Al prossimo Salone del Mobile di Milano, Cassina presenterà una inedita versione della famosa poltrona Utrecht disegnata da Gerrit T. Rietveld nel 1935. La poltrona, divenuta icona del design e prodotta esclusivamente da Cassina fin dal 1988, verrà proposta in una nuova veste denominata Collectors’ Edition. “Veste” in questo caso è davvero la parola giusta perché la seduta sarà rivestita con un particolare tessuto Boxblocks creato appositamente dall’artista Bertjan Pot. Il tessuto, composto da 8 fili colorati mischiati 2 alla volta per creare 19 colori disegnati a dima, è prodotto con una macchina di tessitura Jaquard a controllo numerico di alta tecnologia. I triangoli colorati che formano il disegno geometrico non si ripetono mai per accompagnare perfettamente la forma stilizzata e architettonica della poltrona Utrecht. Il rivestimento declinato in tre varianti darà vita a 90 edizioni limitate per un totale di 270 modelli e tutti i pezzi saranno numerati progressivamente per garantire l’autenticità di Cassina.
Poltroncina Piuma di Piero Lissoni per Kartell
Ci sono voluti due anni di ricerca tecnologica per mettere a punto il nuovo materiale con cui è prodotta la nuova poltroncina Piuma che Kartell presenterà al prossimo Salone del Mobile di Milano. Utilizzato nel campo dell’aeronautica e dell’automotive ma ancora mai applicato al settore dell’arredamento, il materiale composto da un polimero termoplastico complesso e da differenti fibre fra cui il carbonio dà origine ad una seduta superleggera ma allo stesso tempo molto resistente e flessibile. Piuma pesa solo 2,2 kg perché ha uno spessore di appena 2 mm: un risultato raggiunto grazie all’innovativo stampaggio ad iniezione messo a punto da Kartell che per la prima volta ha permesso di modellare con questa sofisticata tecnologia un materiale contenente fibra di carbonio. La resistente e sottilissima poltroncina Piuma è impilabile ed è adatta anche ad un uso in esterni. Il suo design fluido ed essenziale caratterizzato dai due braccioli ripiegati ad aletta ispira simpatia.
Sedia Milà di Magis
Anche Milà di Magis è nata dalla ricerca tecnologica sui nuovi materiali: in questo caso però si tratta di un polipropilene caricato in fibra di vetro e stampato in air-moulding. Milà è leggera, resistente ed impilabile e può essere utilizzata anche in esterni. La particolare finitura superficiale effetto seta rende la sedia piacevole al tatto e il design filante fatto di pieni e vuoti riprende gli stilemi del modernismo catalano. Per il designer spagnolo Jaime Hayón, abituato a utilizzare materiali tradizionali come il legno, la ceramica e il metallo, disegnare Milà è stata una sfida perché è la sua prima sedia in plastica.
Al Fuorisalone 2016, la kermesse di eventi che animerà tutta Milano nei giorni del prossimo Salone del Mobile che si terrà dal 12 al 17 aprile, lo studio Nendo di Oki Sato presenterà “50 Manga Chairs”. Nel Chiostro Minore di San Simpliciano, l’installazione metterà in scena 50 sedie ispirate ai manga, i famosi fumetti giapponesi caratterizzati da tratti bidimensionali per lo più realizzati in bianco e nero. Le sedie saranno disposte a griglia per evocare lo sviluppo di una storia proprio come succede nei manga dove le vignette sono allineate in sequenza sulla pagina. Come nei fumetti giapponesi, ogni sedia esposta sarà portatrice di un segno che simboleggia una emozione, un suono, un’azione oppure il carattere di un personaggio. L’installazione vuole essere una trasposizione nell’arredo della forte astrazione dei manga, quindi il design delle sedute sarà “ridotto ai minimi termini”, con un effetto evanescente di minimalismo estremo. In più per enfatizzare ulteriormente questo effetto, la finitura delle sedie sarà specchiata per riflettere l’ambiente circostante e per rendere il tutto ancora più inconsistente.
Nendo ha creato questo progetto per la Friedman Benda Gallery di New York.
La lampada Rays della designer Marta Bakowski nasce dall’osservazione di come la luce, irradiandosi nell’ambiente, perde di intensità producendo dei raggi fatti di colori cangianti. Nella lampada questa mutazione viene evocata dalla presenza intorno alla sorgente luminosa a LED di un nucleo centrale più compatto fatto di fili colorati intessuti a mano. La superficie a ventaglio di polimetilmetacrilato solcata dalle nervature che contorna il nucleo ricrea l’effetto più evanescente della luce che si disperde nell’ambiente.
Per arrivare al perfezionamento della lampada Rays, la designer ha costruito molti prototipi provando a sovrapporre diverse tipologie di materiali. Il risultato è una lampada dal design molto delicato e femminile che ha qualcosa di esotico: il nucleo di fili colorati assomiglia alla tramatura dei tessuti e dei cesti fatti a mano e la corolla di raggi ricorda i ventagli orientali.
Sulla scia del successo ottenuto dalla Mad Chair di Marcel Wanders presentata da Poliform nel 2013, il design della poltrona viene declinato in una vera e propria collezione che comprende poltrone alte e basse, chaise longue, sedie, tavolo e tavolini. Il comune denominatore dei pezzi che compongono la collezione sono le linee curve e generose e i piedini di spessore minimo che già contraddistinguevano la Mad Chair. Lo stile non conformista di Marcel Wandres diventa particolarmente evidente nell’asimmetria che connota molte sedute della collezione: lo schienale a linea ondulata che sbilancia l’equilibrio formale diventa il segno “anomalo” che conferisce grande riconoscibilità alla chaise longue. Nella poltrona Mad King invece l’asimmetria è giocata ai lati dell’alto schienale con l’assenza di uno dei braccioli. Grazie a questo gioco asimmetrico fatto di linee ondulate, il design che rievoca le forme delle classiche poltrone si trasforma in modo inconsueto e creativo per dare vita ad una collezione dalla personalità molto forte.