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COLORE DENTRO O COLORE INTORNO?

sideboard by Finn Juhl - one collection

Finn Juhl è stato uno dei protagonisti della storia del design danese. Appassionato di arte cubista e surrealista, è stato pioniere nell’introdurre il colore nell’arredamento e nel design del mobile. Questo elegante sideboard con gambe esili,  ante colorate e cassetti interni che riprendono in gradazione il colore dell’anta fu progettato nel 1955 ed è un esempio della grande capacità di Finn Juhl di giocare con i colori. Il FJ Sideboard e molti altri arredi di Finn Juhl sono stati rilanciati da OneCollection che da alcuni anni ne ha acquisito i diritti di produzione. OneCollection riproduce fedelmente i pezzi di questo grande progettista utilizzando sia le tecniche artigianali che le moderne tecnologie.

monks - valsecchi 1918

La serie di madie Monks disegnata da Paolo Cappello per Valsecchi 1918 è caratterizzata dal profilo colorato in rilievo che sottolinea ante e cassetti. Questo motivo si ispira alle partiture tipiche delle case tradizionali giapponesi. Il colore dei profili che segnano le facciate è ripreso nei piedini. Le madie Monks possono essere utilizzate come pezzo unico oppure in gruppo diventando l’elemento di composizioni ritmate da colori diversi.

COLORI IN GRADAZIONE

terrazza - Valsecchi 1918

La bellissima cassettiera Terrazza di Emiliana Design Studio per Valsecchi 1918 gioca con i toni del rosso. Lo sfasamento nella posizione dei volumi/cassetti impilati l’uno sull’altro crea dei piani di appoggio.

everyone - former

La madia Everyone di Lorenzo Lazzeroni per Former riprende il design nordico degli anni ’60. Il massello di noce dei piani della struttura è richiamato dai piedini conici.

doimo idea - one

La madia One di Doimo Idea con gli angoli stondati ha ante laccate opache nelle gradazioni del grigio e gambe in tinta.

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HASHTAG #design #arredamento #designblog #designlover

TEXTURE GRAFICHE SULLE ANTE

alba - pinch

Il motivo a rilievo che decora le ante della credenza Alba di Pinch si ispira alle tecniche scultoree in gesso della metà del secolo. Ha due cassetti nel vano centrale e ripiani nei due vani laterali.

kabino - normann copenhagen

Kabino disegnata da Simon Legald per Normann Copenhagen è una credenza dal disegno semplice e asimmetrico con ante bianche o grigie. Il motivo a forature che muove la superficie di una delle ante scorrevoli ha anche la funzione di permettere l’utilizzo del comando della TV anche ad ante chiuse.

code - miniforms

La madia Code di Zaven per Miniforms è caratterizzata da un motivo a rigature orizzontali e verticali che enfatizza la ripartizione delle ante e contrasta con la linea del basamento tagliato a 45°.  La struttura è di mdf colorato in pasta.

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HASHTAG

#design #mobili #arredamento #designlover #designblog

LA COLLEZIONE SURREALE DI RON GILAD PER ADELE-C

56 cabinet - adele-c

La collezione 56 creata da Ron Gilad per Adele-c è una serie limited edition di arredi surreali che gioca con ironia sul fuori scala senza dimenticare la funzionalità. Il file rouge che lega tutti i pezzi è la famosa sedia Thonet n.14 miniaturizzata e riprodotta in acciaio per far sì che possa diventare il sostegno per una seduta, un armadio e per i ripiani di una madia. Nata recentemente, Adele-c è l’azienda di Adele Cassina figlia di Cesare Cassina, uno dei più importanti imprenditori che, nel distretto produttivo della Brianza, diede vita nel secondo dopoguerra all’industria del mobile di design. Adele porta nella sua nuova azienda la passione e competenza ereditate in famiglia.

56 day bed - adele-C

14 28 cupboard - adele-c

 

 

 

MOBILI CON ANTE IN DIMENSIONE ISO 216

incunabular invisible city

incunabular invisible city

Avete presente l’ISO 216, lo standard internazionale che va dall’A0 all’A8 utilizzato in campo tipografico per individuare i formati della carta? Le misure delle ante colorate dei mobili di gusto nordico della collezione Incunabular di Simon Moorhouse per Invisible City sono basati proprio su questa serie numerica.

credenza No 216 Voice

Anche la credenza No 216 di Jasper Stahl per Voice  come dice il nome stesso è stata concepita partendo dallo standard internazionale ISO 216 e anche in questo caso la struttura del contenitore è sorretta da cavalletti. Il risultato? Mobili molto decorativi che assomigliano a quadri astratti su cavalletto.