Le Stars Box sono un modo nuovo per godere delle notti stellate in montagna.
A metà fra una casetta di legno e una tenda, le Stars Box contengono solo un letto a due piazze.
Il tetto a due falde si può aprire per ammirare la luna e le stelle.
Quando comincia a fare troppo freddo si chiude il tetto e si dorme tranquillamente nel silenzio della montagna.
Le casette sono state progettate da Fabio Revetria e Lara Sappa dello studio di architettura Officina82 di Garessio, vicino a Cuneo.
Per forma e dimensioni le piccole strutture sono ispirate alle baracche / giaciglio dei pastori.
I primi due modelli sono stati installati in Piemonte al rifugio Mongioie, a 1.520 metri di quota nel comune di Ormea nell’alta Val Tanaro.
Il rifugio Mongioie ha già ricevuto molte prenotazioni.
Le casette sono state inaugurate il 10 agosto 2018, nella notte delle “Lacrime di San Lorenzo”.
Le Stars box sono state progettate per essere utilizzate d’estate.
Verso fine settembre vengono smontate per ridurre l’impatto sul paesaggio montano.
Per prenotare potete chiamare il rifugio Mongioie (Località Pian Rosso, Viozene di Ormea – Cuneo) al numero 0174390196.
Oppure potete inviare una e-mail all’indirizzo rifugio.mongioie@gmail.com.
Stars Box : le casette rifugio per ammirare le stelle
La cucina a vista nella zona giorno è una soluzione sempre più frequente nelle case moderne.
Specialmente in città dove gli appartamenti hanno costi più elevati, questa soluzione permette di ottimizzare la metratura disponibile evitando di riservare una delle stanze alla cucina.
Se siete tentati da questa soluzione ma non l’avete mai sperimentata in precedenza, prima di decidere valutate bene le vostre esigenze e le vostre abitudini.
Cucinate molto e avete necessità di molto spazio contenitivo per la dispensa, le stoviglie e gli utensili da cucina?
Avete poco tempo per riordinare la cucina dopo i pasti o semplicemente… siete disordinati?
Ecco… allora questa soluzione non fa per voi!
Per essere gradevole esteticamente, la cucina a vista dovrebbe essere sempre tenuta in ordine.
A chi invece ha risposto no a tutte le domande, presentiamo in questo articolo due bellissime cucine di alta gamma firmate dal brand Bulthaup.
Bulthaup b3 è una cucina componibile perfetta per essere lasciata a vista nel living.
Il design è estremamente pulito e il sistema offre grandi possibilità di personalizzazione nella configurazione e nei materiali.
Per arredare la cucina a vista nel living è meglio evitare i classici pensili perché la loro presenza rischia di trasformare la zona giorno in una grande cucina.
Un’alternativa molto interessante è quindi allestire una elegante “boiserie”.
Con il sistema Bulthaup b3 si può costruire una parete attrezzata molto sofisticata sulla quale si possono ancorare mensole sottili dall’aspetto molto leggero.
Il bancone a isola o a penisola aumenta la superficie del piano di lavoro e diventa il centro della convivialità dello spazio.
I blocchi della cucina possono essere in appoggio a terra o sospesi su piedini.
Bulthaup propone anche un altro sistema più destrutturato che si allontana dai soliti canoni estetici della cucina.
Questo sistema si chiama Bulthaup b2 ed è progettato per creare “un laboratorio per cucinare” dall’immagine essenziale e sofisticata.
All’insegna della regola “i materiali e gli strumenti di lavoro devono sempre essere a portata di mano”, il sistema b2 è formato da tre elementi compatti indipendenti:
la stazione di lavoro, la madia di contenimento e la stazione per gli elettrodomestici.
Questi elementi non richiedono un appoggio ad elementi statici e possono quindi essere posizionati più liberamente a seconda delle caratteristiche dello spazio.
Attenzione però: le prese elettriche e l’impianto idraulico devono essere posizionati in modo corretto in fase di ristrutturazione.
La madia di contenimento è dotata di ante che si aprono a 180° per rendere visibili e facilitare l’accesso agli oggetti.
Le tasche integrate nelle ante aumentano la capienza del contenitore.
Quando la madia è chiusa è davvero difficile distinguerla da un elegante mobile da salotto.
La stazione di lavoro è un tavolo multifunzione che integra punto acqua, piano per la preparazione dei cibi, piano cottura e volendo anche zona pranzo.
