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POTAFIORI: NEGOZIO DI FIORI E BISTROT

Potafiori: negozio di fiori e bistrot

potafiori negozio fiori e bistrot

L’indirizzo è Via Salasco 17 a Milano, in zona Porta Romana. E’ qui che si trova Potafiori, un “negozio di fiori con cucina“. Nato dall’idea di Rosalba Piccinni, cantante e fiorista già proprietaria di tre negozi a Milano e Bergamo, da Potafiori l’acquisto di un bouquet si trasforma anche in una occasione per gustare dei piatti gustosi a tutte le ore del giorno, in una atmosfera famigliare e magari ascoltando anche dell’ottima musica. Aperto 7 giorni su 7, dalle 8 alle 24, da Potafiori si fa colazione, pranzo per proseguire poi con l’aperitivo e la cena. Il tutto accompagnato dai colori e dai profumi dei fiori.
Gli interni sono stati progettati dallo studio di architettura milanese Storage Associati a cui Rosalba Piccinni ha dato massima libertà creativa visto il rapporto di amicizia di lunga data.
Lo spazio scandito da grandi archi è stato reso più aperto, luminoso e fluido grazie ad un design di interni caratterizzato da geometrie pulite e da un sofisticato abbinamento di materiali che volutamente mostrano le loro imperfezioni. Nell’involucro dai toni scuri e naturali, le texture irregolari e ruvide della pietra e del cemento contrastano con le superfici perfettamente lisce del ferro nero e dell’ottone.
Potafiori è in prima battuta un negozio di fiori: piante ornamentali, fiori recisi, rami, radici e bulbi che prendono forma in composizioni rese particolari anche dall’inserimento di materiali non convenzionali come plastica, gomme e metalli. Ma non solo… il binomio fiori e sapori è arricchito da una selezione di tanti oggetti di design come mug, t-shirt, foulard, servizi per la tavola e da una collezione realizzata in esclusiva per Potafiori da Elisabetta Campana e Lorenzo Gaetani con i tessuti di William Morris.
In cucina c’è Giorgio Bresciani che propone piatti semplici ma originali preparati con ingredienti di stagione. Anche la mise en place è coerente con lo stile Potafiori: curata e scenografica mette in tavola materiali inconsueti per sorprendere anche nell’impatto estetico.

potafiori negozio fiori e bistrot

potafiori negozio fiori e bistrot

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potafiori negozio fiori e bistrot

potafiori negozio fiori e bistrot

 

potafiori

INTERNO FIRMATO FABIO FANTOLINO

Interno firmato Fabio Fantolino

interno firmato fabio fantolino

L’intervento di ristrutturazione di questo elegante appartamento situato in un edificio dei primi del ‘900 in una zona ai piedi della collina torinese è firmata dall’architetto Fabio Fantolino.
La pavimentazione in palchetto, le porte e le cornici, i soffitti decorati con la trave in legno e il camino Luigi XV sono stati accuratamente recuperati per mantenere intatto il fascino che gli interni avevano in origine.
Lo stile degli interni è stato rivisitato con sofisticati abbinamenti di materiali e con un mix di arredi in stile vintage internazionale, pezzi anni ’50 e elementi progettati su misura.
Nella zona dell’ingresso, una boiserie su disegno in rovere decorata con motivi a rombi anni ’50 integra un’armadiatura.
Nel luminoso salone la trave in legno del soffitto segna un ideale confine fra due aree funzionali. La zona più pubblica dove il grande camino fronteggia la nicchia marcata in nero è arredata con divano, poltrone e tavolini ed è illuminata alla sera da una sospensione in ottone satinato. Al di là della trave, nello spazio più raccolto del bow-window, è stata creata una zona lettura con un divanetto progettato su misura la cui forma accompagna i contorni spezzati del fronte finestrato.
La camera da letto, con cabina armadio nascosta da una boiserie, è separata dal salone con un serramento vetrato in ferro nero brunito. Anche molti degli arredi di questo ambiente sono stati progettati su misura.
Nella cucina la boiserie in legno di acacia accoglie due armadiature. Sul fronte opposto il banco lavoro è caratterizzato dal sofisticato abbinamento del legno di acacia con il marmo calacatta che riveste il top.

interno firmato fabio fantolino

interno fabio fantolino

interno fabio fantolino

interno fabio fantolino

 

