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Lampade Pop-Up by Magic Circus Éditions : vintage del 21° secolo

lampada Pop-Up Magic Circus Editions

Lampade Pop-Up by Magic Circus Éditions

Prima di fondare nel 2015 Magic Circus Éditions, Marie-Lise Féry si occupava di antiquariato.

Questa provenienza si intuisce osservando le lampade delle sue collezioni che hanno un sapore retrò rivisitato in chiave contemporanea.

L’ispirazione viene dal mondo del cabaret, del teatro, del cinema e del circo e i materiali sono quelli sofisticati tipici del vintage: l’ottone, il vetro soffiato a bocca, le finiture nere.

lampada Pop-Up Magic Circus Editions

I dettagli sorprendenti e un pizzico di humour non mancano mai, in uno stile che potrebbe ricordare le scenografie surreali del film Grand Budapest Hotel del regista Wes Anderson di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.

Con la nuova collezione Pop-Up Marie-Lise Féry rievoca con ironia e vivacità gli anni ’70.

lampada Pop-Up Magic Circus Editions

lampada Pop-Up Magic Circus Editions

Le lampade a sospensione, da terra e da tavolo montano su strutture lineari delle sfere in vetro opalino decorate con una figura geometrica colorata.

Le sfere caratterizzate da questo motivo acquistano l’espressività di un occhio che osserva l’ambiente.

Lampade Pop-Up by Magic Circus Éditions

Nell’articolo di domani presenteremo un’altra collezione di lampade che gioca sulle sfere di vetro opalino decorate con il colore. Tornate a leggerci !

Lampade Pop-Up by Magic Circus Éditions : vintage del 21° secolo

The Budapest Café di Biasol cita i film di Wes Anderson

the Budapest Café by Biasol

The Budapest Café di Biasol cita i film di Wes Anderson

Come anticipato nell’articolo di ieri dedicato allo stile di Wes Anderson, oggi mostriamo le foto di un progetto di interior design che si ispira proprio ad uno dei film del regista texano.

Si tratta di “The Budapest Café”, un caffé nella città di Chengdu in Cina.

Battezzando il locale con questo nome, lo studio di design australiano Biasol che ha firmato il progetto evoca il film “The Grand Budapest Hotel” da cui ha preso spunto.

the Budapest Café by Biasol

Il cliente aveva specificatamente richiesto allo studio Biasol di disegnare uno spazio che si rivolgesse ad un target molto preciso:

le donne utilizzatrici di social media che amano la cultura del caffé.

Inoltre il locale doveva offrire un’esperienza che permettesse ai clienti di evadere dalla confusione della vita quotidiana.

Lo studio Biasol ha quindi pensato di progettare uno spazio che mettesse insieme l’atmosfera surreale e sorprendente dei film di Anderson con quella tipica dei caffé di Melbourne.

Come i personaggi nei set dei film del regista texano, gli ospiti del locale vengono coinvolti anche fisicamente dal design degli interni che li invita a interagire e a esplorare lo spazio.

the Budapest Café by Biasol

Geometria e simmetria

Questi due aspetti molto caratterizzanti dei film di Anderson sono protagonisti anche nel Budapest Café.

La linea spezzata degli scalini ricorre ovviamente nella rampa che porta sul soppalco ma anche su un lato del bancone e in scale interrotte che conducono in luoghi immaginari.

the Budapest Café by Biasol

Il tono giocoso e ironico di Anderson si avverte un po’ ovunque ma specialmente nella gradinata rivestita in graniglia che accoglie i tappeti/seduta rosa.

In cima alla gradinata rivestita in lastre di graniglia la poltrona sospesa Bubble Chair disegnata nel 1968 da Eero Aarnio domina il locale come se fosse un trono appeso sopra un palco.

the Budapest Café by Biasol

Le linee a zig zag delle scale contrastano con la rotondità degli archi che sormontano nicchie e porte.

I toni tenui del grigio che enfatizzano le forme geometriche degli elementi architettonici contrasta con i colori più accesi degli arredi.

Questa palette dal sapore vintage nostalgico sono un’altra evidente citazione dello stile del regista Wes Anderson.

