In questo articolo presentiamo alcune novità di Bonaldo che nascono dalla collaborazione avviata con il designer francese Fabrice Berrux.
La prima è Cabinet de Curiosité, una libreria componibile dal design molto particolare che si compone di sei moduli differenti accostabili liberamente.
L’ispirazione nasce chiaramente dall’architettura, con moduli che costituiscono delle facciate con un numero variabile di nicchie ad arco.
Fabrice Berrux spiega così la genesi del progetto che nasce dal ricordo del nonno:
“Questa libreria è un omaggio al mio nonno parigino. Nel suo appartamento, una stanza mi affascinava più di qualsiasi altra.
Era quella che lui occupava la sera fino a notte fonda: il suo studio, o meglio la sua camera delle meraviglie, il suo cabinet de curiosité.
Un luogo per la riflessione, la creazione e i ricordi, dove si mescolavano libri, quadri, maschere, sculture e mille altri oggetti ‘indispensabili'”.
La seconda novità è Panorama, una collezione di imbottiti caratterizzata da linee decise enfatizzate da impunture.
Tutto il sistema si basa sulla figura geometrica esagonale che dà luogo come unità di base al pouf.
Con l’aggiunta di braccioli e schienale, il pouf si trasforma in poltrona.
Il divano è una elaborazione della stessa forma geometrica.
Infine, sempre di Fabrice Berrux, mostriamo la poltrona Stone.
In questo caso l’ispirazione viene dalla natura. I tagli e le rotondità della scocca riprendono le forme irregolari delle rocce e dei tronchi d’albero.
La poltrona Stone, rivestita in pelle o ecopelle, può essere personalizzata con tre diverse basi:
in tondino di metallo, con quattro gambe in legno di frassino oppure con base in legno girevole.
Nuovi prodotti Bonaldo disegnati da Fabrice Berrux
In questo articolo mostriamo alcuni prodotti della prima collezione del nuovo brand italiano Medulum.
Il nome del marchio è un omaggio al territorio della laguna di Venezia, luogo di provenienza del marchio.
Medulum è infatti il nome in latino del corso d’acqua che i nobili veneziani percorrevano per raggiungere da Venezia le loro residenze estive.
La palette cromatica che caratterizza gli arredi evoca i colori e la natura selvatica della laguna.
Nelle finiture e nei materiali, la collezione invece si ispira agli arredi eleganti delle dimore di campagna della nobiltà veneta.
La collezione nasce dalla collaborazione tra la sapienza artigiana della falegnameria della famiglia Zanchettin e i designer che firmano i pezzi.
Il sistema Opus contrappone la leggerezza alla solidità.
Opus si sviluppa in composizioni geometriche orizzontali o verticali dove il susseguirsi della struttura metallica esile e dei volumi in legno massici crea un gioco di pieni e vuoti.
La serie comprende anche una consolle e un comodino.
Orbit è una famiglia di tavolini composti da tubolari curvati che attraversano su più livelli piani in legno circolari o ellittici.
La libreria modulare Step è formata da montanti metallici con finitura in ottone che sostengono come dei nastri fissati a parete degli spessi ripiani.
I montanti su diverse altezze creano uno sfalsamento dei ripiani che sembrano sospesi.
Vivian è uno scrittoio-beauty dalle linee semplici e dai dettagli sofisticati.
L’elemento in ottone che contiene i cassetti porta gioie è sormontato da uno specchio intercambiabile. Il tutto appoggia su un piede in legno collegato da un tubolare in ottone.
Le librerie Opus e Step, i tavolini Orbit e lo scrittoio-beauty Vivian sono disegnati dallo studio di architettura e design BACS.
Vento, disegnato invece dall’industrial designer Viviana Degrandi, è un complemento d’arredo modulare pensato per ottimizzare lo spazio nell’ingresso.
Il modulo freestanding, accessoriato con svuota-tasche, appendiabiti o portaombrelli, ha struttura in metallo ed è proposto in diverse essenze e finiture.