CASA DI YAMANOTE

House of Yamanote by Katsutoshi Sasaki

Casa di Yamanote

La casa di Yamanote progettata dallo studio di architettura Katsutoshi Sasaki + Associates appena fuori dal centro della città giapponese di Toyota si articola su più livelli ai lati di un corridoio a doppia altezza che dà luce naturale a tutti gli ambienti. A causa dell’ombra creata dalla presenza di un condominio di sei piani sul lato sud, l’edificio è stato progettato per godere della luce naturale proveniente dal fronte rivolto a nord.
Per permettere alla luce di penetrare anche nelle parti più basse dell’edificio, i gradini della scala posta fra le due murature in cemento sono stati realizzati senza alzate e con pedate costituite da una sequenza di listelli di legno. Il percorso ritmico fatto di listelli di legno continua nelle tre piattaforme sospese ai diversi livelli che danno accesso agli ambienti della casa e ricorre anche nelle partizioni verticali di chiusura. Questo particolare design crea un interessante effetto di trasparenza che permette di “leggere” la struttura dell’edificio in tutta la sua altezza. Inoltre la luce naturale, filtrando fra i listelli di legno, proietta un bellissimo gioco di ombre che cambia nelle varie ore del giorno.
Gli spazi abitativi della casa sono distribuiti in tre zone: la camera da letto principale occupa lo spazio ad ovest mentre ad est è dislocata la zona giorno con il living, la cucina e lo studio. Fra queste due zone sono stati organizzati i bagni e gli spazi di servizio.
La casa è dotata anche di un piccolo patio e di una terrazza.

House of Yamanote by Katsutoshi Sasaki

House of Yamanote by Katsutoshi Sasaki

House of Yamanote by Katsutoshi Sasaki

Casa di Yamanote

CASE A SPECCHIO

case a specchio Peter Pichler Architecture

Case a specchio

Vicino a Bolzano, fra i meleti della campagna incorniciata dalle Dolomiti, lo studio Peter Pichler Architecture ha realizzato due unità abitative di lusso per l’affitto turistico. Le costruzioni dovevano inserirsi armoniosamente nel paesaggio e la privacy degli affittuari e dei residenti della zona dovevano essere preservate. Per soddisfare questo obiettivo, le parti posteriori rivolte verso l’abitato delle due abitazioni si presentano come due grandi cubi affiancati interamente rivestiti con cristalli dai toni scuri. Questa soluzione fa sì che le superfici, riflettendo il panorama circostante, quasi scompaiano annullando il loro impatto nell’ambiente. Inoltre i due grandi volumi sono leggermente sfalsati e sollevati da terra; in questo modo le costruzioni acquisiscono movimento e grande leggerezza.
La parte frontale delle due unità si presenta invece in modo molto diverso: gli spazi completamente vetrati si aprono su grandi terrazze coperte che godono di una splendida vista sul paesaggio.
Da questo lato le linee moderne ed essenziali delle architetture sono marcate da profili orizzontali e verticali neri che evidenziano insieme al leggero sfalsamento la perfetta simmetria delle due unità.
Il singolare disegno curvilineo delle grandi vetrate laterali crea un piacevole raccordo fra la parte posteriore piena e la parte anteriore “svuotata” dalle terrazze.
Le due strutture sono dotate di una bella piscina, accessi separati, giardino e parcheggio privati. All’interno ospitano una zona giorno con cucina, un bagno e una camera da letto illuminata e ventilata naturalmente grazie a grandi lucernari. Gli ambienti sono separati da ampie porte scorrevoli in legno che scaldano l’atmosfera in contrasto con la pavimentazione continua chiara. Gli arredi di design moderni e funzionali richiamano il gioco cromatico bianco e nero delle superfici esterne.
Le volete prenotare una vacanza in queste bellissime case vacanza visitate questo sito.

case a specchio Peter Pichler Architecture

mirror houses Peter Pichler Architecture

mirror houses Peter Pichler Architecture

mirror houses Peter Pichler Architecture

mirror houses Peter Pichler Architecture

 

RISTORANTE GIAPPONESE KOI

ristorante giapponese Koï

Ristorante giapponese Koi

Il tema predominante che caratterizza il design di interni del ristorante giapponese Koi di Aix-en-Provence nel sud della Francia è la grafica ispirata ai tatuaggi della mafia yakuza.
Le complesse illustrazioni in bianco e nero di Claire Leina che avvolgono interamente alcuni ambienti rivestendone il pavimento, i muri e il soffitto ritraggono tigri, dragoni, fogliame e inflorescenze insieme alla carpa koï che nella tradizione giapponese è simbolo di amicizia e buona sorte.
Per dare protagonismo al tema grafico che ricorre in tutti gli ambienti del ristorante, il progetto di interni firmato da Vincent Coste gioca con i toni neutri di pochi materiali: il cemento grigio, le murature e i controsoffitti bianchi sono scaldati dal tono biondo venato del legno grezzo utilizzato per alcune porzioni della pavimentazione e ripreso nella boiserie che protegge la parte inferiore dei muri. Fra gli arredi, tutti disegnati su misura da Vincent Coste appositamente per il ristorante giapponese Koi, spiccano le panche ricavate da lunghi tronchi d’albero e le sedute metalliche color rosso lacca, unica nota di colore che irrompe negli ambienti dai toni neutri. Lo stesso colore acceso è ripreso dal grande lavabo del bagno caratterizzato da una originale forma organica.

ristorante giapponese Koï

Koi japanese restaurant

Koi japanese restaurant

Koi japanese restaurant

Koi japanese restaurant

Koi japanese restaurant