Con una buona dose di ironia il fashion designer Ashish Gupta riprende le forme dei comunissimi sacchetti di plastica del supermercato e le fa brillare con una miriade di paillettes. Le grafiche sulle borse reinterpretano i loghi noti dei prodotti di largo consumo. Le collezioni del brand Ashish di Ashish Gupta sono un mix di glamour e artigianalità e di influenze occidentali e orientali: c’è l’India, suo Paese di origine, insieme a Londra e Parigi, città nelle quali ha studiato e lavorato. Gupta ha creato outfit per molti personaggi famosi e ha vinto tre volte il New Generation Award.
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Kartell rende omaggio all’inimitabile eleganza di Grace Kelly con la borsa in plastica trasparente Grace k. In vari colori, monocromatica o bicolore, con dettagli fashion.
La borsa Wireframe di Oscar Diaz è costruita con rete in PVC e cinghie di cotone assemblate con rivetti di plastica. E’ prodotta in edizione limitata di 50 pezzi fatti a mano.
HASHTAG
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Per festeggiare il suo 20° anniversario, Anteprima arricchisce la serie di borse Wiredbag con una collezione decisamente esclusiva che si chiama Pure Silver e che comprende tre borse in puro argento al 99,9%. L’effetto di grande luminosità è ulteriormente impreziosito da un anello/logo in 18 carati sul manico. Per realizzare questi preziosi modelli, il brand italo-giapponese ha messo a punto una particolare tecnica che permette di mescolare dei fili d’argento nel tipico intreccio delle Wiredbag.
HASHTAG
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Le Bao Bao bag dello stilista giapponese Issey Miyake fatte con i triangoli “snodati” nelle nuove versioni iridescenti e metalliche per la stagione estiva.
Fino al 22 settembre 2013 al Museum Christian Dior di Granville è in corso “Impressions Dior”, una bellissima mostra che mette in luce le analogie fra l’alta moda di Christian Dior e il movimento artistico dell’Impressionismo. Per Christian Dior, che trascorse la sua infanzia immerso nel rigoglioso paesaggio di Granville, la natura fu un elemento di ispirazione fondamentale. Il suo New Look e l’idea della “donna fiore” fu tradotta in abito con ampie gonne a corolla o avvitate come il gambo dei fiori. Nella mostra le forme e i colori degli abiti Dior sono affiancati ai dipinti di Monet, Renoir, Seurat e Bracquemond che hanno da sempre ispirato i couturier della Maison. Se non potrete visitare la mostra potrete ripercorrerla sfogliando il suo catalogo ufficiale edito da Rizzoli.