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Eco design e economia circolare : le marche che arrivano per prime

Componibili_Bio_Kartell

Eco design e economia circolare

Nel post del 4 giugno abbiamo trattato un tema molto attuale: l’eco design.

Oggi parliamo di alcune marche che stanno mettendo in pratica i principi di questo nuovo modo di fare design.

Il progetto Bio di Kartell

Kartell ha sempre avuto la capacità di innovare.

Dal 1949 l’azienda produce arredi in plastica ed è stata la prima ad utilizzare il policarbonato trasparente.

Ormai da anni la filosofia di Kartell è orientata alla sostenibilità, a partire dalla progettazione del prodotto fino al packaging per arrivare al riciclo totale.

All’edizione 2018 del Salone del Mobile di Milano Kartell aveva presentato un nuovo materiale ecofriendly frutto del sodalizio con Bio-on, società bolognese fra i protagonisti della nuova chimica ecosostenibile.

Si tratta della bioplastica BIODURA™, un polimero vegetale derivato da fonti di scarto della canna da zucchero.

Questo materiale è derivato da scarti della produzione agricola che non entrano in competizione con il cibo per uomini e animali.

Con un processo biologico i materiali di scarto una volta “aggrediti” da microrganismi danno origine a una biomassa che è simile alla plastica.

Dopo una serie di processi per affinarne la composizione, questa biomassa diventa un materiale di primissima qualità.

Kartell per prima lo ha sperimentato nell’arredamento realizzando prodotti con tecniche di iniezione e stampaggio già impiegati per le altre materie plastiche.

La sedia Bio Chair disegnata da Antonio Citterio presentata nel 2018 è realizzata con questo materiale innovativo.

Bio Chair è resistente e pratica e ha le stesse proprietà termo-meccaniche delle versioni in plastica tradizionale, ma è realizzata con un

materiale totalmente vegetale, sostenibile e biodegradabile.

Sempre utilizzando questo materiale Kartell ha recentemente presentato i Componibili Bio, una edizione eco sostenibile dei mobili contenitori disegnati nel 1967 da Anna Castelli Ferrieri che sono uno dei prodotti iconici del brand.

Eco design e economia circolare

Tacchini : arredamento a km zero

tavolini JOAQUIM Tacchini

L’azienda italiana Tacchini fondata nel 1967 è sempre stata sostenitrice dell’arredamento a km zero.

I prodotti sono fabbricati esclusivamente in Brianza, una delle aree italiane con la più marcata tradizione manifatturiera e artigianale.

Per ridurre l’inquinamento e il consumo di energia, i componenti utilizzati nella produzione non arrivano da aree più lontane di 50 km. dallo stabilimento.

Nella produzione Tacchini ha iniziato ad utilizzare anche materiali riutilizzabili e riciclabili:

il marmo riciclato impiegato nella collezione di tavoli Joaquim del designer Giorgio Bonaguro (foto sopra) ne è un esempio.

Emeco : prodotti riciclabili e duraturi

sedia On and On Emeco

Già dalla sua fondazione nel 1944, l’azienda americana Emeco produceva sedie impiegando almeno l’80% di alluminio riciclato.

Oggi le sedie in alluminio di Emeco sono riciclabili al 100% e hanno una durata che arriva ai 150 anni.

Oltre all’alluminio Emeco utilizza anche plastica riciclata rPET, cioè derivata dal recupero delle bottiglie di plastica.

Quest’anno il brand americano ha presentato la sedia On and On disegnata da Barber & Osgerby (foto sopra) che è realizzata con rPET miscelato con fibra di vetro.

Come suggerisce il nome, questa sedia può essere riciclata moltissime volte.

La nuova fabbrica di Emeco in California sarà a energia zero: l’energia solare alimenterà le linee di produzione e la climatizzazione.

L’impegno di Kvadrat

kvadrat

Dal 1968 Kvadrat produce materiali tessili di alta qualità.

La sede dell’azienda a Ebeltoft è alimentata al 100% energia rinnovabile.