Infine la stazione per gli elettrodomestici contiene il forno, la lavastoviglie e il frigorifero.
Come arredare la cucina a vista nel living
La poltrona T.54 di De Padova è un pezzo storico che fa parte dell’Archivio di Bonacina 1889.
T.54 ha arredato le case degli anni ’50 e due dei membri dello studio di architettura che la disegnarono nel 1954 furono fra i fondatori dell’ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale.
All’interno della struttura circolare in acciaio verniciato gli elementi in midollino intrecciato costruiscono la scocca creando una seduta dalla geometria molto particolare.
La sedia Ubud di Fair Furniture è realizzata a mano a Bali in corda di rattan.
La robustezza della corda permette l’utilizzo della sedia anche in esterni.
Il brand Fair Furniture fa realizzare i propri prodotti in Messico e in Indonesia, garantendo il giusto ritorno economico e le corrette condizioni di lavoro agli artigiani locali e alle loro famiglie.
I materiali naturali, riciclati o riciclabili, hanno provenienza locale e sono selezionati in modo da ridurre al minimo i danni causati all’ambiente.
Per il trasporto sono utilizzati imballaggi sostenibili per creare meno rifiuti e l’utilizzo di prodotti chimici è estremamente ridotto.
La struttura in frassino verniciato della poltroncina Sitar di Saba Italia ha una forma curva aggraziata e confortevole. La seduta in continuità con lo schienale è realizzata con corda nautica intrecciata.
Il nome della poltroncina ha origini persiane: “seh-tar” letteralmente significa tre corde e si ispira allo strumento della musica classica indiana più conosciuto in Occidente.
La poltrona Honey di Atmosphera Creative Lab ha una molto forma accogliente.
Sulla struttura in alluminio, la seduta è intrecciata a mano con fibra termoplastica acrilica Teflon, idrorepellente e facile da pulire.
Il materiale elastico resistente ai raggi UV crea un effetto simile agli intrecci tessili.
Poltrone intrecciate da esterni dal look etnico
Tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di vedere l’aurora boreale mi hanno assicurato che è davvero uno degli spettacoli più belli della natura.
Prima che la scienza ne spiegasse le ragioni, nella storia le diverse popolazioni hanno attribuito a questo fenomeno significati mitici e leggendari.
Fenomeni simili si manifestano anche in Norvegia, Finlandia, Alaska e nella parte nord del Canada ma il posto più giusto per godere a pieno di questa eccezionale esperienza è l’Islanda.
Fra tutti infatti questo territorio è quello che si trova nella posizione più giusta.
L’aurora boreale è visibile per otto mesi da settembre ad aprile ma per vederla nelle sue manifestazioni più spettacolari ci vuole pazienza e fortuna perché non sempre le condizioni sono quelle giuste.
La notte deve essere molto scura, senza luna e senza nuvole e ci deve essere sufficiente attività solare perché si crei l’aurora boreale.
Un viaggio molto breve quindi potrebbe non bastare perché le chance di imbattersi nel fenomeno ovviamente si riducono.
Per la zona del lago Myvatn, uno dei posti con i panorami più incredibili del mondo, gli architetti dello studio Opposite Office hanno progettato Cabin on Wheels.
In quest’area è vietato costruire edifici permanenti, quindi i piccoli rifugi sono temporanei e senza fondamenta.
I visitatori possono spostare le cabine e piazzarle dove preferiscono così da poter vedere il panorama da differenti angolazioni.
Le cabine sono semplici ma confortevoli e lo spazio limitato è organizzato in modo multifunzionale grazie ad arredi trasformabili e spostabili.
La parte superiore della cabina ospita un soppalco/letto che si affaccia sull’esterno grazie ad un’ampia vetrata.
L’aurora boreale può quindi essere ammirata comodamente dal letto.
Le Cabin on Wheels sono realizzate in legno, hanno un costo contenuto e possono essere costruite velocemente.
Essendo dotate sul tetto di un impianto fotovoltaico, anche i costi di mantenimento sono ridotti.
La cabina è riscaldata da una stufa a legna che scalda anche l’acqua e una piccola sauna separata con una porta scorrevole.
L’acqua piovana che scivola sul tetto inclinato è raccolta in un apposito serbatoio posizionato nella zona del piccolo bagno.
Aurora boreale nella zona del lago Myvatn