Ma come fa un bambino a resistere ai letti di Mathy by Bols?
Si può dormire nella tenda, nella casetta sulle palafitte, nella roulotte o nel vagone oppure nel letto a castello con l’albero.
I bambini trascorrono quasi metà della loro vita nella cameretta dove, oltre a dormire, giocano e imparano.
E’ importante quindi che questo ambiente sia costruito su misura delle loro esigenze ma anche del loro carattere per stimolare l’apprendimento e la creatività.
I bambini non sono tutti uguali e Mathy by Bols parte da questo presupposto per sviluppare i suoi prodotti.
L’azienda belga identifica cinque tipologie caratteriali: i sognatori, gli sportivi, i romantici, gli avventurosi e gli studiosi.
Ad ognuna di queste personalità dedica uno stile di arredamento diverso nel design e nei colori, tenendo anche conto delle specificità delle diverse età, dai neonati, ai bambini fino agli adolescenti.
Per queste ragioni Mathy by Bols collabora con designer con background molto diversi.
Ad esempio, il letto Discovery segue i principi della pedagogia attiva sviluppata da Montessori.
Il bambino impara esplorando l’ambiente attraverso il gioco, sollecitato dal design dell’arredo.
Il letto Discovery può diventare un letto a castello per evolversi con la famiglia che cresce.
Mathy by Bols propone anche delle bellissime casette di legno per giocare in giardino, tutte smontabili.
Mathy by Bols progetta, produce e distribuisce direttamente le proprie collezioni di mobili.
Gli arredi sono realizzati nella falegnameria che Jules Mathy e Jean-Marie Bols fondarono più di 25 anni fa e dove oggi lavorano oltre quaranta persone fra artigiani e operai specializzati.
Mathy by Bols ha a cuore l’ambiente.
Il legno utilizzato per la produzione proviene da foreste gestite in modo sostenibile, per lo più dalla Scandinavia.
Dal punto di vista energetico, l’azienda ha ottimizzato i propri edifici e utilizza i rifiuti del legno come combustibile.
Le vernici delle finiture dei prodotti sono eco-compatibili (vernici a base acquosa).
Cameretta su misura per il carattere del bambino
Insieme a tutti gli altri metalli, l’oro è una finitura tornata di moda nella decorazione degli interni, negli arredi e nelle lampade.
Ecco qui alcuni esempi.
La finitura dorata e lo schienale a forma di fiocco rendono la sedia Ribbon di Qeeboo il perfetto regalo di Natale.
Il fiocco dà una personalità femminile e romantica alla sedia che non a caso è stata disegnata da una designer donna, la slovena Nika Zupanc.
Accanto alla versione dorata, la sedia è proposta anche in nero, bianco, rosa e rosa dorato.
La sedia Ribbon è realizzata in PP-Polipropilene verniciato opaco.
Anche la lampada a sospensione Cherry è firmata dalla designer Nika Zupanc, sempre per il brand Qeeboo.
Nella versione dorata, la lampada riflette l’ambiente circostante, nella versione rossa è irresistibile e spiritosa mentre la versione nera è più elegante e sobria.
Sono dorati anche i cerchi intorno alle gambe degli sgabelli Cirque che ricordano i giocolieri del circo.
Con questa famiglia di sedute, il designer Martino Gamper fa un tributo giocoso all’icona del marchio Wiener GTV Design, l’elemento in legno curvato.
Gli anelli, oltre ad essere un elemento funzionale per la stabilità delle sedute, sono un motivo estetico molto caratterizzante che rende più dinamico il design.
Gli sgabelli possono avere cerchi con finitura ottone o verniciata in bianco.
Un’icona del design come la poltroncina Diamond Chair disegnata nel 1952 da Harry Bertoia diventa ancora più preziosa con la finitura in oro.
Il brand Knoll ha introdotto questa versione a 18k nel 2015 per celebrare il centesimo compleanno di Harry Bertoia.
Arredamento e lampade nella preziosa finitura dorata
Me Too (in italiano “Anch’io”) è una collezione dedicata ai bambini che comprende arredi e complementi progettati da grandi designer contemporanei come ad esempio Eero Aarnio, Philippe Starck e Enzo Mari.
Il creatore del brand Magis Eugenio Perazza ebbe l’idea di creare questa collezione nel 2004 quando, cercando un tavolo da disegno per la nipotina, si rese conto che non esistevano arredi adatti ai bambini con un design evoluto.
La collezione Me Too non propone il design degli adulti ridotto a misura di bambino ma è il tentativo degli adulti, i designer e l’azienda, di progettare mettendosi nei panni dei bambini.
MeToo rispecchia quindi il mondo colorato, sorprendente e felice immaginato dai bambini.
I prodotti sono progettati e realizzati in modo da garantire la sicurezza dei bambini e sono sviluppati anche con il contributo scientifico di esperti di pedagogia.
Ad esempio la sedia Trotter è un arredo/giocattolo divertente che aiuta i bambini a sviluppare la loro motricità e li spinge a muoversi per favorire la loro stabilità.
Disegnata da Rogier van Male, la sedia Trotter si sposta facilmente come se fosse una carriola.
Guardando il letto a castello Bunky disegnato da Marc Newson si ha l’impressione di essere dentro a un cartone animato.
Il design semplice e colorato ha quel carattere allegro che piace ai bambini.
Gli spigoli arrotondati e il materiale plastico a prova di urti e facile da pulire piacciono invece ai genitori.
In più quando i bambini sono più grandi, Bunky da letto a castello si trasforma in due letti singoli.
La piattaforma Flying Carpet disegnata da Eero Aarnio prende spunto dal “mezzo di trasporto” immaginario dei racconti de Le mille e una notte e Aladino e la lampada magica.
La piattaforma, adatta anche per esterni, è progettata per compiere un movimento oscillatorio circolare e può essere completata con il tappeto colorato.
La libreria componibile Ladrillos disegnata da Javier Mariscal è composta da ripiani in HPL bianco con bordo nero e mattoni in polietilene di forme particolari.
Le “colonne” della costruzione assomigliano a totem indiani.
La sedia The Roof Chair di Spalvieri & Del Ciotto è uno degli ultimi prodotti che si è aggiunto alla collezione Me Too.
Il rivestimento elastico in poliestere della poltroncina a forma di casetta è teso su una struttura in tubo di alluminio con traversa centrale rivestita in poliuretano espanso flessibile.
Collezione Me Too di Magis : i designer tornano bambini