Il tappeto Thanks a Bunch di Nodus Rug è stato disegnato dallo Studio Job. Il tono ironico e originale che caratterizza i progetti dello studio di design di Anversa guidato dal duo Job Smeets e Nynke Tynagel appare chiaro già dal nome dato al tappeto, un gioco di parole che significa “grazie mille” ma che evoca con la parola “bunch” anche un casco di banane.
E infatti i motivi decorativi sono proprio delle banane stilizzate, un soggetto decisamente inconsueto per decorare un tappeto. Nonostante l’originalità del soggetto che ritrae i frutti in un modo allegro e ironico che ricorda quello dei cartoni animati e dei fumetti, il tappeto risulta elegante e sofisticato grazie anche al bordo completato con le frange nere.
Il tappeto Thanks a Bunch in lana a pelo alto è annodato a mano in Nepal. Il diametro è 220 cm ma è possibile averlo anche in altre misure.
Durante l’ultima Milan Design Week Moooi ha lanciato Moooi Carpets, il nuovo brand dedicato ai tappeti. Nello spettacolare spazio ex industriale di 1.700 mq in via Savona già abitato da Moooi nelle due precedenti edizioni del Fuorisalone, la nuova collezione di tappeti è stata presentata insieme agli arredi e alle lampade Moooi in sofisticate ambientazioni valorizzate da 39 suggestive immagini in mega formato del fotografo Rahi Rezvani. Moooi Carpets è una collezione molto ampia di tappeti di alta qualità caratterizzata da particolari accostamenti cromatici e bellissimi decori creati grazie all’utilizzodi nuove tecnologie che garantiscono una definizione delle stampe molto elevata. I disegni dei tappeti portano la firma di noti nomi del mondo della moda, dell’arte visiva e del design fra i quali Bertjan Pot, Maison Christian Lacroix, Front, Ross Lovegrove e Studio Job. Accanto ai tappeti stampati la collezione comprende anche cinque tappeti jacquard creati da Marcel Wanders con immagini tridimensionali che appaiono come “scolpite” sulla superficie. Per venire incontro ai gusti e alle esigenze specifiche dei clienti, i tappeti della collezione possono essere riprodotti in altri colori e dimensioni. Ma non solo… Moooi mette a disposizione il suo team e la sua tecnologia per realizzare pezzi unici con decori proposti direttamente dal cliente.
Il progetto di conversione di una ex cappella dell’ospedale militare di Anversa nell’elegante ristorante The Jane nasce dalla collaborazione dell’olandese Piet Boon che ha curato il design degli interni con Studio Job e .PSLAB. La parte centrale della grande navata è arredata con tavoli rotondi neri mentre lungo il perimetro sono state posizionate delle ampie sedute. Nella zona in cui c’era originariamente l’altare c’è ora un volume in vetro e ferro che contiene la cucina. Il soffitto affrescato e il pavimento di piastrelle bianche e nere sono stati conservati mentre le grandi vetrate della chiesa sono state sostituite con cinquecento pannelli di vetro colorato creati dallo Studio Job. Le immagini raffigurate nei pannelli sono un originale mix di soggetti a tema religioso e di elementi che hanno a che fare con il cibo e la cucina. Il bellissimo grande lampadario con bacchette in ferro e sfere di vetro soffiato che caratterizza ulteriormente l’ambiente è opera dei lighting designer di .PSLAB. Sulla balconata della cappella si snoda un grande bancone bar con piano in legno di ulivo e sgabelli neri. La suggestione della location e la particolarità dell’intervento di architettura di interni rendono The Jane sono un eccezionale teatro dove sperimentare la raffinata cucina dello chef stellato Sergio Herman e dello chef Nick Bril.
In via Savona, lungo i percorsi del Fuorisalone 2014, lo Studio Job ha presentato la nuova collezione di carte da parati Archives Wallpaper realizzata in collaborazione con l’azienda olandese NLXL. Per sviluppare i 7 soggetti che compongono la collezione Job Smeets e Nynke Tynagel, fondatori dello Studio Job, hanno rielaborato alcuni disegni recuperati nel loro archivio. Osservando attentamente le grafiche intricate che compongono i vari soggetti è interessante notare che gli elementi grafici non si ripetono mai ma variano costantemente lungo i nove metri di ogni rullo. I soggetti reinterpretano le iconografie classiche delle carte da parati con l’approccio della grafica contemporanea.
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