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Sistemi modulari per uffici open space belli da vivere

Paravan Arper

Sistemi modulari per uffici open space

Nell’articolo di ieri abbiamo parlato di quali sono i vantaggi e gli svantaggi degli uffici open space rispetto a quelli organizzati in stanze separate.

Molti studi mettono in evidenza le molte criticità degli open space in termini di vivibilità dell’ambiente, di produttività e di soddisfazione di chi lavora.

Ma nonostante ciò sono sempre più numerose le aziende grandi e piccole che adottano questa soluzione per ridurre i costi degli spazi.

Insieme all’illuminazione e alle condizioni termiche non sempre ideali per tutti, la mancanza di privacy e la rumorosità dell’ambiente sono sicuramente i fattori più penalizzanti degli uffici condivisi.

Per risolvere queste problematiche, alcune aziende propongono delle soluzioni efficaci e belle da vedere per creare delle “stanze nella stanza”, cioè dei microambienti più vivibili nelle ampie aree di lavoro.

Sistema Paravan

Il brand Arper propone Paravan disegnato da Lievore Altherr, un sistema di pannelli fonoassorbenti modulari che creano zone più intime all’interno dello spazio condiviso.

Si tratta di un prodotto semplice e versatile per definire postazioni lavorative, zone di co-working, sale riunioni e aree di attesa e relax.

Paravan Arper

I colori, le geometrie semplici e le curve eleganti delle quinte architettoniche danno un’identità precisa allo spazio.

La gamma di finiture e accessori della collezione Paravan è molto vasta e gli spazi possono essere arredati con tanti prodotti del catalogo Arper.

Paravan Arper

Sistema Bracks

Buzzi Space ha invece recentemente presentato il sistema di unità modulari Bracks creato da Alain Gilles.

Sistema Bracks Buzzi Space

Le strutture autoportanti in metallo sono disponibili in varie altezze e possono essere completate con tende in tessuto di Kvadrat progettato per assorbire il suono.

Le tende in un’ampia gamma di colori aumentano il comfort acustico e la produttività di chi lavora dando allo stesso tempo un carattere forte allo spazio.

Sistema Bracks Buzzi Space

Sistemi modulari per uffici open space

Le unità modulari possono essere dotate di varie tipologie di accessori come ad esempio postazioni di lavoro e sistemi contenitori.

Sistemi modulari per uffici open space belli da vivere

Ufficio open space o ufficio suddiviso in stanze ?

Paul Crofts studio Fold7

Ufficio open space o ufficio suddiviso in stanze ?

In nome del lavoro di team e della condivisione, gli uffici suddivisi in stanze stanno diventando sempre più rari.

Il concetto di open space ebbe origine negli anni ’50.

Inizialmente adottato dalle grandi multinazionali, in seguito si è diffuso sempre di più anche nelle aziende medio-piccole.

Ufficio open space o ufficio suddiviso ? Plus e minus

E’ vero che entrambe le alternative hanno vantaggi e svantaggi, ma numerosi studi dimostrano che i grandi spazi di lavoro condivisi riducono la qualità del lavoro.

Il più grande plus dell’open space è senz’altro il contatto più vicino fra capo e dipendenti che, diminuendo la distanza psicologica, favorisce il lavoro di team, rafforza lo spirito di gruppo e stimola ognuno a svolgere al meglio la propria funzione.

Paul Crofts studio Fold7

Di contro nei grandi ambienti aperti la privacy è limitata e chi lavora è costretto ad una socializzazione forzata che è spesso difficile da gestire.

Il rumore continuo, le voci e le telefonate, il passaggio delle persone, le condizioni termiche e di illuminazione non sempre ideali per tutti non giovano certo al benessere e alla concentrazione.

Per quanto riguarda il rumore, alcuni studi provano che le conversazioni dei colleghi sono uno dei fattori principali di irritazione.

In particolare più che il volume delle voci, ciò che infastidisce è il contenuto semantico delle conversazioni che inevitabilmente distrae chi non è coinvolto nello scambio.

Paul Crofts studio Fold7

Ciò crea difficoltà di concentrazione, stanchezza precoce, irritabilità e scontentezza con un conseguente calo del rendimento e una diminuzione della qualità del lavoro.

Nonostante tutte queste considerazioni, per massimizzare l’utilizzo degli spazi e ridurre quindi i costi, le aziende adottano sempre più la soluzione open space anche quando il tipo di lavoro e la funzione svolta non richiederebbe necessariamente il lavoro in team.

Peccato che non venga considerato che il vantaggio economico viene compromesso da un calo di produttività dovuto proprio alle condizioni ambientali.

E non ultimo, che un ambiente di lavoro non ideale incide pesantemente sulla soddisfazione di chi lavora.

Paul Crofts studio Fold7

Se deve essere open space, allora almeno che sia fatto bene

Per limitare i problemi negli uffici condivisi, l’open space deve essere progettato tenendo conto di molti fattori che vanno ben al di là degli aspetti estetici.

Ad esempio, le singole postazioni devono avere determinate dimensioni e devono essere rese disponibili delle zone tranquille e silenziose separate dallo spazio condiviso in cui le persone possano ricaricarsi.

Ufficio open space o ufficio suddiviso

Paul Crofts studio Fold7

Per quanto riguarda il miglioramento del comfort acustico, un’ottima soluzione è posizionare dei pannelli fonoassorbenti nell’ambiente.

