I vasi da fiori di Octaevo non sono fatti di ceramica o di vetro ma di carta… ovviamente resistente all’acqua. La forma, bombata al centro e svasata in alto, è quella tipica dei vasi e le grafiche riprendono i motivi a colori pieni dell’arte ceramica del Mediterraneo. Al di là dell’originalità e del costo contenuto, i vasi in carta di Octaevo hanno anche il vantaggio di occupare pochissimo spazio quando non li si utilizza: i vasi infatti vengono venduti stesi in una confezione piatta. Le due facce di carta waterproof ritagliata che compongono il vaso sono assemblate con una cucitura a vista.
Se volete fare un regalo originale, i vasi da fiori di Octaevo possono essere senz’altro un’idea interessante.
L’atelier Octaevo ha sede a Barcellona. Il suo direttore creativo, il graphic designer Marcel Baer, ha ereditato la passione per i viaggi e per il mare Mediterraneo dai suoi genitori. Accanto a questa passione Marcel Baer ha sempre avuto una vera e propria ossessione per gli articoli di cancelleria. Il brand Octaevo, oltre ai vasi di carta, produce infatti una vasta serie di taccuini, agende, quaderni e segnalibri, tutti decorati con grafiche a colori vivaci che evocano la solarità e la cultura dei Paesi Mediterranei.
Al di là del loro utilizzo tecnico nel campo della sartoria, i manichini sono oggetti di grande fascino. Forse perché rievocano il sapore retrò delle vecchie botteghe sartoriali e, avvicinandosi in qualche modo alla scultura, con le loro linee perfette sono la rappresentazione della bellezza delle forme umane. Per questo spesso escono dal loro contesto naturale per trasformarsi in sofisticati oggetti per decorare l’ambiente. I bellissimi manichini vestiti di grafiche optical che vedete in queste foto sono opera di Emmanuel Bossuet. I disegni geometrici enfatizzano la fluidità delle linee dei manichini facendoli diventare delle sculture contemporanee. Emmanuel Bossuet è un artista, art director, graphic designer che lavora nel campo della moda, della decorazione e dell’interior design. Nel corso della sua carriera ha collaborato con marchi prestigiosi della moda e del design come DeBeers, Cartier, Knoll e Lalique e ha firmato delle bellissime collezioni di tappeti, carte da parati, specchi e molto altro.
Sicuramente conoscete Pleats Please, la collezione di abiti del maestro giapponese Issey Miyake realizzati con tessuti in poliestere di altissima qualità caratterizzati dalla plissettatura verticale. Una collezione che da anni ormai ha grande successo, non solo per l’eleganza e la particolarità del tessuto, delle stampe e dei colori ma anche per la sua grande praticità. Gli abiti della collezione sono infatti leggeri e confortevoli, si lavano in lavatrice, non si stropicciano e non richiedono stiratura.
Lo scorso anno, in occasione del 20° anniversario del brand Pleats Please, era stata realizzata “Flowers”, una serie di immagini che evidenziavano il grandissimo potenziale del particolare tessuto plissettato insieme all’interesse della marca per l’ambiente. Questi visual avevano vinto il primo premio della categoria Design del 92′ New York Art Directors Club Award. Quest’anno la nuova serie di visual è intitolata “Animals” ed è creata con la direzione creativa del graphic designer Taku Satoh.
La mazzetta Pantone è un insostituibile strumento di lavoro per i grafici e gli interior designer. Ma al di là della sua utilità in ambito professionale, è un oggetto bello di per sè che sprigiona energia e che attrae chiunque abbia l’occasione di prenderlo in mano. Non potrebbe essere altrimenti visto che la mazzetta Pantone raccoglie nelle sue pagine a striscia praticamente tutti i colori mostrandoli in tutte le loro possibili gradazioni. Sarà per questo che il marchio Pantone è diventato famoso e che la sua mazzetta continua ad essere l’ispirazione di tanti prodotti e progetti. Ad esempio la designer Inka Mathew ha dedicato alla famosa mazzetta Tiny PMS Match, un blog poetico e delicato dove le fotografie delle tacche Pantone abbinate a piccoli oggetti dello stesso colore diventano l’occasione per raccontare delle storie di vita quotidiana.
Un’altra applicazione interessante è quella del designer Txaber di Bilbao che ha creato il packaging di una birra vestendo le lattine con i colori Pantone che corrispondono alla tonalità della birra in esse contenuta.
Txaber ha anche creato dei poster dove i pixel che compongono le immagini sono delle piccole tacche Pantone contrassegnate con il loro relativo codice. Fra questi c’è anche una rivisitazione della Marylin di Andy Warhol.
Fra l’altro… se visitate in questo periodo il sito Pantone troverete degli interessanti suggerimenti di regali natalizi “in stile Pantone”.
In via Savona, lungo i percorsi del Fuorisalone 2014, lo Studio Job ha presentato la nuova collezione di carte da parati Archives Wallpaper realizzata in collaborazione con l’azienda olandese NLXL. Per sviluppare i 7 soggetti che compongono la collezione Job Smeets e Nynke Tynagel, fondatori dello Studio Job, hanno rielaborato alcuni disegni recuperati nel loro archivio. Osservando attentamente le grafiche intricate che compongono i vari soggetti è interessante notare che gli elementi grafici non si ripetono mai ma variano costantemente lungo i nove metri di ogni rullo. I soggetti reinterpretano le iconografie classiche delle carte da parati con l’approccio della grafica contemporanea.
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