Oggi abbiamo selezionato per voi una sfilata di tappeti rettangolari e rotondi che giocano sul contrasto del bianco e nero. Il primo della serie si chiama Barbed Wire ed è un tappeto in edizione limitata dello Studio Job per Nodus. L’originale grafica appuntita che riproduce il filo spinato si contrappone alla morbidezza del tappeto (foto sopra).
Il decoro geometrico del tappeto Aminima 09 di Galerie Diurne simula in modo stilizzato l’intreccio su una stuoia.
Il disegno sul tappeto Splash di Ferm Living crea l’effetto casuale degli schizzi di una secchiata di vernice nera.
Il tappeto Mino di Fabio Novembre per Cappellini è un infinito labirinto dall’effetto optical.
Equinoxe di Roche Bobois è un tappeto dal bordo zebrato.
Roots di Matali Crasset per Nodus è un tappeto in edizione limitata annodato a mano in Nepal. Le radici dell’albero si allungano sul pavimento.
Il tappeto in edizione limitata Color blind jungle di Didden & Co riprende la fitta vegetazione delle giungle.
Il tappeto Flowers di Piodao Group è un’esplosione di colore che si ispira ad un bouquet di fiori. 100% lana, è proposto in tre diverse misure.
Per presentare la sua collezione di tappeti al Fuorisalone di Milano Nodus ha scelto una location storica, l’antico Chiostro della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Fra i pezzi esposti: i soggetti grafici e colorati Spin di Constance Guisset, Hypno di Antonella Negri e Regata Storica di Luca Nichetto, i pezzi ispirati alla natura Tacua e Amaurodes di Lanzavecchia + Wai, le figure umane stilizzate della serie Human Circle di Gianni Veneziano + Luciana di Virgilio, i decori complessi di Studio Job e Sam Baron, il bouquet pittorico di Serena Confalonieri.
Circus disegnato da Estudio Campana e prodotto da Nodus in edizione limitata di 10 pezzi, è un tappeto in canapa annodato a mano. Nel pelo alto 3 cm sono praticati degli intagli che accolgono una moltitudine di bambole di pezza. Come molte realizzazioni dei fratelli Campana, anche questo tappeto è un oggetto artistico denso di messaggi simbolici che si presta a molte interpretazioni e fa riflettere su temi importanti.
Il tappeto Campana di A/R Studio riproduce l’asfalto su cui è disegnato a gessetto il gioco della campana (o della settimana). Un decoro semplice che riporta alla memoria i cortili dove una volta giocavano i bambini.
Flying Carpet di Nani Marquina è un tappeto che può essere “modellato” rialzando gli angoli su un supporto in feltro. Così si può creare a terra un’ondulata oasi informale dove sedersi o sdraiarsi.
Con il pouf i quadrati del tappeto emergono sulla terza dimensione. Si tratta di Do Lo Rez di Ron Arad, un inusuale progetto che prende spunto dai pixel delle immagini a bassa risoluzione. Il tappeto è di Nani Marquina e la seduta è fatta con i moduli del sistema di divani componibili di Moroso. Apparentemente molto semplice ma in realtà di grande complessità strutturale e produttiva, questo sistema permette di comporre divani di tante forme e dimensioni agganciando moduli diversi ad una pedana.
Sullo stesso tema del Flying Carpet, il tappeto Sail in edizione limitata di Luca Nichetto per Nodus è un prato di lana e seta intrecciato a mano in Nepal. La parte pieghevole può essere usata come schienale o appoggiata alla parete.
Sasan è un elemento multifunzionale del Design Bureau Alexander Munk che, grazie a delle apposite cinghie, da tappeto si trasforma in chaise longue o in una “cuccia” protettiva per isolarsi dal mondo.
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