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KARTELL GOES SOTTSASS

kartell goes sottsass capsule collection

Kartell goes Sottsass capsule collection

Kartell goes Sottsass: è questo il nome della capsule collection con cui Kartell ha rievocato il felice incontro con Ettore Sottsass avvenuto nel 2004. Accanto al vaso Calice e ai due sgabelli Pilastro e Colonna disegnati dal famoso designer espressamente per Kartell, la collezione include alcuni “pezzi forti” del brand che per l’occasione vengono vestiti con tessuti firmati Nathalie du Pasquier ed Ettore Sottsass. La serie Foliage di Patricia Urquiola, il sistema modulare di sedute Trix, i divani Pop Duo e Plastic Duo, la sedia Audrey di Piero Lissoni e le poltroncine Mademoiselle di Philippe Starck celebrano con un inedito look pop post-futurista lo stile artistico di Memphis, il collettivo italiano di design e architettura fondato da Ettore Sottsass negli anni ’80.

kartell goes sottsass capsule collection

collezione kartell goes sottsass

calice pilastro colonna by Ettore Sottsass

trix Kartell goes sottsass

sedie audrey e mademoiselle kartell

GLI SPECCHI DI DIONISO

gli specchi di dioniso by ettore sottsass - glas

L’insolita collezione di sei specchi dal titolo “Gli Specchi di Dioniso” fu creata per Glas da Ettore Sottsass, ispirato forse dalla lettura della tragedia greca di Euripide. Il gioco di tasselli colorati di varie forme geometriche racconta lo spirito libero e la personalità poliedrica di Sottsass, artista eclettico che in sessanta anni di carriera ha spaziato dall’architettura al design, dalla pittura alla scultura e alla fotografia, dalla creazione di gioielli alla progettazione di manufatti in ceramica e in vetro. Si appassionò al Razionalismo, allo Spazialismo, al Movimento Arte Concreta e alla cultura Pop e fu uno dei fondatori del gruppo Memphis. Il carattere ironico e fortemente creativo dei suoi arredi rivoluzionò la progettazione del mobile e le sue macchine da scrivere progettate per Olivetti vinsero il Compasso d’oro nel 1970.

IL DESIGN ITALIANO INCONTRA IL GIOIELLO

gioiello alessandro mendini

Questo è il titolo dell’esposizione che ha avuto luogo al Triennale Design Cafè di Milano l’estate scorsa curata da Alba Cappellieri, docente del design del gioiello al politecnico di Milano, con il designer Marco Romanelli. Interessante vedere come dagli anni ‘50 ad oggi 72 designer, fra cui grandi maestri come Bruno Munari e Ettore Sottsass e altri invece ancora meno noti, hanno applicato la loro creatività nella creazione di gioielli. Creazioni che pur riflettendo epoche e stili differenti hanno tutti in comune una grande eleganza e sobrietà senza eccessi e ostentazioni.

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