestre che guardano sullo spazio sottostante.

Il vano al centro dello spazio che contiene la scala è anch’esso dotato di finestrature. In questo modo di notte la luce del vano scala illumina morbidamente tutta l’area living.

In tutta l’abitazione domina il bianco.

Gli arredi in legno di pino disegnati su misura si integrano nell’architettura.

interior design

interno by ruetemple

interno by ruetemple

interno by ruetemple

 

 

 

CASA DI YAMANOTE

House of Yamanote by Katsutoshi Sasaki

Casa di Yamanote

La casa di Yamanote progettata dallo studio di architettura Katsutoshi Sasaki + Associates appena fuori dal centro della città giapponese di Toyota si articola su più livelli ai lati di un corridoio a doppia altezza che dà luce naturale a tutti gli ambienti. A causa dell’ombra creata dalla presenza di un condominio di sei piani sul lato sud, l’edificio è stato progettato per godere della luce naturale proveniente dal fronte rivolto a nord.
Per permettere alla luce di penetrare anche nelle parti più basse dell’edificio, i gradini della scala posta fra le due murature in cemento sono stati realizzati senza alzate e con pedate costituite da una sequenza di listelli di legno. Il percorso ritmico fatto di listelli di legno continua nelle tre piattaforme sospese ai diversi livelli che danno accesso agli ambienti della casa e ricorre anche nelle partizioni verticali di chiusura. Questo particolare design crea un interessante effetto di trasparenza che permette di “leggere” la struttura dell’edificio in tutta la sua altezza. Inoltre la luce naturale, filtrando fra i listelli di legno, proietta un bellissimo gioco di ombre che cambia nelle varie ore del giorno.
Gli spazi abitativi della casa sono distribuiti in tre zone: la camera da letto principale occupa lo spazio ad ovest mentre ad est è dislocata la zona giorno con il living, la cucina e lo studio. Fra queste due zone sono stati organizzati i bagni e gli spazi di servizio.
La casa è dotata anche di un piccolo patio e di una terrazza.

House of Yamanote by Katsutoshi Sasaki

House of Yamanote by Katsutoshi Sasaki

House of Yamanote by Katsutoshi Sasaki

Casa di Yamanote

CRACKING ART INVADE PALAZZO NIEMEYER

cracking art mondadori

L’installazione artistica di Cracking Art dal 21 settembre anima Palazzo Niemeyer, la sede di Segrate del Gruppo Mondadori. Prima di arrivare in questa location appena fuori dalle porte di Milano, gli animali giganti creati dal gruppo di artisti Cracking Art ha già girato tutto il mondo per vent’anni con 375 eventi che hanno toccato città come New York, Mosca, Bangkok ma anche Roma, Trieste e Firenze. A Segrate gli animali si sono insediati non solo fra i pilastri del bellissimo edificio di Oscar Niemeyer ma anche nel parco del paesaggista Pietro Porcinai e nello specchio d’acqua. Le oltre 280 opere d’arte riproducono in dimensioni maxi chiocciole, lupi, rane, suricati e rondini, cinque specie di animali di cui ognuna rappresenta simbolicamente un valore importante per il vivere comune. Inoltre gli animali colorati, essendo fatti di plastica riciclata, sensibilizzano il pubblico in modo originale e spettacolare sui temi ecologici e ambientali e sulla valorizzazione di aree e monumenti di particolare interesse storico e architettonico. Un messaggio sintetizzato nel nome dell’installazione “Rigeneramento”, accompagnato dallo slogan “L’arte che rigenera l’arte”. Con l’invasione allegra e pacifica di Cracking Art, gli animali si riappropriano in modo singolare di territori che gli umani hanno occupato ma che, vale la pena di ricordarsi, continuano ad essere anche i loro.

cracking art mondadori

l'arte rigenera l'arte

l'arte rigenera l'arte mondadori