Al Fuorisalone di Milano 2013, nello spazio Garage, Secondome ha esposto Chiglia di Giuliano Ricciardi, uno splendido tavolo la cui struttura si ispira allo scheletro di una imbarcazione: nove vertebre unite da una trave centrale con un incastro a coda di rondine sostengono il piano in cristallo temperato. La trave appoggia su due cavalletti simili a quelli utilizzati per rifare la chiglia delle imbarcazioni. Tutta la struttura è in massello di rovere ed è priva da perni e viteria metallica. Giuliano Ricciardi fa esperienza in un piccolo laboratorio di falegnameria e, dopo la laurea in Design del prodotto d’arredo al Politecnico di Bari, fonda d-Lab Studio. Con il tavolo Chiglia, che mette insieme design e arte della falegnameria, Giuliano Ricciardi si classifica al secondo posto nell’edizione 2012 del concorso on line “Tra le briccole di Venezia” indetto da Riva 1920.
… non fraintendetemi… il titolo del post non è un appellativo per i clienti dell’Ikea! Teste di Legno in questo caso è il nome dei due giovani designer Elia Maurizi e Francesco Pepa incontrati al Fuorisalone e Lato B è il loro progetto, nato assemblando creativamente arredi dell’Ikea. L’idea a dire il vero non è poi così originale, sono ormai molte le rivisitazione creative a base di mobili Ikea ma quelle delle Teste di Legno mi sono comunque piaciute per la loro immagine ironica e giocosa un po’ da cartone animato. Specialmente la cucina per gli elementi che sembrano in equilibrio instabile e per i due “lampioni” neri che la illuminano.
Food Storage è un arredo dal design molto semplice ma frutto di un pensiero accurato e intelligente. Ce lo racconta al Salone Satellite di Milano Luca Boscardin, designer di FridayProject. Si tratta di una ridefinizione attuale della classica dispensa ormai scomparsa dalle nostre cucine, dove purtroppo il cibo è riposto qua e là più o meno a caso. Basata sui principi della piramide alimentare Food Storage riserva maggiore spazio a ciò che dovremmo mangiare di più (frutta e verdura, cereali…) ed è studiata rifacendosi ai sani metodi di conservazione usati dalle nostre nonne. Nella struttura in metallo ci sono diversi dispositivi studiati ad hoc per conservare correttamente i vari alimenti: cassetti di legno per pane, pasta e cereali, uno spazio senza luce per patate e cipolle e una cassaforma in terracotta che, grazie ad una intercapedine riempita di sabbia da bagnare due volte al giorno, mantiene il clima corretto per la frutta e la verdura che siamo abituati a stipare nel frigorifero. E poi mensole preformate per le uova e per i vasi dove coltivare erbe aromatiche, vasetti per i legumi e le spezie. La differenziazione chiara degli elementi di Food Storage ne suggerisce il contenuto fornendo così l’ispirazione su cosa cucinare.
Luca Boscardin lavora ad Amsterdam con Valentina Raffaelli. Ci conferma che la città olandese è molto stimolante dal punto di vista creativo ma che un po’ di nostalgia per il buon cibo italiano c’è… così è venuta l’idea di Food Storage.
A Euroluce lo stand di Bocci non poteva passare inosservato per la grande bellezza dei prodotti esposti. Bocci è una azienda canadese che produce tutte le sue lampade nel suo stabilimento a Vancouver. Le sue lampade sono emotive e romantiche, di elevata qualità e tecnicamente all’avanguardia.
La serie 28 è prodotta con un metodo particolare che fa sì che ogni sfera sia un pezzo unico, mai esattamente uguale alle altre. Con un complesso processo di lavorazione che “rivisita” la tecnica del vetro soffiato introducendo delle varianti nel procedimento, si ottiene una forma sferica distorta al cui interno ci sono altre forme sferiche fra cui quella in vetro opaco latte ospita la lampada. Le sfere possono essere usate singolarmente oppure unite in grappoli creando insiemi di bellissimi colori, dimensioni e forme.
La serie 38 è una curiosa variante della serie 28 che consiste nell’inserire all’interno delle sfere di vetro soffiato un gran numero di cavità bianche messe in posizioni casuali. Alcune cavità sono sufficientemente grandi da poter ospitare al loro interno delle piante con la loro terra, in altre hanno sede le lampade. I fili elettrici sono contenuti in rigidi tubi di rame che assumono traiettorie aggrovigliate.
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