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FUORISALONE 2016: “50 MANGA CHAIRS”

fuorisalone 2016 - 50 manga chairs by Nendo

50 Manga Chairs

Al Fuorisalone 2016, la kermesse di eventi che animerà tutta Milano nei giorni del prossimo Salone del Mobile che si terrà dal 12 al 17 aprile, lo studio Nendo di Oki Sato presenterà “50 Manga Chairs”. Nel Chiostro Minore di San Simpliciano, l’installazione metterà in scena 50 sedie ispirate ai manga, i famosi fumetti giapponesi caratterizzati da tratti bidimensionali per lo più realizzati in bianco e nero. Le sedie saranno disposte a griglia per evocare lo sviluppo di una storia proprio come succede nei manga dove le vignette sono allineate in sequenza sulla pagina. Come nei fumetti giapponesi, ogni sedia esposta sarà portatrice di un segno che simboleggia una emozione, un suono, un’azione oppure il carattere di un personaggio. L’installazione vuole essere una trasposizione nell’arredo della forte astrazione dei manga, quindi il design delle sedute sarà “ridotto ai minimi termini”, con un effetto evanescente di minimalismo estremo. In più per enfatizzare ulteriormente questo effetto, la finitura delle sedie sarà specchiata per riflettere l’ambiente circostante e per rendere il tutto ancora più inconsistente.
Nendo ha creato questo progetto per la Friedman Benda Gallery di New York.

fuorisalone 2016 - 50 manga chairs by Nendo

LA PAPER ART DI ASYA KOZINA

paper art by Asya Kozina

Paper art di Asya Kozina

La paper art di Asya Kozina rende omaggio alla bellezza estetica dirompente dell’epoca barocca. L’artista russa ricrea con la carta le acconciature delle parrucche delle nobildonne che popolavano le corti reali nel 17° secolo. Il lusso sfrenato della moda di quel periodo storico viene ricreato con un materiale “povero” come la carta mettendone in luce tutta la sua nobiltà.
Guardando questi bellissimi ritratti fotografici scattati dalla fotografa Anastasia Andreeva è difficile non rimanere a bocca aperta: con una eccezionale abilità manuale e con una pazienza certosina, Asya Kozina riproduce nei minimi dettagli le parrucche monumentali e le magnifiche gorgiere utilizzando semplici fogli bianchi tagliati e piegati. La cura dei dettagli è impressionante e il risultato sono delle vere e proprie sculture fatte di riccioli, pizzi, foglie, fiori e oggetti dal sapore onirico come gli antichi velieri. In un’epoca come quella attuale dominata dalla tecnologia dei computer e delle stampanti 3D, l’arte di carta di Asya Kozina mette invece in primo piano la decorazione fine a se stessa e la passione per il fatto a mano.

paper art by Asya Kozina

la paper art di Asya Kozina

scultura di carta di Asya Kozina

scultura di carta di Asya Kozina

scultura di carta di Asya Kozina

CRACKING ART INVADE PALAZZO NIEMEYER

cracking art mondadori

L’installazione artistica di Cracking Art dal 21 settembre anima Palazzo Niemeyer, la sede di Segrate del Gruppo Mondadori. Prima di arrivare in questa location appena fuori dalle porte di Milano, gli animali giganti creati dal gruppo di artisti Cracking Art ha già girato tutto il mondo per vent’anni con 375 eventi che hanno toccato città come New York, Mosca, Bangkok ma anche Roma, Trieste e Firenze. A Segrate gli animali si sono insediati non solo fra i pilastri del bellissimo edificio di Oscar Niemeyer ma anche nel parco del paesaggista Pietro Porcinai e nello specchio d’acqua. Le oltre 280 opere d’arte riproducono in dimensioni maxi chiocciole, lupi, rane, suricati e rondini, cinque specie di animali di cui ognuna rappresenta simbolicamente un valore importante per il vivere comune. Inoltre gli animali colorati, essendo fatti di plastica riciclata, sensibilizzano il pubblico in modo originale e spettacolare sui temi ecologici e ambientali e sulla valorizzazione di aree e monumenti di particolare interesse storico e architettonico. Un messaggio sintetizzato nel nome dell’installazione “Rigeneramento”, accompagnato dallo slogan “L’arte che rigenera l’arte”. Con l’invasione allegra e pacifica di Cracking Art, gli animali si riappropriano in modo singolare di territori che gli umani hanno occupato ma che, vale la pena di ricordarsi, continuano ad essere anche i loro.

cracking art mondadori

l'arte rigenera l'arte

l'arte rigenera l'arte mondadori

SCULPTURE IN MOTION 2.0: HELIO CURVE

Sculpture in Motion 2.0 - HELIO CURVE

“Sculpture in Motion 2.0: Helio Curve” è senz’altro una delle più belle installazioni esposte quest’anno al Fuorisalone di Milano. Realizzata dall’artista statunitense Reuben Margolin in collaborazione con lo Hyundai Design Center, Helio Curve è una grande installazione (23 X 8 metri) che esprime la filosofia Hyundai nel design attraverso una scultura cinetica che si ispira ai movimenti della natura. 400 blocchi di legno sono collegati con un sistema di cavi a due grandi dischi di metallo che, ruotando, modificano costantemente la configurazione della scultura creando un’onda fluttuante alta oltre 3 metri. Una “macchina” artistica che con il suo moto perpetuo trasmette bellezza, armonia, sensualità, precisione e intelligenza. I movimenti coreografici della scultura Helio Curve sono accompagnati da una colonna sonora creata ad hoc dal sound designer Do-Young Park, 14 tracce che contribuiscono ulteriormente a rendere magica l’atmosfera.

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Sculpture in Motion 2.0 - HELIO CURVE

Sculpture in Motion 2.0 - HELIO CURVE

PRECIOUS – DA PICASSO A JEFF KOONS

Precious - da Picasso a Jeff Koons

Dopo essere stata a Roubaix, New York, Atene, Valencia, Miami e Seoul l’eccezionale collezione di gioielli della collezionista parigina Diane Venet arriva l’8 febbraio al nuovo museo Vitraria Glass +A Museum di Venezia in una mostra intitolata “Precious – da Picasso a Jeff Koons”. Un’occasione unica per gli appassionati di gioielli di vedere come i protagonisti dell’arte moderna e contemporanea dalla seconda metà del XX secolo a oggi hanno interpretato l’arte orafa. I pezzi esposti sono ben 158 e sono firmati da oltre 100 artisti fra cui Salvador Dalí, Alexander Calder, Damien Hirst, Tapio Wirkkala, Lucio Fontana, Ron Arad, Roy Lichtenstein e Anish Kapoor. Un percorso fatto di “opere d’arte da indossare” dove i gioielli raccontano una storia vissuta, un’emozione o il carattere delle persone a cui gli artisti si sono ispirati per disegnarli. Diane Venet ha costruito la sua collezione nel corso di molti anni grazie a incontri, viaggi e ricerche. In alcuni casi ha anche invitato esplicitamente gli artisti a cimentarsi con il design del gioiello.
“Precious – da Picasso a Jeff Koons” sarà a Venezia fino al 12 aprile.

Precious - da Picasso a Jeff Koons