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L’antica tecnica del vetro soffiato incontra il design contemporaneo

Tavolini Mastea Miniforms

L’antica tecnica del vetro soffiato incontra il design contemporaneo

Avete mai visto all’opera un maestro vetraio mentre realizza un oggetto in vetro soffiato?

Io ebbi questa fortuna da piccola quando i miei genitori in occasione di un viaggio a Venezia mi portarono a Murano.

Lo spettacolo mi colpì talmente tanto che ancora me lo ricordo:

vedere la massa incandescente del vetro fuso sulla sommità della “canna da soffio” diventare una bolla e poi prendere forma quando l’artigiano soffiò dall’altro lato della canna fu sorprendente.

L'antica tecnica del vetro soffiato

La tecnica del vetro soffiato

La tecnica del vetro soffiato non solo necessita di una notevole capacità polmonare, ma anche di una rara abilità nel modellare il materiale.

La diffusione di questo metodo di produzione antichissimo risalente addirittura al I° millennio a.C. ampliò enormemente il mercato perché abbatté i costi dei manufatti in vetro.

Nella civiltà Romana i vasi e le bottiglie in vetro divennero molto comuni e già allora le piccole isole vicine a Venezia erano un luogo di produzione importante.

Nel corso del XIII secolo i maestri artigiani veneziani si dedicarono sempre più alla produzione di oggetti di lusso come ad esempio stoviglie e specchi.

Nella lavorazione del vetro soffiato vengono utilizzate due tecniche: il soffio libero e il soffio in stampo.

Nel primo caso l’oggetto viene modellato manualmente utilizzando l’aria e pochi attrezzi.

Nella tecnica di soffio in stampo invece l’artigiano soffia con la canna all’interno di uno stampo per far aderire il vetro incandescente alle pareti dello stampo stesso.

Tutt’altra cosa è la produzione meccanizzata del vetro che può essere totalmente delegata alle macchine oppure più vicina al metodo artigianale nel caso in cui l’artigiano ancora debba controllare alcune fasi del processo.

Tavolino Mastea di Miniforms

Tavolini Mastea Miniforms

Il tavolino Mastea che vedete in queste immagini è stato disegnato da Matteo Zorzenoni per Miniforms ed è realizzato dai maestri vetrai di Murano.

Il design contemporaneo prende forma secondo la tecnica antica della lavorazione del vetro soffiato.

L’antica tecnica del vetro soffiato incontra il design contemporaneo

L’eleganza informale dei piccoli arredi Miniforms

appendiabiti Leaf Miniforms

L’eleganza informale dei piccoli arredi Miniforms

L’eleganza “secondo Miniforms” non deve essere necessariamente formale e seria ma può permettersi di essere creativa e colorata.

Lo stile spensierato e funzionale di questa azienda italiana porta nella casa l’attitudine descritta da Italo Calvino:

Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.

I piccoli oggetti che mostriamo in questo articolo descrivono bene questo modo di vivere la vita.

appendiabiti Leaf Miniforms

L’appendiabiti Leaf, disegnato da Giopato e Coombes e realizzato in lamiera di acciaio tagliata al laser, ricorda la forma geometrica delle cellette degli alveari delle api.

Affiancando più elementi si possono creare delle composizioni grafiche e colorate sulla parete.

La forma organica delle mensole in ceramica Pinna disegnate da Miniforms Lab ricorda i sassi arrotondati che i bambini lanciano in acqua per farli rimbalzare.

mensole Pinna Miniforms

mensole Pinna Miniforms

L’appendiabiti Chiodo disegnato da Zaven decora la parete con una sequenza di pois colorati.

appendiabiti Chiodo Miniforms

L'eleganza informale dei piccoli arredi Miniforms

L’eleganza informale dei piccoli arredi Miniforms

MADIA CHE SUONA

madia Caruso Miniforms

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La madia Caruso è un mobile decisamente fuori dagli schemi: da una delle ante fuoriesce la campana tonda e svasata di una tromba. La forma sinuosa circolare della tromba che decora in modo molto impattante e grafico la facciata suggerisce la presenza all’interno del mobile di un sofisticato impianto audio con connessione bluetooth 4.0. La tromba realizzata in ceramica in colori saturi o in finiture brillanti contrasta con la superficie laccata o in legno del contenitore che appoggia su quattro piedi torniti. Caruso è una soluzione che piacerà molto agli appassionati di musica che preferiscono mantenere pulito l’ambiente evitando impianti audio e cavi in vista.

La madia Caruso è stata disegnata da Paolo Cappello per Miniforms.

madia Caruso Miniforms

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mobile by Paolo Cappello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mobile Miniforms

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mobile con impianto audio Miniforms

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mobile con impianto audio Miniforms

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LAMPADE A SOSPENSIONE SLOPE E COCO

Lampada a sospensione Slope di Miniforms

Lampada a sospensione Slope di Miniforms

Le lampade a sospensione Slope e Coco, pur avendo forme molto diverse, hanno qualcosa che le accomuna nell’abbinamento dei materiali. Slope disegnata da Skrivo per Miniforms è formata da un paralume a cono in metallo giallo, bianco o grigio e da un corpo in massello di legno che, grazie alla particolare sagoma, rende la lampada più slanciata. Slope è declinata anche nelle versioni applique, da tavolo, piantana e piantana a braccio.
La sospensione Coco creata dalla designer australiana Kate Stokes di Studio Coco Flip abbina invece legno di frassino e alluminio tornito verniciato a polvere nei colori bianco o nero. In questo caso la forma della lampada è più morbida e fluida e le curve del corpo in legno proseguono nella bombatura del paralume. Questa sospensione è realizzata a mano a Melbourne.

Lampada a sospensione Coco di Kate Stokes

Lampada a sospensione Coco di Kate Stokes

MOBILI DIVERSI DAL SOLITO

galena - miniforms

Galena di Hagit per Miniforms è un mobile contenitore con cassetti che creano linee irregolari giocando su piani sfalsati. Il disegno della struttura in legno massello prosegue su un lato segnando il fronte dei cassetti laccati in grigio chiaro.

commander - puehringer

Il mobile Commander di March Gut per Pühringer è costruito con un accostamento particolare di materiali: il tubolare metallico di colore arancio della base sostiene e accoglie un volume in legno di pino impiallacciato in gomma con ante scorrevoli e un cassetto.

stair case - opinion ciatti

Stair.case di Danny Kuo per Opinion Ciatti è un mobile totem alto 220 cm con 5 cassetti e 4 contenitori chiusi da ante push-pull legati da una struttura a montanti laterali. I contenitori più in alto sono raggiungibili utilizzando i tre contenitori in basso come gradini. La piccola anta in alto è un dettaglio particolare.

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