Galena di Hagit per Miniforms è un mobile contenitore con cassetti che creano linee irregolari giocando su piani sfalsati. Il disegno della struttura in legno massello prosegue su un lato segnando il fronte dei cassetti laccati in grigio chiaro.
Il mobile Commander di March Gut per Pühringer è costruito con un accostamento particolare di materiali: il tubolare metallico di colore arancio della base sostiene e accoglie un volume in legno di pino impiallacciato in gomma con ante scorrevoli e un cassetto.
Stair.case di Danny Kuo per Opinion Ciatti è un mobile totem alto 220 cm con 5 cassetti e 4 contenitori chiusi da ante push-pull legati da una struttura a montanti laterali. I contenitori più in alto sono raggiungibili utilizzando i tre contenitori in basso come gradini. La piccola anta in alto è un dettaglio particolare.
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Revolving Cabinet di Shiro Kuramata per Cappellini è una bellissima cassettiera in materiale plastico acrilico lucido rosso con 20 elementi che ruotano attorno a un supporto verticale in metallo. Una scultura in movimento leggera e molto innovativa come tutti i progetti di Kuramata.
360° Container di Konstantin Grcic per Magis è una cassettiera su ruote in ABS lucido con tubo in alluminio. Un arredo molto funzionale adatto a diversi tipi di ambienti, disponibile in due altezze e in tanti colori.
Stack di Shay Alkalay per Established & Sons è una torre di cassetti galleggianti con telaio in posizione centrale. Il sistema di apertura dei cassetti è molto funzionale e l’effetto creato dall’irregolarità degli elementi multicolore è spettacolare.
Di Tadao Hoshino per Ligne Roset, la cassettiera Aphrodite si chiama così per la possibilità di creare curve giocando con l’apertura dei cassetti. Il design essenziale si basa sulla ripetizione di volumi scanditi da colori differenti. La struttura è in faggio massello con una zavorra in acciaio nel volume più basso.
La collaborazione di Cappellini con il designer giapponese Shiro Kuramata, autore di molti pezzi di design ancora oggi molto attuali, iniziò nel 1987. Queste tre particolari cassettiere/scultura sono frutto di questa bellissima collaborazione.
La recente riedizione della cassettiera Dinah è fedele al disegno originale di Kuramata: un’esile colonna in metallo tagliato al laser accoglie 18 cassetti in legno laccato bianco apribili su due fronti.
Pyramid è una struttura a tronco di piramide in metacrilato trasparente montata su ruote con 17 cassetti in metacrilato nero di dimensione decrescente.
Side 1 Side 2 hanno invece una forma sinuosa: nella prima versione la facciata assume la forma di una esse, nella seconda l’onda crea un movimento concavo/convesso sulla facciata.
Sutoa tradotto in inglese è “to store”, verbo che significa immagazzinare ma anche memorizzare. I cassetti con l’interno impermeabilizzato di Sutoa di Keiji Ashizawa per Frama sono adatti a contenere qualsiasi tipo di oggetto quotidiano e la loro diversa grandezza aiuta a memorizzare la posizione degli oggetti. I cassetti in castagno sono inseriti in un esile telaio in acciaio che, grazie alle piccole ruote, è facile da spostare. Un oggetto-scultura bello e funzionale.
Oturakast della 24enne Rianne Koens appena diplomata in industrial design alla famosa Design Academy di Eindhoven è un’originale cassettiera fatta di elementi indipendenti di colori e dimensioni diversi che grazie alle gambe pieghevoli integrate nel fondo si trasformano all’occorrenza in sgabelli. Rianne dice di essersi ispirata alla calda ospitalità degli suoceri turchi… e infatti “Oturak” in turco significa “sgabello”.