Softwall e Softblock dell’azienda canadese Molo Design sono delle scenografiche strutture modulari di polietilene o cartone pressato riciclabile al 100% che si adattano a dividere qualsiasi spazio semplicemente curvando, sovrapponendo, restringendo o allargando gli elementi. Possono essere molto utili per ritagliare una temporanea camera degli ospiti oppure per allestire solo quando serve una sala riunioni in un ufficio open space. Richiuse dopo l’uso occupano poco spazio. Nella versione con illuminazione integrata a Led diventano magiche sorgenti luminose dalle forme fluide.
Semplici, colorati e resistenti gli arredi fatti con i fili di plastica sono perfetti sia all’esterno che all’interno.
R540 (foto sopra) di Fetiche dei designer brasiliani Carolina Armellini e Paulo Biacchi è uno sgabello che dondola dalla bellissima forma geometrica: i fili di colori tono su tono creano un piacevolissimo gioco sulla struttura.
Zig-Zag di Fernando e Humberto Campana per Edra è un paravento costruito con un intreccio di tubi cavi in materiale plastico annodati ad una cornice circolare in metallo verniciato.
Tropicalia di Patricia Urquiola per Moroso è una collezione che comprende molte tipologie di sedute dalle forme sfaccettate realizzate con fili in polimero termoplastico di vari colori tesati su tubolari di acciaio.
Nato a Tokio nel 1957, Shigeru Ban studia in California per poi rientrare in patria e diventare uno dei più grandi architetti eco del mondo. Costruisce audaci architetture avvolgendo strati di carta riciclata intorno a tubi di alluminio, poi la carta viene resa più resistente impregnandola con dei collanti naturali e, quando è asciutta, i tubi di alluminio vengono sfilati e rivestiti di cera per impermeabilizzare il tutto. Con questa tecnica ha realizzato case, edifici pubblici e ponti e, per quanto riguarda l’arredo di interni, sono suoi la panca e il paravento progettati per Cappellini, strutture in tubi di cartone riciclato di piccolo diametro normalmente utilizzati per l’imballaggio.
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