Al Salone del Mobile di Milano che apre oggi i battenti, Zanotta presenta molte novità. Qui ne riportiamo solo alcune. Strips di Salvatore Indriolo, un tavolino con sottilissimo piano in multistrato rinforzato con lastre di alluminio è proposto in diverse finiture, colorazioni ed essenze.
Il tavolino Ink di Emilio Nanni con innovativa finitura del piano realizzata con tessuto decorato, stampato con tecnica digitale e ricoperto di resina (Rezina tessile®) verrà proposto in due alternative di decoro con gambe in acciaio nere e in versione con piano in MDF verniciato in bianco, rosso o nero come le gambe.
Design essenziale per lo scrittoio/consolle Calamo di Gabriele Rosa con piano e vano portaoggetti apribile a ribalta rivestiti in cuoio pigmentato e struttura in acciaio verniciato in tre diversi colori.
E ancora i divani componibili Bruce disegnati da Ludovica+Roberto Palomba con doppia cuscineria, rivestimento in tessuto o pelle e piedini in lega d’alluminio.
La poltrona Sacco di Zanotta, inventata nel 1968 da Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro, fu un arredo rivoluzionario e oggi è un simbolo del design pop-art italiano presente nelle collezioni di arte contemporanea di ben 26 musei internazionali. La poltrona anatomica con involucro contenente palline di polistirolo espanso ad alta resistenza è stata vestita nel tempo in mille modi diversi. Inizialmente prodotta senza struttura interna di sostegno, è una seduta che non si impone ma assume qualsiasi forma a seconda della postura e dell’umore di chi la usa (chi non si ricorda gli “affondamenti” di Fracchia?). Comoda, informale, facilissima da spostare è la capostipite di una miriade di elaborazioni successive.
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