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Stars Box : le casette rifugio per ammirare le stelle

stars box

Stars Box

Le Stars Box sono un modo nuovo per godere delle notti stellate in montagna.

A metà fra una casetta di legno e una tenda, le Stars Box contengono solo un letto a due piazze.

Il tetto a due falde si può aprire per ammirare la luna e le stelle.

Quando comincia a fare troppo freddo si chiude il tetto e si dorme tranquillamente nel silenzio della montagna.

casette Stars Box

casette Stars Box

Le casette sono state progettate da Fabio Revetria e Lara Sappa dello studio di architettura Officina82 di Garessio, vicino a Cuneo.

Per forma e dimensioni le piccole strutture sono ispirate alle baracche / giaciglio dei pastori.

casette Stars Box

I primi due modelli sono stati installati in Piemonte al rifugio Mongioie, a 1.520 metri di quota nel comune di Ormea nell’alta Val Tanaro.

Il rifugio Mongioie ha già ricevuto molte prenotazioni.

Le casette sono state inaugurate il 10 agosto 2018, nella notte delle “Lacrime di San Lorenzo”.

Le Stars box sono state progettate per essere utilizzate d’estate.

Verso fine settembre vengono smontate per ridurre l’impatto sul paesaggio montano.

Per prenotare potete chiamare il rifugio Mongioie (Località Pian Rosso, Viozene di Ormea – Cuneo) al numero 0174390196.

Oppure potete inviare una e-mail all’indirizzo rifugio.mongioie@gmail.com.

casette Stars Box

Stars Box : le casette rifugio per ammirare le stelle

Anche Ikea cede al fascino del vintage : Gratulera collection

vintage graturela collection Ikea

Anche Ikea cede al fascino del vintage

Ikea celebra il suo settantacinquesimo anniversario con tre collezioni che ripropongono alcuni degli arredi classici di maggior successo.

Il viaggio ripercorre la storia del brand con pezzi iconici che vanno dagli anni ’50 al 2.000.

Le 3 collezioni denominate Gratulera reinterpretano mobili, lampade e accessori per la casa diventati famosi come ad esempio il primo divano Klippan e la poltrona retrò Ekenäset.

Lo stile delle collezioni rispecchia l’evoluzione della produzione Ikea partendo dai pezzi classici in legno scuro fino ad arrivare a quelli grafici e colorati caratterizzati dal tipico design scandinavo.

vintage graturela collection Ikea

Questa iniziativa è in linea con la tendenza sempre più diffusa di miscelare arredi di epoche diverse.

Una tendenza che contamina l’arredamento contemporaneo con pezzi trovati nei negozi di seconda mano e di modernariato vintage.

vintage graturela collection Ikea

La prima collezione, che comprenderà arredi lanciati negli anni’50 e ’60, arriverà nei negozi in agosto.

La seconda serie che ripercorrerà gli anni ’70 e ’80 arriverà in ottobre.

Infine l’ultima che include pezzi dal ’90 al 2.000 sarà disponibile da dicembre.

vintage graturela collection Ikea

Breve storia dell’Ikea

Fondata nel 1943 da Ingvar Kamprad, Ikea si è rapidamente trasformata da piccola impresa post-vendita al gigante globale che è oggi.

All’inizio Ikea ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel settore dell’arredamento proponendo mobili semplici, funzionali, facili da montare e soprattutto a prezzi decisamente più contenuti.

Negli anni, Ikea ha saputo mantenere la sua posizione di leadership nel mercato dei mobili economici rinnovando costantemente il design dei prodotti.

Tanto è vero che alcuni pezzi dell’Ikea sono diventati delle icone del design che possono essere a loro agio anche abbinati ad arredi di livello più elevato.

Anche Ikea cede al fascino del vintage

Come il “fast fashion” delle grandi marche globali della moda che rinnovano sempre più sovente l’offerta dei prodotti, anche l’Ikea mantiene vivo l’interesse del cliente introducendo spesso dei nuovi prodotti.

In più per andare incontro alla tendenza sempre più apprezzata delle produzioni in serie limitata, Ikea collabora con designer di fama internazionale chiedendo loro di creare piccole collezioni firmate.

Grazie a queste strategie di marketing vincenti, Ikea è il più grande rivenditore di mobili al mondo.

Ultima notizia: l’Ikea sbarca in India

L’Ikea recentemente ha parto il suo primo negozio in India.

