Tag Archives: jewellery

I GIOIELLI DI SANDRA ENTERLINE

gioielli sandra enterline

I gioielli dell’artista americana Sandra Enterline hanno qualcosa di misterioso. Sono moderni e antichi allo stesso tempo e potrebbero evocare reperti del passato come anche relitti metallici provenienti da ingranaggi di macchine industriali. Le sue creazioni sono generalmente realizzate con metalli preziosi come ad esempio l’argento ossidato ai quali in qualche caso si aggiungono pietre preziose e componenti in acciaio. Le forme inizialmente per lo più sferiche sono diventate via via più allungate e complesse, assumendo sembianze organiche. Prima che sia plasmata la forma dell’oggetto, la solida materia della lamina metallica viene mossa da una fitta texture di minuscoli fori. Questi ultimi, alleggerendo il peso sia visivo che reale dell’oggetto, vanno a creare una sorta di rete che rende mutevole l’aspetto del gioiello a seconda della luce. Alcuni gioielli a prima vista potrebbero sembrare non finiti ma una volta indossati interagiscono con il corpo umano e assumono un senso perfettamente compiuto. Sandra Enterline racconta che il suo lavoro procede in modo intuitivo e fluido, in uno stato simile all’ipnosi. Una ricerca istintiva che porta l’artista attraverso continue sperimentazioni: ad esempio nei suoi gusci metallici Sandra Enterline ha anche racchiuso elementi naturali estremamente delicati come uova di quaglia, insetti e fragili conchiglie.

gioielli sandra enterline

I DELICATI GIOIELLI DI PERGAMENA DI ULRIKE HAMM

gioielli ulrike hamm

Nonostante abbia studiato le lavorazioni dei metalli preziosi e abbia lavorato in alcuni atelier di oreficeria, Ulrike Hamm realizza i suoi gioielli con la pergamena. Questo materiale ricavato dalla pelle di alcuni animali venne utilizzato fino al Medioevo per produrre la carta da lettere. Per le sue caratteristiche di resistenza ed elasticità e per il suo aspetto luminoso e ricco di iridescenze la pergamena si presta molto bene ad essere impiegato per creare gioielli. Attraverso la sperimentazione di tecniche di lavorazione diverse, Ulrike Hamm si è appassionata a questo materiale che non finisce mai di sorprenderla per le sue tante potenzialità. Dal materiale piatto l’artista crea dei ritagli che poi decora con tinture e stampe; i ritagli vengono poi assemblati per ottenere degli oggetti tridimensionali. I gioielli di Ulrike Hamm sono leggeri e curati meticolosamente nei dettagli e ricordano nelle forme e nei colori delicati i fiori delle orchidee e le ali delle farfalle. Ulrike Hamm ha studiato arte e arte orafa in Germania e ora vive e lavora a Berlino.

gioielli ulrike hamm

MARJORIE SCHICK: LE SCULTURE CHE TRASFORMANO IL CORPO

sculture Marjorie Schick

Per dimensione, volume, peso e portabilità le realizzazioni dell’artista americana Marjorie Schick non possono certo essere definite “gioielli” nell’accezione comune del termine. Sono piuttosto delle sculture/ornamento tridimensionali che sovrastano la persona che li indossa facendola diventare essa stessa parte della scultura. Rispetto ai normali gioielli, in questo caso la forma cambia completamente la funzione: le costruzioni astratte e molto complesse si dilatano nello spazio circostante e mutano le proporzioni della figura umana modificando la postura e condizionando il movimento. La persona interagisce con l’opera d’arte diventando una scultura vivente che fa da “sfondo” all’opera stessa. Le realizzazioni, fatte con materiali leggeri come il papier-maché, il filo d’acciaio e il compensato, sono composte da forme geometriche il cui ritmo è evidenziato dal contrasto di colori vivaci e brillanti. Il lavoro di Marjorie Schick si inserisce negli anni ’60, quando l’approccio ai gioielli fu rivoluzionato e i materiali tradizionali, le tecniche e i significati sociali dei gioielli occidentali vennero messi in discussione. Le opere d’arte di questa artista creano un impatto e una tensione visiva fra oggetto decorativo e corpo umano che sprigionano grande energia.

MILANO DESIGN WEEK: BELA LOULOUDAKI DA DE PADOVA

bela louloudaki

Durante le giornate del Salone del Mobile di Milano (8/13 aprile), nello showroom De Padova sarà esposta la collezione di gioielli “Jewellery for the curious” dell’architetto greco Bela Louloudaki. Un po’ come nel gioco del Lego, tutti i pezzi della collezione hanno origine da un unico elemento che viene assemblato in diverse configurazioni geometriche e cromatiche: un tubettino di ceramica. Ognuno è rivestito da uno strato di colore oppure è immerso nell’oro, dopo un preventivo bagno di rame e argento. Tutti le fasi della lavorazione sono artigianali, quindi ogni pezzo risulta leggermente diverso dagli altri.

bela louloudaki

COMMENTA QUESTO ARTICOLO

LE ARCHITETTURE DEI GIOIELLI DI JO HAYES-WARD

gioielli Jo Hayes-Ward

I gioielli di Jo Hayes-Ward hanno una doppia lettura: da una certa distanza se ne percepisce la forma scultorea, poi avvicinandosi si colgono la miriade di elementi di cui i gioielli sono composti, piccoli volumi squadrati che ricordano i pixel delle immagini video. In effetti i gioielli di Jo hanno qualcosa a che fare con il mondo virtuale in quanto la tecnica utilizzata per progettarli è quella del rapid prototying, una specie di stampa 3D. La realizzazione invece segue strade più tradizionali.

COMMENTA QUESTO ARTICOLO