Il carattere moderno e minimalista dell’ambiente viene ripreso anche nella grafica dell’insegna, del menu e dei materiali studiata ad hoc per il locale.

the Budapest Café by Biasol

Biasol

Lo studio Biasol ha sede a Melbourne e si occupa di design a 360° sviluppando progetti nel campo dell’architettura, dell’interior, del product e del branding design.

The Budapest Café di Biasol

The Budapest Café di Biasol cita i film di Wes Anderson

Film di Wes Anderson : perfezione geometrica e colori vintage

wes anderson colors

Film di Wes Anderson : perfezione geometrica e colori vintage

Il confine fra l’arte e il design è molto sfumato e fra questi mondi le contaminazioni sono infinite.

Nell’articolo di ieri, parlando di creatività, dicevamo che il cinema è una delle fonti di ispirazione più ricche per chi svolge una professione creativa.

Conoscete il regista americano Wes Anderson?

Fra i suoi film, che sono delle vere e proprie opere d’arte, ci sono ad esempio I Tenenbaum, Il treno per il Darjeeling, Fantastic Mr. Fox, The Gran Budapest Hotel e L’isola dei cani.

Film di Wes Anderson

Wes Anderson è un regista visionario che riesce a rendere cool anche ciò è passato di moda imprimendo a tutti i suoi film il suo “marchio di fabbrica”.

I film di Anderson hanno ispirato molti stilisti, scrittori, illustratori e designer.

Con la moda il regista ha un legame particolarmente stretto: alcune collezioni delle grandi firme sono chiaramente ispirate ai suoi film.

A sua volta Anderson si è avvalso della collaborazione di alcune Maison di moda per creare gli accessori e gli outfit utilizzati nei suoi film.

Per marchi come Prada e H&M il regista texano ha anche diretto diversi spot pubblicitari.

Anderson ha anche una grande passione per l’architettura e il design di interni, tanto è vero che il progetto del Bar della Luce ospitato negli spazi della Fondazione Prada a Milano porta la sua firma (foto sotto).

Bar della Luce fondazione prada

Bar della Luce fondazione prada

Perché lo stile di Wes Anderson è così “contagioso”?

Wes Anderson ha uno stile inconfondibile difficile da descrivere: i suoi film raffinati ed eleganti hanno un tono surreale, poetico e ironico.

Pur essendo eccentriche, le storie sono credibili e i personaggi, sempre molto originali, sono costruiti con una grande cura nell’aspetto psicologico, nella fisionomia e nei costumi che Anderson studia personalmente.

Wes Anderson è un creatore di luoghi e “non-luoghi” fantastici.

Le scenografie originali e vistose descrivono un mondo glamour vintage affascinante che evoca gli anni Sessanta e Settanta con una vena di malinconica nostalgia.

Gli edifici, gli interni, gli oggetti e anche i mezzi di trasporto hanno un ruolo molto rilevante nelle storie di Anderson perché contribuiscono a tratteggiare la personalità dei personaggi e il mondo in cui si muovono.

Wes Anderson colors

Al sapore vintage dei film contribuiscono notevolmente i colori molto intensi o polverosi che rendono preziosa ogni scena come un dipinto.

Nel video “Wes Anderson’s Color” che vedete qui sotto, Andrés Peña mette in sequenza le scene dei film di Wes Anderson inserendo al piede di ognuna la palette cromatica corrispondente.

Wes Anderson / Color from Andrés Peña on Vimeo.

La geometria delle inquadrature

Un’altra caratteristica dello stile di Anderson è lo studio maniacale di ogni inquadratura dal punto di vista geometrico: la precisione delle simmetrie e delle centrature è impressionante.

Le location esterne e gli interni dove sono girate le scene dei film di Wes Anderson sono studiate per permettere di creare queste simmetrie.

Questa particolarità estetica è stata messa in evidenza dai video realizzati da Kogonada, un filmmaker di origine Sud Koreana che ha anche analizzato lo stile di altri registi.

Nel video di Kogonaga “Wes Anderson / Centered” che vedete qui sotto, la simmetria delle scene viene evidenziata con una linea tratteggiata bianca.

Wes Anderson // Centered from kogonada on Vimeo.

Se vi interessa vedere un progetto di interni che si ispira proprio allo stile di Wes Anderson, ne parleremo nell’articolo di domani.

The Grand Budapest Hotel

Film di Wes Anderson : perfezione geometrica e colori vintage