Situata nei pressi del piccolo villaggio di Tunquen, in cima ad una scogliera sulla costa cilena, lo studio di architettura Nicolas Lipthay Allen / L2C ha progettato una residenza con pianta allungata per far sì che ogni stanza si affacci sulla terrazza panoramica con vista sull’Oceano Pacifico. Sul retro della casa un secondo volume a 90° rispetto al corpo principale contiene la camera degli ospiti e crea due cortili riparati dai forti venti. All’interno lo spazio centrale che dà sulla terrazza da un lato e su uno dei cortili dall’altro ospita in continuità il living, la zona pranzo e la cucina. Ai lati dello spazio centrale ci sono la camera da letto principale con bagno e cabina armadio riservati e le stanze dei bambini con accesso al secondo cortile.
A Londra, negli spazi di un vecchio magazzino che ora accoglie uffici e abitazioni, lo studio Form design architecture ha ristrutturato questo loft. I controsoffitti e i muri interni sono stati eliminati per ottenere uno spazio aperto e riportare alla luce il carattere industriale dell’edificio. Tutte le pareti e i soffitti, compresa la muratura a mattoni a vista, sono stati dipinti di bianco. La cucina a isola bianca sembra galleggiare sulla pavimentazione continua fatta di listoni di legno di recupero. Su uno dei lati dell’interno è stata creata una zona studio con lunghe mensole bianche per i libri e mensola/scrivania perfettamente integrate sulla parete. Dall’altro lato è stato creato un volume che ospita il bagno, all’interno del quale il muro di mattoni a vista contrasta con la finitura grigia scura delle pareti. Una parete scorrevole chiude all’occorrenza la zona notte. I faretti montati su binari permettono di modificare facilmente l’illuminazione del loft. Uniche note di colore, le sedute della zona living e i vari oggetti.
A Montreal la designer canadese Anne Sophie Goneau ha trasformato uno spazio al piano terra in un appartamento contemporaneo caratterizzato da forti contrasti. Nello spazio domina il bianco che percorre con continuità non solo le pareti, il pavimento e il soffitto ma anche buona parte degli arredi. Nella zona giorno il parallelepipedo bianco e minimale del bancone si contrappone alla laccatura nera lucida del volume che integra gli elettrodomestici. Dietro tutta la lunghezza della cucina fa da fondale la muratura di mattoni a vista riportata alla luce durante la ristrutturazione. La tonalità calda e la superficie grezza dei mattoni ammorbidisce il forte contrasto fra bianco e nero. Contribuiscono a riscaldare l’ambiente anche alcune pareti rivestite con assi in legno grezzo. Un volume che integra una grande libreria a tutta altezza ospita la camera da letto visibile dalla zona giorno attraverso una grande vetrata.
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L’abitazione dei designer Britt Moran e Emiliano Salci di Dimorestudio è in un palazzo d’epoca nel centro di Milano. L’atmosfera dell’interno è estremamente elegante: la tonalità grigio polvere delle murature scandite dalla bordatura inferiore nera mette in evidenza le cornici bianche degli infissi d’epoca e l’arredamento è un mix molto ricercato di pezzi di antiquariato, vintage, design e modernariato. Nelle finiture sono stati accostati diversi tipi di metalli, dall’argento invecchiato all’ottone ossidato e la grande cucina a isola è un volume minimalista in metallo a cui fa da sfondo una armadiatura in legno dal sapore rustico. Tutti gli ambienti sono impreziositi da molte lampade e oggetti d’arte di diverse epoche e provenienze. Nonostante la grande ricchezza di elementi stilistici diversi tutto l’ambiente è caratterizzato da una grande armonia e da una piacevolissima atmosfera di vissuto.
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Antico e moderno, tipicità dell’architettura storica locale e interior design cosmopolita, materiali antichi e high-tech, minimalismo contemporaneo e rispetto dello stile originario… è incredibile come tutti questi elementi così diversi fra di loro possano convivere armoniosamente in un unico progetto. Questo è l’aspetto più sorprendente della meravigliosa ristrutturazione di una residenza storica a Jaffa curata dallo studio di architettura israeliano Pitsou Kedem. La struttura dell’edificio e i materiali originari sono stati riportati alla luce con l’eliminazione di tutti gli elementi che erano stati aggiunti nel corso di centinaia di anni. Il carattere moderno e minimalista degli elementi nuovi come la scala in ferro, le murature in cemento a vista, le pavimentazioni continue e gli arredi contemporanei si integrano perfettamente con i valori antichi dell’architettura originaria dando a tutto lo spazio una atmosfera di ascetica semplicità che non presenta contrasti.
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