Durante il Fuorisalone 2014 Seletti sceglie lo spazio di culto del design milanese di Rossana Orlandi, una ex fabbrica di cravatte nel centro della città, per presentare tre collezioni di mobili che rispecchiano l’approccio non convenzionale della marca Seletti attraverso l’abbinamento inconsueto dei materiali. Wire firmata da Alessandro Zambelli è una collezione di mobili in metallo dal design essenziale i cui decori geometrici realizzati con fili di ottone riprendono lo stile Liberty europeo.
La collezione Export di Marcantonio Raimondi Malerba è caratterizzata dal contrasto delle basi barocche in legno naturale che sorreggono le casse da spedizione.
Nel caso della collezione Les Voliéres di Cristina Celestino gli elementi contrastanti sono i fili di metallo che creano la struttura a gabbia e il vetro color seppia delle mensole.
Galena di Hagit per Miniforms è un mobile contenitore con cassetti che creano linee irregolari giocando su piani sfalsati. Il disegno della struttura in legno massello prosegue su un lato segnando il fronte dei cassetti laccati in grigio chiaro.
Il mobile Commander di March Gut per Pühringer è costruito con un accostamento particolare di materiali: il tubolare metallico di colore arancio della base sostiene e accoglie un volume in legno di pino impiallacciato in gomma con ante scorrevoli e un cassetto.
Stair.case di Danny Kuo per Opinion Ciatti è un mobile totem alto 220 cm con 5 cassetti e 4 contenitori chiusi da ante push-pull legati da una struttura a montanti laterali. I contenitori più in alto sono raggiungibili utilizzando i tre contenitori in basso come gradini. La piccola anta in alto è un dettaglio particolare.
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Sarà per la semplicità quasi un po’ bambina, sarà per le loro gambe lunghe lunghe che ricordano le zampe sproporzionate di certi animali ma questi piccoli mobili ispirano subito simpatia. I primi sono la serie di mobiletti multifunzione in legno Open Minded di Jolanda van Goor con le gambe che trapassano le forme colorate e arrotondate: possono contenere cose, si possono usare come comodini o ci si può sedere sopra.
Il piccolo mobile Safari di a2designers si ispira proprio agli animali della savana: per aprire l’anta mossa da un leggero rilievo zebrato invece che un pomello c’è una coda in pelle.
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La serie London della designer Meike Harde è un modo diverso di concepire i mobili. Niente strutture pesanti ma solo gabbie fatte di profilati sottili attorno ai quali sono fissati tessuti che costruiscono la scocca del mobile. Nonostante l’essenzialità dei progetti, Meike non rinuncia ad un tocco femminile dando alle strutture forme mosse da angoli e lavorando il tessuto con morbide plissettature. Lo sgabello è un cubo di gommapiuma imprigionato fra due fogli di rete di colore azzurro e rosa fissati al telaio metallico.
HASHTAG
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