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SOFFIONI DOCCIA O LAMPADE?

LampShower - Axor

Da ambiente prettamente funzionale, il bagno si trasforma sempre più in un luogo progettato per essere uno spazio dedicato al benessere. Sulla scia di questo trend, anche i soffioni doccia si evolvono. Nel rendere il momento della doccia più rilassante e distensivo, la luce acquisisce un ruolo importante tanto quanto l’acqua. LampShower (foto sopra) progettato per Axor da Oki Sato dello studio di design giapponese Nendo ne è un esempio evidente. A prima vista infatti LampShower sembra una lampada a stelo del tutto simile a quelle che si possono trovare in altri ambienti della casa. Dalla corona del paralume però scende l’acqua che, illuminata dalla luce integrata, si trasforma in una pioggia rivitalizzante e distensiva. LampShower si può montare sia a parete che a soffitto.

dynamo shower - cristina rubinetterie

Dynamo Shower di Cristina Rubinetterie è un soffione che integra nel perimetro un’illuminazione a led. Anche in questo caso l’acqua e la luce si fondono rendendo la doccia un momento di piacere. Dynamo Shower ha però un’ulteriore particolarità: grazie ad una turbina posta dentro al soffione, è l’acqua stessa a produrre l’energia necessaria per il funzionamento dei led. Questo sistema facilita l’installazione del soffione perché non sono necessarie parti elettriche.

closer - zucchetti

Closer di Diego Grandi per Zucchetti non è dotato di luce ma dalle lampade prende a prestito la forma. Grazie al sistema basculante a parete con braccio snodato, il flusso dell’acqua può essere direzionato verticalmente e orizzontalmente per creare sul corpo un massaggio personalizzato che può essere delicato e rilassante oppure energico e rigenerante.

SEDIE TATUATE

evento gran prix - fritz hansen

Accanto alla sedia Gran Prix con base in acciaio, Fritz Hansen ora reintroduce la versione con gambe in legno così come venne in origine progettata da Arne Jacobsen nel 1957. Per accendere i riflettori su questo evento, l’art director Diego Grandi ha ideato una particolare istallazione che vede protagonisti 9 esemplari della sedia Gran Prix decorati per l’occasione dal tatuatore Pietro Sedda. Prendendo ispirazione dalle linee flessuose della seduta, Sedda ha decorato con i tatuaggi i 9 esemplari della Gran Prix come se si trattasse di corpi umani. Le sedie tatuate, 7 in legno e 2 in pelle, saranno in mostra fino al 13 novembre nelle vetrine dello store Fritz Hansen di Milano e potranno essere acquistate all’asta nel corso di tutta la durata dell’esposizione. Il 13 novembre verranno resi noti i nomi di chi è riuscito ad aggiudicarsi l’esemplare preferito. Il ricavato dell’asta sarà devoluto all’associazione Dynamo Camp che, nell’ambito delle attività ricreative organizzate per i bambini e i ragazzi affetti da gravi patologie, utilizza anche l’arte come strumento di coinvolgimento ed espressione.

evento gran prix - fritz hansen