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FRAME & REST DI EX-T

Frame & Rest di ex-t

FRAME & REST

FRAME & REST di ex-t

Al Salone Internazionale del Bagno, nell’ambito del Salone del Mobile di Milano che si è appena concluso, ex.t ha presentato due nuove collezioni: Plateau del designer tedesco Sebastian Herkener e Frame & Rest di Norm Architects. In questo post parliamo di quest’ultima, una collezione che ci è piaciuta particolarmente.

Come suggerisce il nome, la collezione Frame & Rest ha due “anime” che la rendono adatta non solo al bagno ma anche ad altri ambienti della casa. Frame è un sistema componibile caratterizzato da un design minimale, grafico e leggero che si ispira agli interni industriali e allo stile danese. La struttura in esile profilato metallico bianco o nero che nel bagno accoglie il lavabo, la vasca, lo specchio, i piani, i cassetti e i box contenitivi può essere utilizzata per progettare console o pensili molto funzionali ed esteticamente molto piacevoli anche per il living. I piani e i contenitori possono essere realizzati in diverse tipologie di materiale, dal legno al marmo, alla pietra fino all’innovativo materiale LivingTec®.

FRAME & REST di ex-t

Frame

FRAME & REST

FRAME & REST

FRAME & REST

Accanto alla linea Frame, la collezione FRAME & REST di ex-t propone la linea Rest (foto sotto) che include un daybed e un puff con struttura in tubolare metallico valorizzato da particolari in ottone e da cuscini in eco-pelle ispirati nel design all’elegante estetica Bauhaus.

ex-t - Rest

Rest

VASCHE COME DORMEUSE

vasca Sofà - Glass 1989

Se il bagno e il living sono due luoghi della casa dedicati al relax, gli arredi protagonisti di questi ambienti (la vasca da bagno e il divano) finiscono per assomigliarsi. Le vasche Sofà (foto sopra) e Wanda (foto sotto) interpretano a pieno questo trend. Entrambe evocano l’eleganza e la comodità delle classiche dormeuse con il bordo che si alza su una delle estremità richiamando l’ampiezza di un comodo schienale. Mentre Wanda appoggia a terra, Sofà è sospesa su un basamento con piedini in legno naturale o verniciato bianco che ricorda la struttura dei divani classici. Sofà è disegnata dallo studio Meneghello Paolelli Associati ed è realizzata da Glass 1989 in MineraLite bianco lucido. Questa vasca ha vinto l’edizione 2015 del premio Design Plus istituito dalla fiera ISH di Francoforte. Wanda invece è disegnata da Daniel Debiasi e Federico Sandri per Antonio Lupi ed è realizzata in Ceramilux, un materiale sintetico molto lucido che permette di ottenere forme e spessori che con la ceramica non sono possibili.

wanda - antonio lupi

 

SOFFIONI DOCCIA O LAMPADE?

LampShower - Axor

Da ambiente prettamente funzionale, il bagno si trasforma sempre più in un luogo progettato per essere uno spazio dedicato al benessere. Sulla scia di questo trend, anche i soffioni doccia si evolvono. Nel rendere il momento della doccia più rilassante e distensivo, la luce acquisisce un ruolo importante tanto quanto l’acqua. LampShower (foto sopra) progettato per Axor da Oki Sato dello studio di design giapponese Nendo ne è un esempio evidente. A prima vista infatti LampShower sembra una lampada a stelo del tutto simile a quelle che si possono trovare in altri ambienti della casa. Dalla corona del paralume però scende l’acqua che, illuminata dalla luce integrata, si trasforma in una pioggia rivitalizzante e distensiva. LampShower si può montare sia a parete che a soffitto.

dynamo shower - cristina rubinetterie

Dynamo Shower di Cristina Rubinetterie è un soffione che integra nel perimetro un’illuminazione a led. Anche in questo caso l’acqua e la luce si fondono rendendo la doccia un momento di piacere. Dynamo Shower ha però un’ulteriore particolarità: grazie ad una turbina posta dentro al soffione, è l’acqua stessa a produrre l’energia necessaria per il funzionamento dei led. Questo sistema facilita l’installazione del soffione perché non sono necessarie parti elettriche.

closer - zucchetti

Closer di Diego Grandi per Zucchetti non è dotato di luce ma dalle lampade prende a prestito la forma. Grazie al sistema basculante a parete con braccio snodato, il flusso dell’acqua può essere direzionato verticalmente e orizzontalmente per creare sul corpo un massaggio personalizzato che può essere delicato e rilassante oppure energico e rigenerante.

LAVABO IN VALIGIA

my bag - olympia ceramiche

A prima vista è davvero difficile immaginare che questa valigia colorata appoggiata su cavalletto sia un lavabo per il bagno. Progettato da Gianluca Paludi e presentato in questi giorni da Olympia Ceramica al Cersaie (il salone internazionale della ceramica e dell’arredobagno in corso a Bologna dal 22 al 26 settembre), My Bag è un sistema lavabo dal design decisamente alternativo. Quando My Bag è chiuso funziona da piano d’appoggio, quando My Bag si apre il vano della “valigia” si rivela essere un lavabo dotato di rubinetti abbattibili. Il fronte interno del coperchio diventa una specchiera e il contenitore laterale in pelle si trasforma in portaoggetti. Alla maniglia si appende l’asciugamano e dal piccolo vano in legno si estrae un pratico specchio da trucco. My Bag è una soluzione creativa per arredare i bagni di hotel e spazi pubblici, ma potrebbe anche essere un ingrediente interessante per chi sceglie di progettare il bagno di casa come sempre più spesso sono concepite le bellissime suite di molti design hotel, dove il lavabo è a vista nella camera da letto. In questo caso My Bag diventa un originale elemento di arredo “trasformista” che sostituisce in modo discreto e funzionale il classico lavabo.

my bag - olympia ceramiche

ISPIRAZIONI PER PROGETTARE IL BAGNO

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rivestimenti ABK

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