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TAVOLINI BY SCULPTURES JEUX

tavolini by Sculptures Jeux

Tavolini by Sculptures-Jeux

All’ultima edizione del Salone Satellite, la sezione del Salone del Mobile di Milano dedicata ai designer emergenti, Sculptures-Jeux ha esposto i tavolini in legno Par3, Par4 e Hexa disegnati da Bernard Vuarnesson. Il gioco ad incastro dei piani scorrevoli ne permette l’estrazione dalla struttura: questa possibilità, oltre a cambiare l’estetica dei coffee table, permette all’occorrenza di estendere la superficie di appoggio. Inoltre i ripiani possono essere estratti completamente dalla struttura diventando, una volta capovolti, dei comodi vassoi. I tavolini possono essere utilizzati in salotto o come comodini in camera da letto e la loro capacità di estendersi li rende particolarmente adatti quando lo spazio è limitato. La serie comprende Par3 con tre ripiani, Par4 con quattro ripiani, la versione Mini Par4 e il tavolino più alto Par4 – H40, adatto anche ad un utilizzo in uno studio/ufficio. Le superfici dei piani possono essere di diversi colori, più tenui o più vivaci, con finiture laminate o naturali.
Con lo stesso design c’è anche Hexa, un tavolino di forma rettangolare dotato di sei piani estraibili.
Come dice il nome della marca, gli arredi di Sculptures-Jeux sono delle sculture-giocattolo dotate di una personalità semplice, creativa ed eclettica che gioca con i colori e la multifunzionalità. Nei progetti di Sculptures-Jeux, la forma e la funzione hanno sempre una stretta relazione. Il brand, creato dalla coppia francese Bernard e Ariane Vuarnesson nel 1973, produce gli arredi in collaborazione con il gruppo italiano Bragagnolo specializzato nella lavorazione del legno.

tavolino Hexa by Sculptures Jeux

tavolini by Sculptures Jeux - Mini Par4

Par 3 coffee table by Sculptures Jeux

Par 3 coffee tables by Sculptures Jeux

Mini Par 4 by Sculptures Jeux

SALONE SATELLITE 2016: PROOF OF GUILT

salone satellite 2016 - alteration by proof of guilt

Salone Satellite 2016 – Alteration di Proof of Guilt

Al Salone Satellite 2016, la sezione del Salone del Mobile dedicata ai designer emergenti, lo studio di design Proof of Guilt ha presentato Alteration, un sistema illuminante che, producendo colori diversi, muta l’atmosfera dello spazio. Si sa quanto il colore e la luce dell’ambiente in cui viviamo abbiano il potere di influenzare il nostro umore e l’idea alla base della lampada Alteration nasce proprio da questo fattore.
Alteration è un set di oggetti dal design minimalista: una lampada a sospensione (regolabile in altezza grazie a un meccanismo dotato di carrucola e contrappesi) e un piatto che riflette la luce. Appoggiando degli oggetti colorati sul piatto, la lampada opportunamente regolata ne riflette il colore che viene emanato nell’ambiente circostante.
Nella produzione di Proof of Guilt c’è anche Hang Out, una serie di appendiabiti realizzati con bastoni in legno e supporti in ferro. Il design geometrico molto semplice sembra prendere spunto dalle forme degli attrezzi che si trovano nelle palestre.
Lo studio Proof of Guilt è stato fondato a Berlino da Guillaume Neu-Rinaudo e Birgit Severin, due giovani designer che si sono formati alla Design Academy di Eindhoven.

Hang Out by proof of guilt

SALONE SATELLITE 2016: EDGE

installazione Edge di Gustavo Martini

Salone Satellite 2016: l’installazione di Gustavo Martini

Al Salone Satellite 2016, la sezione del Salone del Mobile dedicata ai giovani designer, Gustavo Martini ha presentato Edge, una installazione che descrive in modo concreto e tangibile il processo che dà origine ad un progetto. Tutto parte dall’atto del disegnare: il progettista inizia a creare tracciando una griglia di linee sul foglio di carta. Lo spazio viene sezionato da tratti che stabiliscono la dislocazione delle cose in esso contenute e dove le superfici e i volumi prendono forma a seconda delle diverse funzioni degli oggetti.
Nell’installazione di Gustavo Martini presentata al Salone Satellite i tratti del disegno si realizzano in una “scatola” fatta di profili metallici che, tracciando un confine fra il fuori e il dentro, circoscrive l’ossatura di una camera con le sue aperture di accesso e dove all’interno si rivelano volumi e superfici appena accennati che potranno diventare arredi, piani di appoggio, specchi e lampade.
Edge è una installazione molto interessante in bilico fra la realtà e l’immaginazione che stimola chi la osserva lasciando libertà di interpretazione. Ognuno osservandola immaginerà la funzione e il modo in cui lo spazio verrà abitato: nella scatola potrà esserci uno studio, una cabina armadio o una cucina.

Gustavo Martini è nato e ha studiato industrial design a Rio de Janeiro. Fin da piccolo la sua passione sono stati l’arte e il disegno, la sperimentazione e l’esplorazione dei concetti. Attualmente Gustavo vive a Milano dove, dopo essersi specializzato con un Master in product design all’Istituto Marangoni, ha iniziato a collaborare con aziende del settore del design.

salone satellite 2016 - gustavo martini

salone satellite 2016 - gustavo martini