Nella lampada Meltdown dello studio di design svedese Studio Forma Lindstén la lampadina incandescente sembra deformare l’involucro di vetro che la contiene. L’ispirazione venne al progettista quando il suo viaggio in Giappone fu ritardato a causa dello tsunami di Fukushima che provocò la crisi della centrale nucleare.
La purezza della forma e il particolare design della serie di lampade Press Lamps di Nendo per Lasvit fa apparire il vetro come se fosse una materia morbida e organica. Una pinzatura deforma il tubo di vetro creando una fessura dove trova posto il supporto per la sorgente luminosa.
Il lampadario Vertigo di Constance Guisset per Petite Friture è stato definito “lampada-capanna” perché con il suo diametro molto grande di ben 2 mq circoscrive uno spazio di intimità. Grazie alla leggerezza delle sue componenti (metallo, fibra di vetro e poliuretano) fluttua dolcemente mosso dall’aria proiettando sui muri delle bellissime ombre.
Miss Shellby di .Radproduct è una sospensione la cui costruzione deriva da un modello matematico, una struttura circolare che si espande mettendo in mostra tante linee di 1 mm distanti fra loro 8 mm. Ha una forma molto sofisticata ed elegante che può ricordare la leggerezza di una nuvola ma anche l’aspetto tecnologico di un disco volante.
Lo stilista Issey Miyake applica all’illuminazione un concetto sviluppato per l’abbigliamento e crea, in collaborazione con il Reality Lab per Artemide, la collezione di lampade In-Ei. Sono luci “pieghevoli” fatte con un materiale derivato da bottiglie di plastica riciclate e realizzate coniugando la tecnica degli origami con la programmazione tridimensionale: le forme vengono disegnate al computer poi tagliate e compresse per ridurne l’ingombro. Estendendole le lampade assumono la loro forma.
Hella Hernberg costruisce le lampade Snowball e Raindrop della serie Bol riciclando vecchi tessuti. Quando sono accese, la sovrapposizione e le trame dei ritagli di stoffa creano giochi di luci e ombre. Random Light di Bertjan Pot per Moooi è realizzata con un procedimento molto particolare: un filo di fibra di vetro imbevuto di resina viene avvolto in modo casuale su un pallone gonfiabile che poi viene sgonfiato ed estratto da un’apertura nella lampada. Once di Piero Lissoni per Flos è una sospensione a luce diffusa di ispirazione orientale con struttura interna in filo di acciaio verniciato a polvere e diffusore in resina “cocoon”.
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