Arredi Medulum : l’atmosfera e i colori della laguna veneziana
Il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente e il design si adatta a queste trasformazioni.
Molte persone non trascorrono più tutta la giornata in ufficio ma viaggiano, si muovono e lavorano da casa pur continuando a rimanere connessi grazie al digitale e ai social network.
I luoghi di lavoro tendono ad essere sempre più aperti e flessibili per favorire il lavoro di team, la condivisione e la creatività.
Gli interni degli uffici diventano più informali, con un’atmosfera che si avvicina a quella di una casa accogliente.
Il brand austriaco Bene specializzato nel settore dei mobili per l’ufficio in collaborazione con il product designer Thomas Feichtner, ha messo a punto il sistema di lavoro modulare Studio.
Il sistema, ispirato al trend di coniugare il lavoro con la vita privata, comprende uno scaffale e un tavolo completabile con una serie di accessori.
Il tavolo, che può essere completato con diverse tipologie di gambe, è caratterizzato da un doppio piano:
lo spazio fra un piano e l’altro accoglie i cavi elettrici, gli oggetti personali e dei pratici cassetti.
In questo modo il piano di lavoro rimane sempre in ordine.
Nel tavolo possono essere integrate prese elettriche e contenitori per gli oggetti da scrivania.
La scaffalatura modulare può essere facilmente smontata, spostata o espansa con l’aggiunta di ulteriori moduli.
Studio è un sistema flessibile che offre la possibilità di essere personalizzato a seconda delle esigenze.
Arredamento modulare per uffici Studio
Gli arredi di Pietro Russo sono il risultato di un pensiero colto e indipendente dalle mode.
Il suo modo di creare è più vicino a quello tradizionale degli artigiani dove le qualità dei materiali sono la prima fonte di ispirazione.
Le forme e le decorazioni di epoche diverse vengono reinventate per dare vita a pezzi senza tempo, in equilibrio fra passato e futuro.
Il disegno elegante e originale di Trabea riflette perfettamente questo approccio.
Realizzata in legno massello d’acero, la libreria è caratterizzata dalla forma tornita degli elementi che sostengono le mensole.
L’andamento geometrico dei supporti è messo in evidenza dalla tinta all’anilina verde e nera.
Lo spessore esiguo delle mensole è segnato in nero.
La libreria Trabea può essere a muro o freestanding.
Pietro Russo è nato a Ostuni nel 1967.
All’Accademia di Belle Arti di Firenze, accanto alla pittura, alla decorazione della ceramica e alla scenografia, studia anche design e architettura.
Inizialmente si dedica alla scultura realizzando degli oggetti luminosi ibridi.
In seguito vive per alcuni anni a Berlino dove lavora come decoratore di set cinematografici e designer di oggetti.
Nel 2002 si trasferisce a Milano dove collabora per alcuni anni con lo studio Lissoni Associati come interior e product designer, occupandosi di progetti per marche come Benetton, Alessi, Cappellini e Kartell.
Nel 2010 fonda il suo studio in una casa-atelier nel cuore di Milano dove, insieme ad altri designer e architetti, lavora in stretta collaborazione con esperti artigiani italiani per sviluppare progetti di architettura di interni e product design.
Il recupero delle lavorazioni artigianali attraverso la sperimentazione delle potenzialità del legno, della pietra, del marmo e dei metalli è al centro della sua attività.
Pietro Russo spiega così la sua filosofia progettuale:
“Per me un oggetto è prima di tutto un segno grafico. Il punto di partenza è sempre una forma geometrica perfetta.”
“Lo spazio si indossa: deve essere sartoriale come un abito di alta moda. Tagliato su misura per chi lo abita.”
“Il mio obiettivo è combinare temi e stili, mettendo in comunicazione linguaggi diversi. Attraverso il mio lavoro vorrei raccontare una storia.”
Libreria Trabea di Pietro Russo