Un pesce rosso che vaga tutto solo nella sua boccia ha qualcosa di poetico. E’ una immagine che evoca delle riflessioni e che stuzzica la fantasia, anche dei designer. Ad esempio con Flora&Fauna Alberto Ghirardello trasforma la classica boccia in un oggetto polifunzionale che accoglie oltre al pesce anche un fiore.
Fishscape di Aruliden per Gaia and Gino integra al suo interno un paesaggio montano che regala al pesce un habitat meno spoglio e monotono.
Giona di Alessandra Baldereschi per Skitsch invece si rifà alla favola di Pinocchio. Nella pancia della balena però invece di Pinocchio o Geppetto nuota il pesce rosso. Forse però l’idea migliore è di ridare la libertà al povero pesce rosso!
Terminerà il 20 gennaio “Rowan and Erwan Bouroullec: Bivouac”, la bellissima esposizione che il Museum of Contemporary Art (MCA) di Chicago dedica a Rowan and Erwan Bouroullec, due dei più innovativi designer di oggi. La rassegna mette in luce la personalità eclettica, l’energia rivoluzionaria e la voglia di sperimentare dei due fratelli attraverso gli arredi disegnati per molte marche note insieme ai progetti più concettuali, tutti accomunati da uno stile inconfondibile che risponde a un concetto chiave: creare oggetti modulari, organici e flessibili.
Questa particolarissima scala sembra una rivisitazione moderna dei motivi architettonici tipici dell’Art Nouveau, lo stile artistico che ebbe origine in Europa a partire dal 1890, noto in Italia come Liberty o Stile Floreale per l’ispirazione che viene dalla natura. Le linee dinamiche e ondulate che sembrano sorreggere i gradini della scala ricordano infatti i tralci di una pianta rampicante. Una bellissima scala scultura realizzata con grande abilità artigianale.
I gioielli di Tjep (Frank Tjepkema) si prestano a diversi livelli di lettura. Ad esempio quello nella foto sembra una croce riccamente decorata ma guardandolo più da vicino si nota che è composto da diversi strati di metallo dorato intagliati in modo complesso. Osservando ancora più attentamente, i dettagli si rivelano essere una sovrapposizione di loghi di famose marche. E’ a questo punto che si coglie il messaggio provocatorio contenuto nei gioielli di Tjep: una metafora che fa riflettere sull’attrazione esercitata dalle marche e dalla moda, oggi diventate per molti una moderna religione. Con molta ironia Frank Tjepkema dice: “Questo medaglione è l’oggetto più di marca che esista al mondo… immaginate quanto denaro si potrebbe risparmiare sui vestiti di marca indossando solo questo articolo”. Nelle foto sotto potete vedere i gioielli di Tjep sul tema dell’amore fatti sovrapponendo una moltitudine di ingranaggi con altri elementi. Ma Frank Tjepkema non fa solo gioielli. Dopo essersi diplomato alla Design Academy di Eindhoven nel 1996 ha subito iniziato a collaborare con Droog. Il suo studio basato ad Amsterdam è attivo nelle diverse aree del design e della comunicazione e ha realizzato molti progetti per importanti aziende.
Stephanie Johnson, laureata al Loughborough College of Art & Design nel 1980 e poi docente di jewellery design, ha il suo studio in Cornovaglia. I suoi gioielli realizzati con metalli preziosi e caratterizzati da pieghe, onde e ricci sono molto eleganti e sofisticati. Stephanie ha ricevuto importanti premi e i suoi pezzi sono esposti in importanti gallerie.
