Il divano Marenco di Mario Marenco per Arflex è un insieme molto invitante di cuscini panciuti. Ogni elemento, imbottito e rivestito singolarmente, è semplicemente infilato in un telaio in tubolare metallico che conferisce rigidità e resistenza al divano.
Anche Daytona di Giuseppe Bavuso per Alivar ha linee molto morbide ma leggermente più squadrate. La struttura è in legno con cuscini imbottiti in poliuretano e piuma d’oca
Elegante ma allo stesso tempo informale, Damasco di Paola Navone per Baxter è un insieme di sedute morbide semplicemente da avvicinare con rivestimento in pelle riciclata con bordi cuciti a vista e imbottitura in fibra sintetica riciclabile.
La designer Christien Meindertsma realizza manovrando ingombranti ferri oversize questi bellissimi pouf in lana merinos in tantissimi colori, dai toni più neutri ai colori più vivaci.
La textile designer irlandese Claire-Ann O’Brian specializzata in Knitting realizza questi bellissimi sgabelli riuscendo con i punti base del lavoro a maglia a creare effetti quasi scultorei.
I pouf Sweet 40 di Paola Navone per Gervasoni originali per la loro forma a sacco hanno rivestimento sfoderabile in maglia di cotone e imbottitura in polistirolo.
Divertente e colorata la lampada Matt di llot llov è un lungo tubolare di maglia. Facilissima da spostare e direzionare, può assumere tante forme decorative diverse.
Le due nuove collezioni di imbottiti di cui parliamo in questo post hanno entrambe forme arrotondate e volumi generosi, interpretati però in modo molto diverso.
La maxi poltrona e il divano Nuvola (foto sopra) di Paola Navone per Gervasoni sono vestiti da rivestimenti dal taglio molto semplice che si appoggiano sulla struttura come sostenuti dall’aria e cambiano completamente faccia a seconda del vestito che si sceglie. A noi piace particolarmente la versione con il rivestimento spesso e trapuntato che ne esalta la forma piena.
Gli imbottiti M.a.s.s.a.s di Patricia Urquiola per Moroso hanno invece una forma compatta e rigorosa fasciata dal tessuto, dove i tagli del rivestimento con cuciture in rilievo creano profili decisi e linee asimmetriche.
La collezione di piatti vi sembra roba da altri tempi da salotto buono della nonna? Ripensata con gusto contemporaneo può invece essere una bella idea decorativa. Ad esempio si può moltiplicarli all’infinito su tutta la parete, un po’ come nell’immensa installazione di Paola Navone per Richard Ginori vista nel 2009 negli spazi dell’ex Ansaldo di via Tortona a Milano. Si possono usare piatti colorati di forma semplice oppure i servizi che rivisitano in chiave moderna decori dal sapore antico come Fil Rouge (bianchi e neri con filo rosso) o Metroquadro (con decori colorati sul retro), di nuovo di Paola Navone per Richard Ginori. Segue nel post di domani…
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