A seconda delle caratteristiche specifiche dello spazio, si potranno utilizzare pannelli fonoassorbenti a soffitto, a parete e come divisori fra le scrivanie.

Questi ultimi potranno anche avere la funzione di aumentare la privacy delle postazioni.

Le immagini mostrate in questo articolo si riferiscono al progetto realizzato da Paul Crofts Studio per la sede londinese dell’agenzia pubblicitaria Fold 7.

In questo progetto sono state adottate tutte le misure per migliorare le condizioni dell’ambiente lavorativo.

Ufficio open space o ufficio suddiviso in stanze ?

Abitazione nel sottotetto firmata Stefano Viganò

interno Stefano Viganò

Abitazione nel sottotetto firmata Stefano Viganò

La famiglia che abita questo ampio spazio nel sottotetto ha chiesto all’architetto Stefano Viganò di intervenire a lavori già iniziati.

Le divisioni degli spazi già ultimate dovevano essere conservate mentre la zona giorno open space a doppia altezza doveva essere riorganizzata.

Nella zona centrale del living ai lati del grande camino è stato allestito il salotto.

interno Stefano Viganò

Sui fronti opposti sono stati organizzati da un lato lo studio isolato con un grande serramento in ferro e vetro, dall’altro la zona pranzo con cucina a isola.

Lo studio è stato arredato con una grande libreria che percorre la muratura a doppia altezza.

interno Stefano Viganò

In cucina invece il bancone dotato di piano cottura e lavello è sormontato da una struttura in ferro a cui sono ancorate delle mensole pensili in vetro.

Gli elementi orizzontali della struttura in ferro creano un piacevole raccordo con la porzione dell’armadiatura caratterizzata da ante in abete di recupero.

interno Stefano Viganò

interno Stefano Viganò

Nel living, accanto alla scala in ferro e legno che conduce alla zona TV sul soppalco, è stata inserita a filo muro un’armadiatura con nicchie che riprende nelle ante il legno di recupero già utilizzato nella zona cucina.

La pavimentazione continua è in rovere mentre il parapetto della scala e del soppalco sono in vetro.

interno Stefano Viganò

interno Stefano Viganò

Abitazione nel sottotetto firmata Stefano Viganò

Foto Marcello Mariana

Abitazione nel sottotetto firmata Stefano Viganò

Paravan : architetture colorate per definire lo spazio

paravan arper

Paravan : architetture colorate per definire lo spazio

Alberto Lievore e Jeannette Altherr, che collaborano con Arper da molto tempo, anche quest’anno firmano per questo brand alcuni nuovi prodotti.

In questo articolo mostriamo Paravan, una collezione di divisori modulari fonoassorbenti pensati per delimitare aree funzionali negli open space.

Come spiegano i designer di Barcellona, Paravan è “un perimetro che definisce lo spazio”.

“Come una parentesi che racchiude una conversazione, Paravan crea intimità in aree aperte per favorire la concentrazione e la collaborazione.”

paravan arper

I pannelli Paravan sono “architetture” caratterizzate da forme asciutte e colori vivaci, due ingredienti che fanno parte del DNA di Arper.

Per creare la collezione, Lievore e Altherr si sono ispirati alle forme sinuose delle sculture di Richard Serra e alla forza espressiva dell’architettura “a colori” di Luis Barragán (foto sotto).

scultura Richard Serra

Scultura Richard Serra

 

architettura Luis Barragan

Architettura Luis Barragan

Le configurazioni di Paravan

I pannelli modulari possono essere assemblati per costruire tantissime composizioni.

Negli uffici open space si possono creare postazioni di lavoro, sale riunioni e zone di attesa, tutte con la giusta privacy.

paravan Arper

paravan Arperparavan Arper

paravan Arper

Il sistema Paravan può anche essere impiegato per organizzare gli spazi comuni negli hotel o zone più raccolte nei ristoranti.

Il design dei pannelli si sposa perfettamente con tutti gli arredi del catalogo Arper.

I pannelli possono anche essere completati con piccole scaffalature e appendiabiti.

paravan Arper

Il colore è al centro del progetto

Nell’architettura di interni, il colore è un elemento fondamentale per definire l’identità della marca e il mood dello spazio.

La collezione Paravan, che può essere rivestita con quasi tutti i tessuti del catalogo Arper, è disponibile in una gamma di colori molto vasta.

Le tonalità cromatiche possono essere utilizzate a blocchi per un risultato deciso e di forte impatto.

Oppure si possono combinare diverse sfumature della stessa tonalità per ottenere composizioni vivaci ma più controllate.

Paravan : architetture colorate per definire lo spazio

Paravan : architetture colorate per definire lo spazio

LETTO FRAME DI TWILS

letto Frame by Twils

Il sistema letto Frame di Monica Graffeo per Twils è concepito per adattarsi ad un concetto moderno di casa dove oggi più che mai, per limitazioni di spazio oppure perché si sceglie di vivere in ambienti open space, tutte le funzioni dell’abitare si trovano a convivere insieme. La testiera si alza per diventare divisore di spazi, schermo per proteggere la privacy ma anche agile struttura con bastone e mensola per riporre abiti, oggetti e libri. L’intelaiatura della struttura è realizzata in metallo verniciato ed è rivestita in tessuto sul lato letto per funzionare da poggia-schiena. Il sistema Frame può anche essere declinato in versione sofà che diventa letto alla sera.

letto Frame by Twils

letto Frame by Twils

letto Frame by Twils