Con il progetto Dance Floor, Gufram ritorna alle origini.
Lo stile e la cultura pop anni ’70 che ha reso famoso il marchio nel mondo caratterizza tre ironiche collezioni di sofa, mobili e tappeti che nascono dalla collaborazione con alcune firme del design internazionale.
Il concetto creativo alla base del progetto è la “disco-nostalgia”.
In contrapposizione con l’abusata moda del vintage di oggi, con questo progetto Gufram sottolinea come i concetti di fashion e di glamour siano per loro natura fenomeni passeggeri.
In queste immagini mostriamo i tappeti Dance Floor declinati in tre varianti dall’energia prorompente e dal design optical tridimensionale.
Le forme inconsuete dei tappeti sono costruite da un segno continuo che ne muove la superficie reso più profondo dall’intensità psichedelica dei colori arancio, rosa, porpora e nero.
Per disegnare i tappeti Dance Floor, Gaëlle Gabillet & Stéphane Villard (GG&SV) si sono ispirati all’atmosfera delle discoteche anni ’70.
I tappeti trasformano il salotto in una chiassosa pista da ballo e le linee curve e concentriche che decorano i tappeti sembrano quasi ricreare il tracciato dinamico dei passi veloci dei ballerini.
Gufram Dance Floor : passione disco anni ’70
La forma spinosa del cactus ha qualcosa di espressivo che a quanto pare ispira i designer.
L’appendiabiti Fade Out Cactus di Frederik Kurzweg rivisita la forma della pianta con la lamiera forata.
Le sei lastre vengono assemblate per creare un volume tridimensionale semitrasparente che cambia aspetto a seconda del punto da cui lo si osserva.
Fade Out Cactus sembra essere una citazione di un altro appendiabiti ben più famoso:
il Cactus in poliuretano flessibile disegnato nel 1972 da Guido Drocco e Franco Mello e diventato uno dei pezzi iconici di Gufram.
Questo arredo/scultura, esposto nei più prestigiosi musei di design e gallerie d’arte, è un totem ironico che ben rappresenta lo humour del design anni ’70.
Negli anni Gufram ha riproposto il suo cactus in diversi colori e in tante edizioni speciali.
Il cactus spinoso rotondo su cui nessuno mai sognerebbe di sedersi ha ispirato il divano che Maurizio Galante e Tal Lancman hanno disegnato per Baleri Italia.
Visto che questo tipo di cactus viene anche chiamato in modo irriverente “il cuscino della suocera”, qui il gioco ironico è decisamente evidente.
Canapé Cactus è un divano con base in legno listellare e imbottitura in schiuma poliuretanica portante ad alta densità con strutture interne di sostegno in acciaio.
La stampa fotografica del rivestimento in tessuto tecnico bielastico rende il divano del tutto simile ad una colonia di cactus.
Certo ci vuole un certo coraggio a far accomodare i vostri amici su questo divano ma si sa, il design è anche gioco e ironia.
La pianta del cactus rivisitata dai designer
Ci sono oggetti semplici che hanno però un forte potere evocativo. Il classico materassino da spiaggia gonfiabile è sicuramente uno di questi. Entrato a far parte dell’iconografia degli anni ’70 grazie alla presenza nella pubblicità, nei film e sui manifesti di quell’epoca, ci riporta immediatamente nella tipica atmosfera spensierata ed estroversa che caratterizzava le spiagge italiane in quel periodo. Con una buona dose di ironia Gufram lo ripropone e lo valorizza facendolo diventare un vero e proprio arredo. Interpretato dal designer Emanuele Magini, il materassino anni ’70 si trasforma in un daybed che ha tutte le caratteristiche estetiche e funzionali per entrare all’interno della casa, portando quel tocco pop un po’ irriverente che contraddistingue da sempre la personalità del marchio Gufram.
Realizzato in poliuretano espanso e tessuto lavabile, Blow è sollevato da terra grazie ad una struttura a quattro gambe in acciaio inossidabile che, grazie alla sua semplicità, conserva intatta la riconoscibilità del materassino da spiaggia.
Gufram proporrà in anteprima in occasione del prossimo Salone del Mobile di Milano una nuova edizione limitata in 169 esemplari di uno dei suoi pezzi cult, l’appendiabiti Cactus. La reinterpretazione intitolata Psychedelic Cactus nasce dalla collaborazione con Paul Smith che trasforma con il suo stile inconfondibile l’icona Gufram in un totem psichedelico. Una trasformazione estrosa ed ironica che va al di là dell’aspetto estetico per richiamare la creatività e la spensieratezza talvolta estrema degli anni ’70 fatta anche di folli esperienze allucinogene. Un’epoca che ha significato molto sia per Paul Smith e per Gufram, due brand che hanno molto in comune e che finalmente hanno avuto l’occasione per creare qualcosa insieme.
La presentazione di Psychedelic Cactus che avrà luogo presso Paul Smith Milano in via Alessandro Manzoni 30 nei giorni del Salone, Gufram continua la serie di iniziative per festeggiare i suoi 50 anni di storia.
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