Durante le giornate del Salone del Mobile di Milano (8/13 aprile), nello showroom De Padova sarà esposta la collezione di gioielli “Jewellery for the curious” dell’architetto greco Bela Louloudaki. Un po’ come nel gioco del Lego, tutti i pezzi della collezione hanno origine da un unico elemento che viene assemblato in diverse configurazioni geometriche e cromatiche: un tubettino di ceramica. Ognuno è rivestito da uno strato di colore oppure è immerso nell’oro, dopo un preventivo bagno di rame e argento. Tutti le fasi della lavorazione sono artigianali, quindi ogni pezzo risulta leggermente diverso dagli altri.
Il sistema Fortepiano di Rodolfo Dordoni per Molteni propone 3 moduli base, 2 tipi di contenitori, mensole componibili e piani di appoggio: con questi elementi si compone la soluzione più adatta alle proprie esigenze, il tutto con un buon rapporto qualità/prezzo. Molteni suggerisce alcune composizioni ma nel sito mette a disposizione anche un “compositore” con cui ognuno può progettare facilmente la sua.
Con i contenitori rettangolari in diverse dimensioni del sistema Alternata di Moritz Engelbrecht per De Padova si creano giochi di pieni e vuoti movimentati da fondali colorati. La particolarità: profilo degli spigoli a 45° e minimo spessore dei ripiani.
Il sistema Modern di Piero Lissoni per Porro si basa sulla moltiplicazione della forma geometrica del quadrato. Mettendo insieme contenitori, piani di appoggio e mensole e mixando i colori si disegna la combinazione che più si adatta al proprio ambiente.
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Twist di Burtscher & Bertolini per Horm è costruito con otto listelli di faggio che, piegati e ritorti, conferiscono all’appendiabiti forma e stabilità. I ganci infilati nei listelli fanno sì che anche con gli abiti appesi il disegno di Twist resti visibile.
Rokumaru di Nendo per De Padova è la stilizzazione di un albero con sei rami che disegnano una circonferenza immaginaria. Le estremità dei rami hanno un taglio per appendere gli abiti.
Sciangai di De Pas, D’urbino, Lomazzi per Zanotta fissa l’istante in cui i bastoncini dell’antico gioco cinese cadono sparpagliandosi sul tavolo. Nella sua estrema semplicità Sciangai è un bellissimo pezzo di design che vinse nel 1979 il prestigioso premio Compasso d’Oro. Grazie al particolare snodo Sciangai si richiude completamente diventando un mazzo di bastoncini allineati con ingombro minimo.
Il tavolo Campo d’oro di Paolo Pallucco e Mireille Rivier per De Padova è tanti tavoli in uno. Il piano a geometria variabile è costituito da tre elementi a trapezio che ruotano su due cerniere. Così quando il tavolo è chiuso è quadrato, quando è aperto assume diverse configurazioni.
Gigi di Enrico Tonucci per Estel è un tavolo raddoppiabile in legno di rovere naturale o tinto. Il disegno della struttura e il piano sdoppiabile permettono di allungare il tavolo con l’estrazione di una unità.
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