I prodotti destinati a questo mercato sono leggermente diversi da quelli offerti in altri Paesi, non solo per adattarsi ai gusti locali, ma anche dal punto di vista ergonomico.

Ad esempio alcuni mobili commercializzati in India sono un po’ più bassi per essere comodi per una popolazione che mediamente ha una statura leggermente più contenuta.

Anche Ikea cede al fascino del vintage

Come arredare la cucina a vista nel living

cucina Bulthaup b3

Come arredare la cucina a vista nel living

La cucina a vista nella zona giorno è una soluzione sempre più frequente nelle case moderne.

Specialmente in città dove gli appartamenti hanno costi più elevati, questa soluzione permette di ottimizzare la metratura disponibile evitando di riservare una delle stanze alla cucina.

Se siete tentati da questa soluzione ma non l’avete mai sperimentata in precedenza, prima di decidere valutate bene le vostre esigenze e le vostre abitudini.

Cucinate molto e avete necessità di molto spazio contenitivo per la dispensa, le stoviglie e gli utensili da cucina?

Avete poco tempo per riordinare la cucina dopo i pasti o semplicemente… siete disordinati?

Ecco… allora questa soluzione non fa per voi!

Per essere gradevole esteticamente, la cucina a vista dovrebbe essere sempre tenuta in ordine.

A chi invece ha risposto no a tutte le domande, presentiamo in questo articolo due bellissime cucine di alta gamma firmate dal brand Bulthaup.

Cucina Bulthaup b3

Bulthaup b3 è una cucina componibile perfetta per essere lasciata a vista nel living.

cucina Bulthaup b3

Il design è estremamente pulito e il sistema offre grandi possibilità di personalizzazione nella configurazione e nei materiali.

Per arredare la cucina a vista nel living è meglio evitare i classici pensili perché la loro presenza rischia di trasformare la zona giorno in una grande cucina.

Un’alternativa molto interessante è quindi allestire una elegante “boiserie”.

Con il sistema Bulthaup b3 si può costruire una parete attrezzata molto sofisticata sulla quale si possono ancorare mensole sottili dall’aspetto molto leggero.

Il bancone a isola o a penisola aumenta la superficie del piano di lavoro e diventa il centro della convivialità dello spazio.

I blocchi della cucina possono essere in appoggio a terra o sospesi su piedini.

cucina Bulthaup b3

Cucina Bulthaup b2

Bulthaup propone anche un altro sistema più destrutturato che si allontana dai soliti canoni estetici della cucina.

Questo sistema si chiama Bulthaup b2 ed è progettato per creare “un laboratorio per cucinare” dall’immagine essenziale e sofisticata.

cucina Bulthaup b2

All’insegna della regola “i materiali e gli strumenti di lavoro devono sempre essere a portata di mano”, il sistema b2 è formato da tre elementi compatti indipendenti:

la stazione di lavoro, la madia di contenimento e la stazione per gli elettrodomestici.

Questi elementi non richiedono un appoggio ad elementi statici e possono quindi essere posizionati più liberamente a seconda delle caratteristiche dello spazio.

Attenzione però: le prese elettriche e l’impianto idraulico devono essere posizionati in modo corretto in fase di ristrutturazione.

La madia di contenimento è dotata di ante che si aprono a 180° per rendere visibili e facilitare l’accesso agli oggetti.

Le tasche integrate nelle ante aumentano la capienza del contenitore.

Quando la madia è chiusa è davvero difficile distinguerla da un elegante mobile da salotto.

cucina Bulthaup b2

La stazione di lavoro è un tavolo multifunzione che integra punto acqua, piano per la preparazione dei cibi, piano cottura e volendo anche zona pranzo.

cucina Bulthaup b2

arredare la cucina a vista nel living

Infine la stazione per gli elettrodomestici contiene il forno, la lavastoviglie e il frigorifero.

Come arredare la cucina a vista nel living

Poltrone intrecciate da esterni dal look etnico

T.54 De Padova

Poltrone intrecciate da esterni

La poltrona T.54 di De Padova è un pezzo storico che fa parte dell’Archivio di Bonacina 1889.

T.54 ha arredato le case degli anni ’50 e due dei membri dello studio di architettura che la disegnarono nel 1954 furono fra i fondatori dell’ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale.

poltrona T.54 De Padova

All’interno della struttura circolare in acciaio verniciato gli elementi in midollino intrecciato costruiscono la scocca creando una seduta dalla geometria molto particolare.

