Un’idea nuova interpretata in tre modi diversi: mettere la luce nell’angolo. La prima interpretazione è Corner Light di Peter Bristol per Established & Sons, una fonte luminosa che si integra nell’architettura della stanza e che crea l’illusione che il soffitto e le pareti si aprano per far entrare la luce. In due dimensioni, con diffusore in tessuto che si ancora magneticamente ad una cornice metallica.
Diversa l’interpretazione di YOY, lo studio di design di Tokyo di Naoki Ono e Yuki Yamamoto, due designer che amano stupire con oggetti che creano illusioni visive. Peel è una lampada che simula l’effetto che l’angolo della parete si stia sfogliando, un po’ come se fosse un foglio di carta. Un OLED fa sì che la sorgente luminosa sia molto sottile.
La terza interpretazione è Punctum di Nigel Coates per Slamp. In questo caso si tratta di una lastra specchiata triangolare di acciaio che scherma la luce di una illusoria apertura. In versione da parete e da terra.
Un modo di utilizzare i colori che dà risultati eleganti che non annoiano nel tempo è sceglierne uno e declinarlo nelle sue diverse tonalità. Lo si può fare in tante maniere, ad esempio scegliendo arredi che giocano con le sfumature come la poltroncina Nuance di Luca Nichetto per Casamania, realizzata con un fine lavoro di tappezzeria manuale che sfrutta anche gli scampoli di scarto dei tessuti.
Oppure con il tappeto Parquet di Ora-Ïto per Stepevi in tante gradazioni di colore componibili in formato a piacere.
O ancora con Endless di Ligne Roset, un paravento composto da 5 pannelli in tre alternative multicolori: nero/grigio, verde e ametista.
Ma a proposito di nuance non si può non citare la meravigliosa cassettiera Stack di Shay Alkalay per Established & Sons di cui ha già parlato il precedente post “Cassettiere multicolore“.
Un po’ torcia elettrica, un po’ fanale dell’auto Torch Light di Sylvain Willenz per Established & Sons è una lampada in varie forme e colori da utilizzare da sola appoggiata o a sospensione e in gruppo, in formazione lineare o a grappolo. E’ piacevole da toccare perché fatta con accoppiamento di polimero e PVC e fa una luce morbida grazie al diffusore in policarbonato diamantato.
E61 di Mario De Rosa per Vesoi è una sospensione a grappolo formata dalla moltiplicazione di elementi dal design essenziale: cavi elettrici colorati, portalampade in acciaio e un tubo in metacrilato trasparente che contiene l’assemblaggio dei cavi a soffitto.
Tam Tam di Fabien Dumas per Marset è un insieme di volumi luminosi disposti in apparente disordine: un grande paralume centrale in alluminio laccato è circondato da “satelliti” orientabili in varie direzioni. Da 3 o 5 elementi e in vari colori.
La panca Loop di Christophe Pillet per Serralunga realizzata in poliestere con stampaggio in rotazionale è un anello fluido dalle linee essenziali e modernissime. Molti i colori fra cui il laccato bicolore. Protezione UV, 100% riciclabile, alta resistenza meccanica e antiurto, adatta ad uso in esterno e in interno.
Il design scultoreo e sensuale della panca Drift di Amanda Levete per Established & Sons prende spunto dall’osservazione delle curve complesse di un semplice pezzo di legno. E’ realizzata in poliestere rinforzato con vetro, con verniciatura satinata opaca o lucida. Bellissima anche la versione in cemento.
Stack di Shay Alkalay per Established & Sons è una torre di cassetti galleggianti con telaio in posizione centrale. Il sistema di apertura dei cassetti è molto funzionale e l’effetto creato dall’irregolarità degli elementi multicolore è spettacolare.
Di Tadao Hoshino per Ligne Roset, la cassettiera Aphrodite si chiama così per la possibilità di creare curve giocando con l’apertura dei cassetti. Il design essenziale si basa sulla ripetizione di volumi scanditi da colori differenti. La struttura è in faggio massello con una zavorra in acciaio nel volume più basso.
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