VALE – tappeto tuftato a mano, 50% lana di Nuova Zelanda e 50% viscosa.
Se l’inverno vi fa venire la nostalgia del mare, potete ricrearne un pezzetto nel salotto di casa vostra.
I tappeti di Roche Bobois che mostriamo in queste immagini evocano i colori dell’acqua e i movimenti delle onde.
Il decoro di ogni tappeto ne dà un’interpretazione diversa: quello del primo tappeto ritrae l’acqua del mare in modo più realistico (foto sopra), gli altri man mano ne rappresentano le increspature in maniera sempre più astratta.
MER – tappeto tuftato a macchina, 50% lana e 50% viscosa
FREE – tappeto tuftato a mano, 80% viscosa e 20% cotone
WAVE – tappeto tuftato a mano, 80% viscosa e 20% cotone
ART BLUE – tappeto annodato e dipinto a mano, 100% Viscosa
Come indicato nelle didascalie riportate sotto alle foto, i primi quattro tappeti Roche Bobois sono tuftati mentre l’ultimo è annodato.
Che differenza c’è fra un tappeto annodato a mano e un tappeto tuftato a mano?
I TAPPETI ANNODATI A MANO richiedono tempi di realizzazione più lunghi e specifiche abilità. I tempi e la qualità aumentano quanto più cresce il numero di nodi per centimetro quadrato.
I TAPPETI TUFTATI A MANO vengono realizzati con un utensile azionato a mano che effettua una punzonatura di fili di lana in una tela fissata su un telaio.
Questo procedimento è meno complesso e molto più veloce. Dopo la punzonatura, il tappeto viene tolto dal telaio e sul lato posteriore viene incollata una tela.
QUINDI…
…un tappeto annodato a mano costa e dura di più rispetto a un tappeto tuftato a mano.
Quest’ultimo non diventerà mai un pezzo da collezione mentre un tappeto annodato a mano potrebbe… ma anche in questo caso non è così scontato.
Dipende sempre dalla qualità !
L’arredamento di una casa dice molto di chi la abita.
Non solo dallo stile ma anche dai materiali, dalle forme e dai colori si possono intuire i gusti, le passioni, le origini e le aspirazioni delle persone.
La filosofia di Sculptures Jeux parte da queste premesse e trova una sintesi nella citazione di Francis Bacon: “Le case sono costruite per viverci, non per essere guardate”.
Bene, allora facciamo un gioco: scegliamo due prodotti di Sculptures Jeux e poi proviamo a fare l’identikit di chi potrebbe essere il padrone di casa.
Libreria Joint
Mobile a contenitori Giralot
I colori vivaci dell’ arredamento Sculptures Jeux ci dicono che probabilmente si tratta di una persona solare, curiosa ed estroversa, che ama la semplicità e la praticità.
La libreria Joint disegnata da Avio Calandrin e il mobile a contenitori Giralot disegnato da Stefano Bettio sono tutti e due all’insegna dei colori.
La libreria è un incrocio di linee orizzontali e verticali.
Con il sistema componibile si possono creare librerie grandi e piccole da appoggiare o da appendere al muro.
Il mobile con contenitori Giralot disegnato da Stefano Bettio invece è formato da capienti contenitori.
La particolarità è che i contenitori si aprono ruotando a 180° su un perno.
Tutti e due i prodotti sono proposti da Sculptures Jeux anche in versioni finite con essenze diverse o in colori neutri laccati opachi.
Un’ultima notazione su Sculptures Jeux: nonostante il nome, l’azienda è italianissima e crede nella qualità del Made in Italy.
Già dal primo sguardo, nelle lampade Yanzi appare evidente quel modo speciale di guardare alle cose tipico delle culture orientali.
La collezione Yanzi è stata disegnata da Neri & Hu per Artemide.
Sfuggendo dai luoghi comuni, la coppia di architetti cinesi ha ricreato un paesaggio abitato da rondini appoggiate su sottili rami e trespoli neri.
Il corpo degli uccelli rivisitato in modo stilizzato diventa una struttura longilinea ed essenziale in ottone spazzolato.
La testa delle rondini, libere o in gabbie trasparenti, è raffigurata semplicemente con una sfera luminosa di vetro bianco.
L’abbinamento delle forme e i colori caldi e freddi dei materiali rendono le composizioni sofisticate e fuori dal tempo.
Yanzi è un sistema composto da tanti elementi che servono per costruire lampade da tavolo, da terra e a sospensione.
Lo studio di design che ha disegnato il sistema è Neri & Hu Design e Research Office fondato nel 2004 a Shanghai da Lyndon Neri e Rossana Hu.
Lo studio si occupa di product design ma anche di architettura, interni e grafica.
Neri & Hu Design e Research Office si avvale di un team internazionale multi-culturale che proviene da molti Paesi diversi.
All Plastic Chair disegnata da Jasper Morrison per Vitra è l’evoluzione moderna della classica sedia di legno.
Se il design è rimasto molto simile, è il materiale che cambia radicalmente.
Come dice il nome, All Plastic Chair infatti non è fatta di legno ma di due differenti tipologie di materiale plastico.
Il telaio è realizzato in un unico pezzo con un tipo di polipropilene più rigido e robusto.
La seduta e lo schienale sono fatti invece con una plastica più flessibile e malleabile che può essere modellata per ottenere una forma ergonomica.
Grazie all’utilizzo di un materiale moderno, la sedia ha un design leggermente più compatto e una maggiore comodità rispetto alla sua “antenata” in legno.
Inoltre l’inserimento di due elementi in gomma nei punti di unione fra il telaio e lo schienale rende la sedia più elastica e quindi più confortevole.
I due tipi di materiale plastico utilizzati rendono la sedia molto resistente anche alle intemperie.
All Plastic Chair è quindi adatta ad un uso anche in esterni.
Inoltre, grazie al colore leggermente diverso dei due materiali plastici, lo schienale e la seduta hanno un tono cromatico più chiaro rispetto al telaio.
Questa variazione di colore tono su tono contribuisce ulteriormente a rendere l’immagine della sedia più contemporanea.
Il design geometrico che gioca sulla forma del cilindro accomuna il sofà Bell Lab di Ron Arad e il tappeto Rotazioni di Patricia Urquiola.
Per disegnare Bell Lab sofa, Ron Arad si è ispirato al decoro del pavimento della hall del centro di ricerca e sviluppo Bell Labs in New Jersey.
Il motivo in lastre di grande formato della pavimentazione si rifà ai dipinti geometrici astratti di Josef Albers.
I grandi cuscini cilindrici del divano di Ron Arad riprendono i colori neutri delle grandi piastrelle.
Il tappeto “a cilindri” di Patricia Urquiola prodotto da cc-tapis in lana dell’Himalaya si chiama Rotazioni.
Le figure geometriche che si sovrappongono parallele o incrociate acquisiscono tridimensionalità grazie alle sfumature dei colori pastello.