Due anni fa Kvadrat ha aperto Really, una azienda di riciclaggio sostenibile che raccoglie scarti di lana e cotone da utilizzare per la fabbricazione di feltri acustici e pannelli impiagati per l’arredamento.

I tessuti che escono dal catalogo sono donati a enti caritatevoli o venduti online a basso costo.

Circa il 90% dei tessuti Kvadrat è certificato Greenguard e circa il 40% dei prodotti in lana di Kvadrat è certificato Ecolabel UE, un’etichetta attribuita a prodotti e servizi che soddisfano elevati standard ambientali.

La nuova linea di tessuti ecologici per l’outdoor è rivestita con una finitura che non contiene fluorocarburi, che non produce cioè sottoprodotti tossici.

La visione di Tarkett

pavimentazioni Tarkett

L’azienda svedese Tarkett fondata nel 1886 produce materiali per la pavimentazione come vinili, laminati, legno, moquette, linoleum ed erba artificiale.

Nella produzione Tarkett limita al massimo il consumo di acqua e impiega fonti di energia verde.

Secondo i principi dell’ Eco design e economia circolare, l’azienda ritira i ritagli e le vecchie pavimentazioni in vinile, linoleum e moquette per riciclarli.

Per pavimentazioni producono emissioni contenute di composti organici volatili per contribuire alla salute delle persone e dell’ambiente.

Eco design e economia circolare : le marche che arrivano per prime

BORSONE DA VIAGGIO ZIPPELIN DI FREITAG

trolley Zippelin Freitag

Borsone da viaggio Zippelin

Per chi viaggia, un trolley capiente con una struttura rigida resistente è ciò che ci vuole. Peccato che poi tornati a casa il borsone diventi un oggetto ingombrante che non si sa dove mettere.

Per superare questo limite Freitag ha inventato Zippelin, un trolley da viaggio che occupa spazio solo quando serve.

Durante il viaggio Zippelin offre una capienza di 85 litri.

Quando si arriva a casa il borsone si sgonfia e si arrotola diventando piccolo come una bottiglia d’acqua. In questo modo può essere riposto agevolmente in un piccolo spazio.

Invece della solita struttura rigida in plastica e metallo, Zippelin integra al suo interno una camera d’aria da bicicletta che si gonfia con qualsiasi pompa.

La camera d’aria è inserita in uno scomparto con chiusura a lampo e può quindi essere facilmente sostituita.

Per poter avviare la produzione del borsone Zippelin, Freitag ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding kickstarter.com.

La campagna ha avuto successo e ben 1071 sostenitori potranno scegliere, a seconda dell’offerta, uno dei primi esemplari del borsone.

In perfetto stile Freitag, anche i borsoni Zippelin sono realizzati con materiali riciclati come vecchi teloni di camion e cinture di sicurezza. Per questo sono sempre pezzi unici, uno diverso dall’altro.

trolley Zippelin Freitag

trolley Zippelin Freitag

trolley Zippelin Freitag

borsone da viaggio Zippelin

 

 

 

ABITARE I CONTAINER – 2

Shigeru Ban per Gregory Colber

…segue dal post di ieri.     Con i container Shigeru Ban aveva anche allestito il Nomadic Museum, un suggestivo grande spazio espositivo  per ospitare Ashes and Snow, la bellissima mostra itinerante del fotografo-artista Gregory Colber che ha girato un po’ per tutto il mondo. L’architetto francese Patrick Partouche ne ha utilizzati otto per realizzare la Maison Container, una casa contemporanea nella zona di Lille in Francia.

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ABITARE I CONTAINER – 1

Decameron

I container sono stati la soluzione per rendere subito disponibili dei moduli abitativi in caso di eventi catastrofici. Ma ora sono sempre più spesso utilizzati anche per allestire suggestivi spazi commerciali, stand fieristici o mostre d’arte itineranti. Ad esempio l’architetto brasiliano Marcio Kogan ne ha rimessi a nuovo sei per realizzare Decameron, un negozio di arredamento di design a San Paolo. Invece Shigeru Ban nel 2007 aveva realizzato un interessante spazio per Artek, la famosa azienda di mobili scandinava.     Continua nel post di domani…

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