Ubud Fair Furniture

La sedia Ubud di Fair Furniture è realizzata a mano a Bali in corda di rattan.

La robustezza della corda permette l’utilizzo della sedia anche in esterni.

Il brand Fair Furniture fa realizzare i propri prodotti in Messico e in Indonesia, garantendo il giusto ritorno economico e le corrette condizioni di lavoro agli artigiani locali e alle loro famiglie.

I materiali naturali, riciclati o riciclabili, hanno provenienza locale e sono selezionati in modo da ridurre al minimo i danni causati all’ambiente.

Per il trasporto sono utilizzati imballaggi sostenibili per creare meno rifiuti e l’utilizzo di prodotti chimici è estremamente ridotto.

Sitar Saba Italia

La struttura in frassino verniciato della poltroncina Sitar di Saba Italia ha una forma curva aggraziata e confortevole. La seduta in continuità con lo schienale è realizzata con corda nautica intrecciata.

Il nome della poltroncina ha origini persiane: “seh-tar” letteralmente significa tre corde e si ispira allo strumento della musica classica indiana più conosciuto in Occidente.

Sitar Saba Italia

poltrona Honey Atmosphera

La poltrona Honey di Atmosphera Creative Lab ha una molto forma accogliente.

Sulla struttura in alluminio, la seduta è intrecciata a mano con fibra termoplastica acrilica Teflon, idrorepellente e facile da pulire.

Il materiale elastico resistente ai raggi UV crea un effetto simile agli intrecci tessili.

Poltrone intrecciate da esterni

Poltrone intrecciate da esterni dal look etnico

Aurora boreale nella zona del lago Myvatn

cabin on wheels opposite office

Aurora boreale nella zona del lago Myvatn

Tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di vedere l’aurora boreale mi hanno assicurato che è davvero uno degli spettacoli più belli della natura.

Prima che la scienza ne spiegasse le ragioni, nella storia le diverse popolazioni hanno attribuito a questo fenomeno significati mitici e leggendari.

Fenomeni simili si manifestano anche in Norvegia, Finlandia, Alaska e nella parte nord del Canada ma il posto più giusto per godere a pieno di questa eccezionale esperienza è l’Islanda.

Fra tutti infatti questo territorio è quello che si trova nella posizione più giusta.

L’aurora boreale è visibile per otto mesi da settembre ad aprile ma per vederla nelle sue manifestazioni più spettacolari ci vuole pazienza e fortuna perché non sempre le condizioni sono quelle giuste.

La notte deve essere molto scura, senza luna e senza nuvole e ci deve essere sufficiente attività solare perché si crei l’aurora boreale.

Un viaggio molto breve quindi potrebbe non bastare perché le chance di imbattersi nel fenomeno ovviamente si riducono.

Il progetto Cabin on Wheels

Per la zona del lago Myvatn, uno dei posti con i panorami più incredibili del mondo, gli architetti dello studio Opposite Office hanno progettato Cabin on Wheels.

cabin on wheels opposite office

In quest’area è vietato costruire edifici permanenti, quindi i piccoli rifugi sono temporanei e senza fondamenta.

I visitatori possono spostare le cabine e piazzarle dove preferiscono così da poter vedere il panorama da differenti angolazioni.

Le cabine sono semplici ma confortevoli e lo spazio limitato è organizzato in modo multifunzionale grazie ad arredi trasformabili e spostabili.

La parte superiore della cabina ospita un soppalco/letto che si affaccia sull’esterno grazie ad un’ampia vetrata.

L’aurora boreale può quindi essere ammirata comodamente dal letto.

cabin on wheels opposite office

Aurora boreale nella zona del lago Myvatn

Le Cabin on Wheels sono realizzate in legno, hanno un costo contenuto e possono essere costruite velocemente.

Essendo dotate sul tetto di un impianto fotovoltaico, anche i costi di mantenimento sono ridotti.

La cabina è riscaldata da una stufa a legna che scalda anche l’acqua e una piccola sauna separata con una porta scorrevole.

L’acqua piovana che scivola sul tetto inclinato è raccolta in un apposito serbatoio posizionato nella zona del piccolo bagno.

Aurora boreale nella zona del lago Myvatn