Al prossimo Salone del Mobile di Milano (17/24 aprile) Emo Design presenterà lo sgabello monolitico Hug, un oggetto semplicissimo che deve tutta la sua bellezza alla matericità vissuta dei “pezzi di legno” che lo compongono, a contrasto con la corda colorata che ne facilita lo spostamento. A questa novità affianchiamo altre due interessanti interpretazioni dello sgabello in legno: Kyo-co di Natalie Orlandi per Dessié in multistrato impiallacciato e la serie di sgabelli e tavolini Tab dello Studio Nadadora per Sancal con base in impiallacciatura di castagno e ripiano verniciato.
Il tavolino 90B disegnato da Alvar Aalto nel 1935 è ormai un classico di Artek. Anche il Trienna Coffee Table è di Artek, un bellissimo tavolino dalla linea leggera e geometrica disegnato nel 1954 da Ilmari Tapiovaara. Lo sgabello Butterfly a forma di ali di farfalla fa parte della Collezione Vitra Design Museum. Disegnato nel 1954 dal designer giapponese Sori Yanagi, si può usare anche come piccolo tavolino. E infine un progetto recente di Gianluigi Landoni per Desalto, il tavolino in larice naturale a forma di “I” come Italia, una porzione di trave dove in rilievo sono riportati i numeri 18612011 per celebrare un grande evento.
Ogni colore contraddistingue una diversa dimensione nel sistema di cinque tavoli bassi disegnato da Charlotte Perriand, artista che collaborò per molto tempo con Le Corbusier e Pierre Jeanneret. Disegnati nel 1951, la riedizione di questi tavoli con piano laccato fa parte della serie “Cassina I Maestri”. Con delle nuove tonalità brillanti torna Pantop, la sospensione a forma di campana dell’estroso designer danese Verner Panton. A proporne la riedizione è il marchio VerPan. E’ molto più recente la geniale sedia Uno di Segis che sembra rigida ma invece asseconda morbidamente le forme di chi si siede. Merito della tecnologia perché a renderla soffice è il nuovo polimero brevettato R606. Egal, il sistema libreria a varie altezze di Axel Kufus per Moormann, può essere colorato a piacere aggiungendo le porte scorrevoli.
Leggero e pratico il tavolino DLM (Don’t leave me) di Thomas Bentzen per Hay si sposta davvero facilmente; in acciaio verniciato a polvere, è disponibile i sette colori. Tre Coffee Table di Jonas Trampedach per Arco è una famiglia di tavolini in quercia naturale o laccata, anche con piano in Corian. Si può scegliere fra tantissime varianti di altezze, dimensioni, forme, colori, materiali e finiture. Particolarissimi i tavolini Ukiyo di Tomita Kazuhiko per Moroso che interpretano il concetto giapponese del continuo cambiamento con la leggera struttura in acciaio e il piano d’appoggio con i tessuti dei kimono costampati con resina.
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