Sui percorsi dell’ultimo Fuorisalone di Milano, è stato interessante fermarsi in via Meravigli 9/b per visitare i magnifici spazi di Palazzo Turati. L’edificio, costruito nel 1880 dagli ingegneri Ponti e Bordoli su commissione dei conti Turati, è dal 1954 una delle due sedi storiche della Camera di Commercio di Milano. Nei giorni dell’ultima edizione del Salone del Mobile il cortile è stato animato con un bellissimo allestimento floreale mentre gli spazi interni hanno ospitato un’esposizione di oggetti e arredi firmati da più di 125 designer e artigiani olandesi.
Fra i pezzi esposti, l’armadio metallico versione oro del designer di Amsterdam Jesse Visser si ambientava particolarmente bene con i fregi dorati dell’architettura classica.
L’armadio si chiama Harold, è realizzato in metallo con verniciatura dorata o bianca e ha un design di ispirazione nordica.
La struttura dell’armadio con angoli arrotondati, gambe e grande maniglia in tubolare ha contenitore e anta internamente in rete metallica. La rete crea una leggera velatura che permette di intravvedere gli oggetti contenuti all’interno.
Semplice e visivamente molto leggero, Harold è un arredo dall’immagine molto scenografica e sofisticata.
Il brand tedesco di arredamento e15 ha collaborato con un gruppo di studenti del primo anno dell’università svizzera ECAL (École Cantonale d’Art de Lausanne) per creare una collezione di quattordici oggetti e complementi di arredo tutti ispirati a uno dei pezzi iconici di e15, lo sgabello Backenzahn. L’iniziativa celebra il 25mo compleanno dello sgabello in legno a forma di dente che fu disegnato nel 1996 da Philipp Mainzer, uno dei fondatori di e15.
Il brief assegnato agli studenti coordinati dalla designer Camille Blin ha richiesto di creare degli oggetti che, proprio come lo sgabello Backenzahn, avessero tutti origine dall’intaglio di un unico ceppo di legno.
E’ nata così una collezione sostenibile che mette in evidenza la bellezza naturale del legno grezzo e che include oggetti e complementi di arredo ognuno con una sua precisa funzionalità.
La collezione ECAL x e15 è stata presentata al Fuorisalone 2016.
Quest’anno una delle sorprese più piacevoli del Fuorisalone è stato senz’altro l’evento Casa Vitra. Infatti alla Design Week di Milano appena terminata, Vitra ha partecipato non solo con uno stand al Salone del Mobile ma anche con un bellissimo evento nei grandi ambienti di Spazio Edit vicino a corso Como. Grazie alle belle giornate, il bar di Casa Vitra allestito nel cortile ha avuto un grande successo. Lo spazio al piano terra è stato dedicato a “Colour Machine”, una installazione incentrata sui colori e sui materiali curata da Hella Jongerius e MüllerVanTol che ha presentato con tono playful la “Vitra Colour & Material Library”: a terra i tessuti nelle diverse sfumature cromatiche sono stati esposti su grandi trottole mentre alcuni dei prodotti iconici di Vitra sono stati scenograficamente sospesi nell’aria in grandi girandole.
Lo spazio al primo piano è stato trasformato in un grande salotto concepito da Katharina Hennen, Connie Hüsser e Till Weber in modo ben diverso dalla classica esposizione: qui i prodotti della Home Collection di Vitra hanno dato vita ad uno spazio aperto e accogliente fatto apposta per essere veramente vissuto dal pubblico.
In più una chicca: da Casa Vitra c’era anche un nail salon, un ingrediente originale e divertente per mettere ancora l’accento sulla passione per i colori insito nel DNA della marca.
E per concludere l’esperienza, sulla strada è stato aperto un pop-up store per acquistare immediatamente una selezione degli oggetti di design e alcuni accessori in limited-edition di Vitra.
“Smart, simple, full of character”: è una definizione davvero appropriata per la cucina Miniki slimline, un sistema componibile molto compatto e funzionale che risolve i problemi di spazio senza rinunciare ad un’estetica molto attraente.
Miniki è la soluzione perfetta e soprattutto non invasiva da adottare in un monolocale, in un open space, in un appartamento da dedicare all’affitto a breve, in una casa di vacanza, in un ufficio o in qualunque spazio dove può capitare di cucinare ma dove una cucina “normale” sarebbe troppo o poco appropriata.
Miniki può anche essere una valida alternativa per chi, pur avendo lo spazio necessario, non ama l’aspetto delle classiche cucine e vuole qualcosa di diverso. O anche per chi ha una vita nomade e si trasferisce spesso in una casa nuova.
Grazie al coperchio ribaltabile che nasconde il lavello e il piano cottura, la cucina quando non serve sparisce e assume le sembianze di una console sospesa dal design moderno e minimale che arreda con discrezione ed eleganza.
Il design contemporaneo molto pulito è caratterizzato da maniglie integrate nelle ante che spariscono alla vista e dagli spessori dei vari pannelli scanditi da colori a contrasto o dalla piacevole rigatura del multistrato in legno.
Miniki riserva anche un’altra piacevole sorpresa: con una bellissima palette di ben quindici colori coordinabili si possono creare come in un gioco accostamenti cromatici a contrasto molto particolari che si rivelano solo quando si alza il “coperchio della scatola”.
Il sistema è composto da tre moduli base che replicati possono dare luogo a composizioni adatte a qualsiasi spazio.
Miniki è prodotta a mano in Germania con materiali di qualità che durano nel tempo.
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