La collezione di borse Wirebag di Anteprima, brand dal nome italiano creato però dalla stilista giapponese Izumi Ogino, si rinnovano continuamente. I modelli sono tantissimi, tutti divertenti ma sempre molto eleganti grazie all’effetto lurex luminoso: dalle forme più grandi, morbide e informali, alle rivisitazioni di classici bon ton fino alle interpretazioni rock dal look più aggressivo. La tecnica di lavorazione però è sempre la stessa: un intreccio lavorato a mano con un filo di materia prima riciclata, il pvc. Dopo aver spopolato in Giappone e in Cina le Wirebag hanno ormai conquistato il resto del mondo con ben 90 boutique. In Italia si trovano a Milano e a Roma.
La borsa di Saskia e Stefan Diez sembra di pelle ma è di carta. Questa era appunto la sfida: riuscire a creare una travel bag robusta e leggera con un materiale alternativo alla pelle o al tessuto. La borsa “Papier” è realizzata in Tyvek®, una carta sintetica completamente riciclabile molto leggera (135 gr.) ma eccezionalmente robusta e resistente all’acqua.
La borsa di Antiatoms invece sembra di carta ma è di pelle. Il colore e il motivo a zig-zag sul bordo ricordano i sacchetti per il pane.
La ventata di novità del Salone del Mobile contamina anche la moda. Serapian ha presentato una capsule collection di borse nate dalla collaborazione con il designer Matteo Cibic: The Daily Bag è una shopping bag in morbida pelle vegetale con cuciture a contrasto che disegnano pratici vani funzionali. Invece nel contesto dell’installazione “Eclaté” realizzata in collaborazione con Molteni&C e firmata dalla giovane designer francese Constance Guisset, Salvatore Ferragamo ha lanciato Sofia Mini, una mini collezione di borse limited edition in pellami pregiati caratterizzate da toni di colore ed effetti molto particolari.
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